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LE TISANE CONSIGLIATE PER LA GRAVIDANZA

20 Agosto 2019 By Rossella Leave a Comment

Diversi tipi di tè e tisane non sono raccomandati durante la gravidanza o l’allattamento. Il tè con caffeina, come il tè nero o il tè verde e le sue varie sottospecie, non è appropriato per le donne in gravidanza a causa del suo contenuto di caffeina. Come per ogni dieta sana, dipende dalla varietà. Mangiare spinaci ogni giorno non sarebbe sano alla lunga. Per tutte le tisane e le miscele, si consiglia di berle solo dopo aver consultato un’ostetrica o un medico. 

Alcuni tipi di tisana e miscele possono essere bevuti dalle donne prima, durante e dopo la gravidanza. Alcuni tè sono adatti per la gravidanza (ad esempio per l’ovulazione) e non devono essere bevuti durante il primo periodo di gravidanza, ma possono essere bevuti di nuovo dalla 37a settimana in poi.

In altre parole, una tisana può essere buona solo per certi periodi. 

Anice
La gravidanza a volte è accompagnata da problemi digestivi. Una tazza di tisana o una miscela con anice può fornire un buon sollievo. Come abbiamo detto, una tazza.

Camomilla
Già al mattino il proverbiale malessere mattutino? Tutti qui sanno che la camomilla può aiutare. La camomilla calma lo stomaco e allo stesso tempo allevia il bruciore di stomaco e la rutura.

Consiglio contro la nausea mattutina:
Preparare sempre il tè alla camomilla la sera prima e metterlo accanto al letto in un thermos. Bere camomilla al mattino dopo il risveglio, ma prima di alzarsi. In piccoli e lenti sorsi. Lo stomaco viene neutralizzato e rivestito di camomilla prima che inizi a muoversi quando ci si alza.

Finocchio
Il finocchio calma lo stomaco e alleviano il bruciore di stomaco. Molte donne dicono che il profumo del tè al finocchio da solo ha un effetto calmante. 

Foglie di lampone
La tisana di foglie di lampone non deve essere bevuta fino alla 37a settimana di gravidanza. Fate attenzione con le miscele di tè. Leggi l’elenco degli ingredienti. Si sa che le foglie di lampone allentano il pavimento pelvico e facilitano l’apertura del collo dell’utero.
Alcune ostetriche raccomandano anche le foglie di lampone per l’ovulazione e la fecondazione grazie alla loro capacità di sciogliere il pavimento pelvico.

Lavanda
La lavanda calma il corpo e l‘anima, dicono. Ha un odore gradevole e un effeto rilassante. Il tè alla lavanda aiuta a riposare e ad addormentarsi meglio.

Melissa
Nella medicina popolare, la melissa è apprezzata per molte proprietà, ad esempio per i raffreddori e la febbre. D‘altra parte è un sollievo per lo stomaco nervoso e l‘ansia. La Melissa riesce a unire opposti apparenti: rilassa e rafforza.

Menta piperita
È probabilmente il tè più popolare tra le tisane ed è efficace contro la nausea. Attenzione per le donne gravidanza: in dosi più elevate il tè alla menta piperita stimola e può portare in generale irrequietezza e contrazioni premature. Non si raccomandano più di due tazze al giorno! È meglio bere miscele di tè alla frutta.

Rooibos
L‘infusione africana può essere bevuta sia durante tutto il periodo di gravidanza che durante l‘allattamento. Le sue proprietà aiutano al rilassamento e come infusione lenitiva per lo stomaco e la rendono popolare quanto il suo effetto antiinfiammatorio. Il rooibos è anche ricco di minerali.

Tè alla frutta e miscele di frutta
Tè alla frutta e miscele di frutta possono essere un gradito cambiamento rispetto alle tisane. Le donne in gravidanza dovrebbero fare attenzione a scegliere tè alla frutta che sono delicati sullo stomaco. Ingredienti più acidi come l’ibisco, la rosa canina o a volte nelle mele possono sovraccaricare lo stomaco, che è già teso dalla gravidanza.

Tè nero
Tutti i tè con caffeina non sono consigliati per la gravidanza o l‘allattamento.

Tè verde
Come tutti i tè con caffeina, il tè verde non è raccomandato durante la gravidanza o l’allattamento.

