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3 APP PER MANGIARE PRODOTTI DI STAGIONE

21 Settembre 2016 By Rossella Leave a Comment

 

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Ecco 3 app che vi aiuteranno a seguire un’alimentazione basata sulla stagionalità dei cibi.

  1. NaturMia. La app gratuita NaturMia offre schede dettagliate per ciascun prodotto: valori nutrizionali, composizione, descrizione e calendario della stagionalità. Inoltre offre, per ogni frutto o verdura, una tabella con il bisogno giornaliero di vitamine e minerali. NaturMia offre una variegata selezione di ricette originali, mettendo in risalto i cibi utili nella prevenzione del cancro e i cosiddetti “superfood”.
  2. Di Stagione è anch’essa una app gratuita che presenta numerose funzionalità: Lista di Frutta, Verdura, Pesce, Erbe Aromatiche e Spezie, Cereali. Per ogni categoria è presente una lista completa degli alimenti con importanti informazioni aggiuntive come: Descrizione, Varietà, Coltivazione e Raccolta, Aspetti Nutrizionali, Usi Alimentari, Controindicazioni, Acquisto e Conservazione, Curiosità, Calorie. In aggiunta, per la maggior parte degli alimenti, si può visualizzare una Ricetta specifica della frutta, verdura o pesce selezionato e il dettaglio dei Valori Nutrizionali. 
  3.  Frutta e Verdura. Tutta la frutta e la verdura prodotte in Italia, suddivise in 27 schede complete di descrizione, storia, caratteristiche nutrizionali, aree di coltivazione, aneddoti, cosmesi e, soprattutto, benessere. Inoltre, è possibile apprezzare le qualità nutrizionali di frutta e verdura attraverso il binomio prodotto/colore. I colori della frutta e degli ortaggi, infatti, ci aiutano a variare l’assunzione di sostanze preziose che svolgono effetti protettivi per la nostra salute. Rosso, Verde, Giallo/Arancione, Bianco e Blu/Viola sono i 5 colori del benessere: consumare ogni giorno 5 porzioni di frutta e ortaggi di 5 colori diversi contribuisce a mantenerci in forma.
    L’App “Frutta e Verdura” è gratuita ed è stata realizzata dall’Unione Nazionale Consumatori (www.consumatori.it) in collaborazione con UNAPROA, Unione Nazionale tra le Organizzazioni dei Produttori Ortofrutticoli, Agrumari e di Frutta in Guscio (www.unaproa.com).

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CIBI FERMENTATI: FONTE DI BENESSERE E SALUTE

4 Aprile 2016 By Rossella Leave a Comment

Verdure fermentate

Conosci i cibi fermentati? Il numero di batteri presenti nel nostro corpo è superiore a quello delle cellule. In ognuno di noi dimorano centinaia di miliardi di batteri con caratteristiche che li collocano su una scala che va dal buon amico al nemico mortale. Tuttavia, sembriamo ignorarne l’esistenza fino a quando quelli cattivi non prevalgono sui buoni, e cominciamo ad avvertire i sintomi della malattia. Lavorando per restituire un sano equilibrio ai batteri del corpo e stimolando regolarmente quelli buoni, possiamo attivare la naturale tendenza del corpo alla salute e al benessere.

Prima di spiegarne i benefici bisogna comprendere l’importanza dell’intestino. L’85% del sistema immunitario risiede proprio nel nostro intestino insieme a 100 mila miliardi di batteri che permettono la vita dell’uomo. Sempre più studi scientifici collegano l’insorgere delle malattie, dal cancro all’Alzheimer, dai disturbi della personalità all’autismo, ad uno squilibrio della flora batterica intestinale.

Questa tecnica è usata da migliaia di anni. Anzi, in natura è usata da miliardi di anni. Fermarla è impossibile. Il latte si caglia e forma il formaggio, il succo d’uva si trasforma in vino e una miscela di farina e acqua lievita: e tutto da soli. O meglio, grazie all’azione di microbi invisibili.

Molti di questi alimenti fermentati sono riconosciuti per le loro caratteristiche benefiche come lo Yogurt, il Miso, il Kefir, la Kombucha. Nella cultura Tailandese la medicina tradizionale si basa principalmente sull’uso di particolari fermentati di frutta e vegetali.