Verbena
Particolarmente indicato per le ultime settimane di gravidanza (dalla settimana 37a). La Verbena è nota per la produzione di latte e promuove il travaglio. La Verbena può anche aiutare con raffreddori e problemi di stomaco per il suo effetto tonificante e calmante.

Zenzero
Lo zenzero è diventato un ingrediente indispensabile nelle nostre cucine. Lo zenzero rafforza il sistema immunitario. Può anche aiutare con nausea e avere un effetto lassativo sulla costipazione.

Attenzione: Da circa 6 g al giorno, si dice che lo zenzero promuove il travaglio. Si prega di notare l’elenco degli ingredienti delle miscele di tè sulla confezione.

Questi ingredienti di tè e miscele di tisane NON devono essere bevuti durante la gravidanza:

 

  • L‘iperico e la radice di liquirizia possono compromettere lo sviluppo del bambino e il benessere della gestante.
  • Gli ingredienti drenanti come le foglie di betulla, l’ortica, il prezzemolo, la barba di mais e il sedano dovrebbero essere evitati durante la gravidanza.
  • Si dice che la salvia riduca e inibisca la produzione di latte durante l‘allattamento.
  • Tutte i tè che contengono caffeina.
  • Per quanto riguarda le miscele di tè, controllare l‘elenco degli ingredienti.

Su Macrolibrarsi:

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FIENO GRECO: UN PICCOLO SEME DALLE GRANDI VIRTU’

5 Aprile 2017 By Rossella Leave a Comment

Il fieno greco è una pianta conosciuta da millenni, molto antica e utilizzata nella medicina alternativa per diversi scopi e integrata nella medicina moderna soprattutto per le donne in gravidanza.

Il fieno greco è un’erba naturale ricca di nutrienti. Si presenta con un’altezza medio bassa di circa 60 – 90 centimetri, con foglie simili a quelle di un trifoglio, con colore verde chiaro. All’interno dei baccelli della pianta, sono contenuti i semi di fieno greco, dai quali si ricavano gli integratori utilizzati in fitoterapia.

L’uso che si fa del fieno greco non si limita alla fitoterapia ma si utilizza in cucina come

  1. spezia 
  2. addensante
  3. germogli
  4.  tisana

In cosmesi si utilizza per fare saponi e shampo e la polvere per uso tricologico (contro la caduta dei capelli).

Grandi benefici offrono i germogli di fieno greco per l’elevato contenuto proteico 23% e di sali minerali. Per la loro capacità di favorire la digestione vengono consumati da soli od insieme ad altri germogli.

I semi di fieno greco sono ricchi di minerali e vitamine:

  • ferro
  • selenio
  • rame
  • calcio
  • potassio
  • manganese
  • magnesio
  • acido folico
  • vitamina B6
  • vitamina A e C
  • niacina
  • tiamina

Fieno greco per il benessere delle donne

Il fieno greco è un integratore importante per le donne: stimola il ciclo mestruale e allevia i dolori inerenti al ciclo. Risulta efficace anche per le donne in menopausa perché riduce i sintomi correlati come vampate, crampi e cambi di umore.

Molto utilizzato in gravidanza e in allattamento, il fieno greco rappresenta un valido aiuto per le mamme sotto molti punti di vista.

Verso il termine della gravidanza, prepara il corpo della donna alla produzione di latte, nutrimento fondamentale per il bambino. L’assunzione di fieno greco è consigliato soprattutto dopo il parto, per facilitare il latte e la fuoriuscita. I benefici vengono attribuiti alla presenza di diosgenina, una saponina che possiede proprietà estrogeniche, in grado di influire sul sistema ormonale femminile.

Il magnesio e le vitamine, naturalmente contenute nel fieno greco, arricchiscono il latte del neonato, rendendolo più nutriente: in questo modo, è più facile anche per il piccolo prendere peso facilmente.

Proprietà del fieno greco, non solo per donne

Il fieno greco ha effetti benefici anche sugli uomini, perché alza i livelli di testosterone e incrementa la libido. Possiamo affermare che in generale questa pianta agisce a livello ormonale, sia nell’uomo che nella donna.

Il fieno greco possiede anche altri benefici! Per primo influenza i livelli di zuccheri nel sangue, influenzando le condizioni metaboliche che portano al diabete. Se assunto a digiuno, riduce i livelli di zucchero presenti nel sangue di circa il 15%. Ha un effetto benefico sull’insulina, riducendo il picco insulinico dopo l’assunzione di carboidrati e zuccheri.

Consigliato anche per

  • ridurre la sensazione di fame e favorire la perdita di peso,
  • per tenere a bada il colesterolo (riduce il colesterolo LDL),
  • per alleviare il bruciore di stomaco i sintomi ad esso correlati.

Unica cautela va adottata se si assumano farmaci per il diabete perché abbassa notevolmente i valori dello zucchero nel sangue.

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5 SEGRETI PER INSAPORIRE I CIBI SENZA IL SALE

27 Gennaio 2017 By Rossella Leave a Comment

Sin dall’antichità, il sale era considerato un minerale preziosissimo, tanto da essere considerato l’ “oro bianco”.

Ai tempi era usato principalmente come conservante alimentare soprattutto nelle casate nobili, poiché se lo potevano permettere davvero in pochi.

Ora abbiamo il “problema” contrario con il sale (soprattutto quello classico raffinato da cucina), divenuto assai economico e presente nelle nostre tavole: è un potente insaporitore e spesso non ci rendiamo conto di abusarne proprio perché, oltre quello aggiunto manualmente nelle preparazioni e ricette, è contenuto in quasi tutti i cibi confezionati che possiamo trovare in commercio.

Gli abusi di sale nell’alimentazione causano ritenzione idrica. Fa gonfiare gli occhi, l’addome e le caviglie, è causa di alta pressione, perverte il senso del gusto, e fa sembrare insipidi i cibi naturali anche quando non lo sono, inibisce la capacità percettiva del senso di sazietà, facendoci mangiare più del necessario e facendoci spesso mangiare quel che in Natura eviteremmo .

Ci sono, però, sali integrali di qualità (salgemma, sali marini, sale masala ayurvedico) da poter utilizzare in piccole dosi, e sali raffinati (come il classico sale bianco da cucina), ricchi di sostanze chimiche irritanti ed aggressive, solventi, anti-umidificanti, schiarenti, anti-impaccanti.

Inoltre, esistono in commercio molti insaporitori naturali utilizzati soprattutto nella cucina macrobiotica (come miso, salsa shoyu, salsa tamari, gomasio, mix di alghe) che contengono un sapore intenso e percentuali di sale piuttosto consistenti, i quali possono aiutare come “transizione” nel sostituire e diminuire l’apporto di sale raffinato dalle tavole.

Le più recenti linee guida sull’alimentazione indicano un valore consigliato che non superi quello giornaliero di circa 1 cucchiaino di sale al giorno (quindi approssimativamente 6 grammi, contenenti 2.4 g di sodio) per adulti e dai 2 ai 5 grammi di sale per i bambini (quindi approssimativamente dai 0,8 g ai 2 g di sodio per bambini al di sotto dei 5 anni nel primo caso, e al di sopra dei 5 anni nel secondo).

Ma è altrettanto importante conoscere tutte le alternative naturali ed integrali al sale che abbiamo a disposizione. Difatti, più ci si alimenta in modo integrale nutrendosi già dalle materie prime, meno sale si assume in modo inconsapevole.

Molti anni fa, quando il sale da cucina era molto costoso, le erbe aromatiche e le spezie erano fondamentali sia nelle preparazioni culinarie che in ambito terapeutico.

Ora che il sale ne possiamo trovare ovunque ed in grande quantità, tutto quel che riguarda queste preziose fonti di vitamine e minerali utilissime nella digestione e nel metabolismo cellulare, è stato relegato purtroppo ad un ruolo marginale.

Riscopriamo quindi queste spezie e queste meravigliose erbe, chiamate “aromatiche” proprio perché hanno un aroma inebriante e gradevolissimo, il quale si sposa magnificamente sia nella cucina crudista che in quella cotta!