Il processo della fermentazione innesca tutta una serie di trasformazioni nel cibo cambiandone radicalmente le caratteristiche nutrizionali in modo altamente positivo in quanto:

  • Vengono generati enzimi benefici
  • Aumenta il contenuto di vitamine (in particolare C e gruppo B)
  • Si creano acidi grassi omega-3
  • Si sviluppano dei batteri probiotici
  • Aumentano gli antiossidanti
  • Il cibo diventa assimilabile e biodisponibile per l’organismo
  • Vengono rimossi eventuali batteri nocivi e sostanze tossiche dal cibo
  • Il cibo si conserva più a lungo

Tutto questo produce degli effetti così positivi sulla salute che il cibo fermentato è considerato il migliore “superfood” e la più potente panacea per l’uomo.

In particolare esistono quelli che si chiamano fermentati thailandesi detti anche fervida. Cosa sono? Sono frutta o verdure o erbe messe in una soluzione di acqua e zucchero (o miele) e poi lasciate a fermentare per dei mesi.
Si chiamano così perchè, nonostante la ricetta sia di un medico giapponese, è la signora thailandese Pa-Cheng che li ha diffusi.
I fervida si possono bere (in piccole quantità e diluiti in acqua), si possono usare per le pulizie domestiche, usare sulla pelle (sempre diluiti), nell’acqua di irrigazione, nel compost.

Qui trovate la ricetta per fare i fervìda.

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LE 6 QUALITA’ DELLA ZUCCA

17 Novembre 2015 By Rossella 2 Comments

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Non c’è stagione fredda senza zucca! E’ stata fra i primi ortaggi esportati dall’America. La zucca è un frutto, originaria dell’America Centrale e i semi più antichi sono stati ritrovati in Messico, datati 7000-6000 a.C. Nel nord America la zucca rappresentava un alimento “base” della dieta degli Indiani e infatti i primi coloni impararono da loro a coltivarla. 

Cosa contiene la zucca?

Sali minerali: calcio, fosforo, potassio, magnesio, ferro, selenio, sodio, manganese e zinco; aminoacidi: l’arginina, l’acido glutammico, l’acido aspartico e il triptofano.

inoltre è ricchissima di acqua, mentre gli zuccheri sono molto ridotti, perciò ha pochissime calorie. È ricca di vitamine A, C, PP e del Gruppo B.

Quali i benefici?

  1. Protegge dalle patologie cardiache contrastando l’azione dei radicali liberi.
  2. Ha proprietà lassative, migliora la digestione e aiuta il buon funzionamento del fegato.
    Tutto grazie al beta-carotene che protegge dalle varie patologie.
  3. Difende il sistema circolatorio ed è anche un antinfiammatorio con proprietà antiossidanti.
  4. Anche la pelle si giova delle sue qualità: la polpa è utile per scottature e pruriti. 
  5. Gli  amminoacidi presenti nella zucca quali acido glutammico, alanina e glicina, riducono i sintomi dell’ingrossamento della prostata.
  6. Gli stessi amminoacidi contribuiscono a darle anche proprietà sedative per chi soffre di ansia e insonnia.

La zucca (quando siamo sicuri che sia biologica) può essere utilizzata tutta: dai semi alla buccia.

Come scrive Lisa Casali nel suo blog infatti:

– Semi: spolverizzateli di sale e tostateli in forno per 30 minuti a 100°. Si sbucciano e si mangiano.

– Filamenti interni: si stendono su uno strato di carta da forno, si condiscono con olio, sale e pepe e erbe aromatiche a piacere e si cuociono in forno a 100° per 1 ora. Si utilizzano come commestibile decorazione in piatti a base zucca. Ad esempio come cialda in un risotto di zucca o come decorazione su un filetto di seitan su crema di zucca.

– Buccia: la buccia va cotta in pentola a pressione coperta di acqua per 20 minuti o per 40 in pentola tradizionale.

Se poi vi volete sbizzarrire con le ricette di zucca, andate sul blog La cucina di Calycanthus, in cui troverete un intero ricettario scaricabile in PDF.Se ti è piaciuto l’articolo iscriviti al mio blog, oppure seguimi sulla pagina Facebook di Terra Madre

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5 MODI PER USARE I SEMI DI CHIA

25 Agosto 2015 By Rossella Leave a Comment

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Per scoprire un superfood come la Chia il periodo migliore è l’estate. La Chia è davvero un seme portentoso come vi ho spiegato qui ed ora si trova facilmente anche nei supermercati. Come utilizzarlo al meglio?

Ecco 5 modi per aggiungerlo alla vostra dieta:

1. Sostituto dell’uovo: è un ottimo modo per sostituire le uova, ad esempio nelle torte a base di frutta. Utilizzare 1 cucchiaio di semi di Chia mescolati con 3 cucchiai di acqua per uovo. Lasciare riposare 15 minuti per addensare.