Ecco come sostituire il sale:

  1. Con piante aromatiche come alloro, basilico, dragoncello, erba cipollina, maggiorana, menta, origano, prezzemolo, rosmarino, timo;
  2. Con le spezie: cannella, cardamomo, coriandolo, cumino, curcuma, curry, noce moscata, paprika, pepe di cayenna, zenzero!
  3. L’utilizzo di vegetali appartenenti all’ordine botanico delle liliacee come aglio, cipolla, porro e scalogno (anche secchi) insaporiscono in modo intenso ogni pietanza. Nel caso si utilizzino questi alimenti consiglio sempre di privarli del loro germoglio per migliorarne la digestione  ed il nostro alito!
  4. I pomodori secchi e i capperi vengono conservati solitamente sotto sale: se opportunamente dissalati in acqua tiepida possono essere degli ottimi sostituti al sale.
  5. Essiccando ortaggi come pomodori, cetrioli e zucchine (senza aggiungere sale) si andrà a perdere acqua e a concentrare il sapore dei vegetali, aumentandone il sapore “salato”.

Il sodio che si trova disponibile negli ortaggi e nella verdura (soprattutto nel sedano, ma anche in pomodori e cetrioli ad esempio) risulta organicamente utilizzabile e solubile, e questo tipo di “sale” organico è a totale beneficio del nostro organismo.

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TISANE INVERNALI ANTINFIAMMATORIE

8 Ottobre 2016 By Rossella Leave a Comment

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Le tisane invernali non solo riscaldano l’organismo, ma decongestionano le vie respiratorie e danno sollievo ai dolori che affliggono il sistema osteoarticolare. Come ho spiegato nel precedente articolo le spezie quali cardamomo e cannella, insieme allo zenzero, sono tonificanti e riscaldanti, quindi adatte per questo periodo dell’anno.

I consigli di Giulia Sama su Macrolibrarsi riguardano alcune piante officinali da preferire, quelle a spiccata attività mucolitica, espettorante e antinfiammatoria per le mucose che rivestono le vie respiratorie. Alcune di queste sono piante balsamiche come il timo, l’eucalipto e il pino, efficaci nel fluidificare ed espettorare il catarro e lenire le congestioni nasali e bronchiali.

Abbiamo poi la malva, le cui mucillagini rivestono le mucose con uno strato vischioso in grado di proteggere i tessuti molli del corpo da agenti irritanti. Per questo motivo è indicata nelle forme catarrali delle prime vie aeree, per idratare e sfiammare la gola e in tutte le irritazioni del cavo orale.

L’erisimo, detto anche “erba dei cantanti”, deve il suo nome all’azione antinfiammatoria e antisettica sulle vie respiratorie, in particolare il suo utilizzo è consigliato nel trattamento delle infiammazioni della gola, nei casi di afonia e disfonia, conseguenti a laringite, faringite e tracheite.

La spirea insieme al salice, contiene il “salicilato vegetale”, con azione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica. Queste piante si possono utilizzare in caso di febbre e per alleviare gli stati dolorosi causati da artrosi, reumatismi, dolori articolari, mal di testa, mal di schiena e cervicale.

Una ricetta di tisana invernale:

  • 20 g di malva, fiori e foglie: per decongestionare le mucose
  • 20 g di erisimo, sommità: per sfiammare la gola e schiarire la gola
  • 20 g di spirea (controindicata se siete allergici all’acido acetil-salicilico) analgesico
  • 5 g di timo o gemme di pino o eucalipto, per liberare le vie respiratorie
  • 15 g di cannella, corteccia: per apportare calore
  • 20 g arancio dolce scorze: per dare un piacevole aroma agrumato alla nostra tisana invernale.

 

Ricordate: l’ora perfetta per una tisana invernale è verso le cinque del pomeriggio. Secondo la cronobiologia si tratta del momento migliore per una pausa rivitalizzante. Inoltre a stomaco vuoto i principi attivi vengono assorbiti meglio.

Fonte Macrolibrarsi.

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5 SPEZIE DAL DOLCE SENTORE D’INVERNO

5 Ottobre 2016 By Rossella Leave a Comment

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Anice Stellato
L’infuso ottenuto dai semi di anice stellato è un rimedio naturale che riduce lo stimolo della tosse. I semi esercitano inoltre un’azione antibatterica e rilassante, sono diuretici e aiutano ad eliminare l’alito cattivo e i crampi allo stomaco. 

Cardamomo
Si ritiene che il cardamomo stabilizzi la frequenza cardiaca e il sistema circolatorio in quanto esercita un’azione positiva sul muscolo cardiaco. Questa spezia dolciastra e piccante stimola inoltre la digestione e neutralizza le tossine presenti nello stomaco. Al pari di alcune altre spezie ha la capacità di ridurre gli acidi gastrici. Esercita un’azione decongestionante ed è quindi un efficace rimedio ai dolori mestruali.

Chiodi di Garofano
I chiodi di garofano in polvere sono un antico rimedio tradizionale contro il mal di denti: il dolore si riduce se si mastica un chiodo di garofano sul dente dolente. Hanno un grande potere antiossidante. L’olio di garofano esercita inoltre un’azione antisettica, antibatterica, digestiva e tonificante. Hanno blande capacità anestetiche se agiscono localmente.

Vaniglia
Il profumo di vaniglia è uno stimolante naturale del buonumore e favorisce la produzione degli ormoni della felicità. Presenta inoltre una somiglianza con l’ormone sessuale umano e quindi ha anche proprietà afrodisiache. La vaniglia rinforza la muscolatura ed esercita un’azione calmante sull’intestino.

Cannella
E’ antiossidante (molto di più della vitamina C), tonificante, antispasmodica. Grazie alle sue proprietà antibatteriche la cannella è l’elemento ideale per combattere i disturbi gastrointestinali avendo proprietà digestive, antiputrefattive intestinali e vermifughe.

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5 CIBI PER IL BENESSERE DELLA PROSTATA

7 Gennaio 2016 By Rossella Leave a Comment

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Il buon mantenimento dell’attività prostatica dovrebbe essere una priorità per ogni uomo che tiene alla sua salute. Ecco i 5 cibi che aiutano:

1. Tè verde

Il tè verde è ampiamente conosciuto come antitumorale generico ma in particolare agisce in maniera benefica sulla prostata grazie al suo contenuto di polifenoli. Principalmente, è in grado di diminuire la glicoproteina secreta dalla ghiandola prostatica, chiamato antigene prostatico specifico (PSA).

Inoltre, il tè verde contiene epigallocatechina gallato (EGCG), un antiossidante che contribuisce un ottima efficacia contro cancro alla prostata e altre forme di tumore.

2. Curcuma

La curcuma è ricca di antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi dannosi; Inoltre, stimola il sistema immunitario.

Uno degli antiossidanti più apprezzata in questo superfood è la curcumina. È un carotenoide e polifenolo naturale, che può essere separata dalla Curcuma longa.

In molti studi è dimostrato che la curcuma possiede proprietà antibatteriche e anti-cancerogene. Secondo uno studio, nel cancro della prostata, la curcumina supera lo sforzo di espressione genica pro sopravvivenza indotto dall’esposizione delle cellule tumorali alle radiazioni.

3. Pomodoro e broccoli

Pomodoro e broccoli creano un tandem perfetto nella lotta contro il cancro alla prostata.

Uno studio condotto sui ratti ha mostrato risultati entusiasmanti perché il pomodoro da solo riduce la crescita tumorale del 34% e i broccoli la riducono del 42%. Tuttavia, quando i pomodori e i broccoli vengono combinati nella dieta inducono una diminuzione del tumore del 52%.

La combinazione dei due supercibi crea un effetto sinergico nella lotta contro il cancro alla prostata.

4. Noci brasiliane

Sorprendentemente, le noci del Brasile sono la più alta fonte di selenio della maggior parte dei super alimenti. Solo una noce fornisce il 100% di selenio necessario al giorno.

Il selenio è un minerale importante che funziona come un antiossidante che distrugge i radicali liberi. In aggiunta, è necessario per costruire globuli bianchi e svolgere un ruolo nella produzione di testosterone e della funzione tiroidea.

In uno studio, gli uomini con i più alti livelli di selenio avevano il 48% in meno di probabilità di sviluppare il cancro alla prostata rispetto agli uomini con bassi livelli di selenio.

5. Melograni

I Melograni contengono un alto livello di antiossidanti e fitonutrienti chiamati ellagici che promuovono la salute della prostata.

Una ricerca della University of California, ha classificato le componenti del succo di melograno per aiutare a prevenire le metastasi del cancro alla prostata. In aggiunta, i tannini ellagici sono utili per interferire con la crescita di nuovi vasi sanguigni, che a loro volta nutrirebbero il tumore della prostata.

Anche se il melograno è un alimento sicuro, è bene non assumerlo con farmaci anticoagulanti, e altri farmaci per il trattamento dell’ alta pressione sanguigna. E’ meglio consultare il proprio medico prima di consumare succo di melograno.

Fonte Macrolibrarsi

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