2. Frullati: aggiungete 1 cucchiaio di semi di Chia in un frullato. 

3. Yogurt: anche qui se ne aggiunge un cucchiaio.

4. Bevanda: mescolare i semi in acqua; aggiungere il limone  e un pò di miele per fare un tradizionale elisir sudamericano.

5. Budino: vi consiglio questa ricetta sul blog Timo e Basilico.

IMPORTANTE: i semi devono sempre essere messi in ammollo per circa 15 minuti prima di consumarli, questo perché questi questi alimenti hanno una grande capacità idrofila, ovvero una capacità di assorbimento dei liquidi che è nove volte più grande rispetto al suo volume. Se sono ingeriti senza essere messi in previo ammollo, potrebbero causare disidratazione poiché assorbirebbero invece l’acqua direttamente dal nostro organismo!Se ti è piaciuto l’articolo iscriviti al mio blog, oppure seguimi sulla pagina Facebook di Terra Madre

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LA FARINA DI LUPINI: SENZA GLUTINE E PROTEICA

18 Giugno 2015 By Rossella Leave a Comment

Una novità in fatto di proteine vegetali super proteiche è la farina di lupini e i preparati in cui è utilizzata (hamburger, polpette). La farina di lupini è un importante concentrato proteico e ha un gusto gradevole in grado di arricchire numerosi piatti, dai burger vegetali alla pasta fatta in casa.

Ma di cosa si tratta esattamente? La pianta era conosciuta già dai Maya. Aztechi, Romani, Egizi. In tempi antichi il lupino veniva impiegato dalla medicina per curare la scabbia e l’eczema.

La farina di lupino dolce (Lupinus Albus) ha un elevatissimo contenuto proteico, inoltre tutti gli aminoacidi essenziali sono presenti in una particolare forma facilmente utilizzabile. Grazie alla sua ricchezza di Vitamina E e alle sue qualità metaboliche di base è un sostituto ideale della soia.

La farina di lupino è adatta soprattutto per i vegetariani, vegani e crudisti che non utilizzano fonti di proteine animali, e per chi soffre di allergie alla soia. 

La farina di lupini – come i lupini stessi – rappresenta una fonte vegetale di proteine. La farina di lupini contiene sali minerali come il ferro e il potassio. Come altri legumi presenta un contenuto di vitamine del gruppo B, con particolare riferimento alla vitamina B1. 

Dato che i lupini sono uno dei legumi più ricchi di proteine, ecco che utilizzare la farina di lupini in cucina permette di arricchire le fonti delle stesse presenti nella nostra alimentazione.

Dal punto di vista della salute, i lupini sarebbero in grado di ridurre il colesterolo e di prevenire malattie come ipertensione e diabete.

Per quanto riguarda i dati specifici, è importante sottolineare che la farina di lupini è composta per il 43% da proteine. Dunque 100 grammi di farina di lupini contengono 43 grammi di proteine.

Il dato è pari – anzi, è di poco superiore – a quello della soia (40,8% di proteine su 100 grammi di farina di soia) ed è paragonabile al quantitativo di proteine presenti nella carne o nelle uova.

I lupini e la farina di lupini presentano un basso contenuto di fitati, cioè di quelle sostanze che riducono la biodisponibilità di sali minerali importanti come lo zinco e il calcio. 

La farina di lupini è ricca di fibre che tendono ad assorbire acqua e a rendere gli impasti più fragranti e leggeri. Questa farina è povera di carboidrati ed è un importante fonte di fibre.

Abbassa l’indice glicemico dei prodotti a cui viene aggiunta, mentre ne aumenta il contenuto di proteine e di fibre. È indicata anche per gli atleti ed è priva di purine (composti proteici acidi) con un bassissimo contenuto di amidi. Inoltre, agisce contro vermi e parassiti intestinali.

Il lupino ricopre un ruolo interessante anche nell’alimentazione dei celiaci in quanto questo legume non contiene glutine e può quindi essere utilizzato da chi ha problemi di intolleranza; attualmente la farina prodotta con i lupini viene già utilizzata per produrre pane, biscotti e pasta, mentre.
 
Probabilmente in un futuro molto prossimo i lupini si potranno utilizzare per la preparazione di prodotti sostitutivi di latte, yogurt e gelati, un po’ come avviene già oggi per la soia ed il riso i cui derivati vengono utilizzati dagli individui allergici al latte ed ai suoi derivati.
 
Tutti i nutrienti preziosi della pianta lupino sono contenuti nella farina da usare in salse, minestre e condimenti, è molto gustosa ed è altamente raccomandata anche per l’utilizzo del pane, dolci e altri prodotti da forno.
 
Un’ultima notizia: visto la facilità con cui la pianta si coltiva senza pesticidi e viste le proprietà benefiche, la Comunità Europea ne sta promuovendo l’impiego e la diffusione.

fonte: Macrolibrarsi

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KEFIR, 6 VOLTE IN SALUTE

17 Marzo 2015 By Rossella Leave a Comment

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Il kefir è una delle bevande fermentate più antiche che si conoscano, alla quale nel tempo sono stati attribuiti poteri guaritori quasi miracolosi. È un caso straordinario e unico di simbiosi naturale di una comunità di fermenti sorprendentemente vasta e benefica.

E’ appena uscito un libro sull’argomento, il primo in Italia: Kefir. Il fermento della salute.ù

Qui potete scaricare le prime 30 pagine del libro.

Ottenuto dal latte fermentato, il kefir è un alimento noto da tempi remoti nelle regioni dell’Europa Orientale (in particolare nel Caucaso), ma è ancora poco conosciuto in Occidente, soprattutto dal grande pubblico. Può essere utilizzato per preparare piatti nutrienti e salutari, dalle molteplici proprietà.

In cucina, è una bevanda rinfrescante e un ingrediente di piatti gustosi e salutari; in cosmesi, è una base naturale per creme di bellezza, latti detergenti, impacchi, esfolianti e tonici per la pelle.

Il kefir assomiglia allo yogurt, ma più liquido e con una grande quantità di batteri e lieviti. Avviene, quindi, una fermentazione lattica il lattosio viene trasformato in acido lattico, mentre nella fermentazione alcolica, lo zucchero viene convertito in alcol e anidride carbonica. Ecco perchè il Kefir è leggermente alcolico.

Il kefir, come il latte, è una fonte eccellente di minerali quali il calcio, fosforo, magnesio, zinco. 

1. La biodisponibilità di calcio di tutti i prodotti lattiero-caseari è di gran lunga più elevata rispetto ai prodotti di origine vegetale.

2. Le proteine di alto valore biologico presenti nel kefir sono meglio utilizzabili dall’organismo. Il triptofano, è un aminoacido essenziale abbondante nel Kefir che ha effetti sul sistema nervoso anche perchè il kefir contiene in abbondanza calcio e magnesio biodisponibili, che sono importanti minerali in grado di migliorare la funzionalità del sistema nervoso.

3. Sensibile è anche la liberazione di treonina, prolina e lisina. Il Kefir fornisce ampia disponibilità di fosforo, che è uno dei più grandi elementi costitutivi del nostro corpo e aiuta ad utilizzare meglio i carboidrati, e le proteine per la crescita cellulare, per il loro mantenimento ed interagisce nell’accumulo e nella disponibilità energetica.

4. Il Kefir è ricco in Vitamina B9 (acido folico), B12 (cobalamina),B1 (tiamina) e vitamina K. E’ un eccellente sorgente di biotina; queste vitamine del gruppo B aiutano l’organismo a meglio assimilare altre vitamine del gruppo B come B5 (acido antotenico).

5. Il rifornimento adeguato di queste vitamine agisce positivamente nella regolazione del sistema nervoso e del sistema renale, e sembrano in grado di promuovere la longevità.

6. E’ un buon prodotto alimentare per le persone lattosio intolleranti perchè ricco di Beta-galattosidasi (lattasi) ed è povero di lattosio in quanto con la fermentazione ne è stato idrolizzato circa il 30%. 

Il Kefir è una bevanda a base di latte, rinfrescante e salutare. E’ un fluido cremoso,omogeneo e dalla gradevole consistenza, con un gusto fresco leggermente acido e un’aroma dolce. Non è un prodotto creato in laboratorio, si tratta invece di una simbiosi naturale di fermenti scoperta e apprezzata dall’uomo da migliaia di anni. Il termine Kefir deriva dalla parola armena keif e significa benessere.

Molti componenti aromatici danno al Kefir una fragranza unica e un piacevole aroma. E’ prodotto con latte fresco e una coltura madre naturale, composta da un’associazione complessa di microrganismi specifici.

Oltre ai fermenti il Kefir contiene minerali e aminoacidi essenziali biodisponibili che aiutano a mantenere lo stato di salute dell’organismo.

Qui la ricetta del Kefir fatta con fermenti lattici biologici che trovate su Macrolibrarsi.Se ti è piaciuto l’articolo iscriviti al mio blog, oppure seguimi sulla pagina Facebook di Terra Madre

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