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IL VERDE È DI TUTTI: 5 ACCORGIMENTI PER UN GIARDINO ACCESSIBILE

26 Settembre 2019 By Rossella Leave a Comment

Quando un giardino può diventare una vera oasi di pace per chi ha problemi di mobilità? Dalla cura del selciato al posizionamento dei montascale: tutte le accortezze per garantire l’accessibilità e il pieno godimento degli spazi verdi.

C’è chi fa una passeggiata, chi legge il giornale e chi fa un picnic, chi gioca e chi semplicemente si gode la bellezza della natura: tutti amano parchi e giardini. In città sono un’oasi verde ricca di ossigeno per il nostro organismo; chi ha la fortuna di possedere un giardino privato, inoltre, può beneficiare di un angolo di verdeggiante intimità che, specialmente nelle belle giornate, si trasforma in un ambiente versatile e multifunzionale.

Ma un bene così prezioso è davvero alla portata di tutti? Se è sempre più facile avvistare montascale per disabili e servizi igienici attrezzati nei parchi pubblici, così come altri ausili specifici, d’altro canto c’è ancora molto da fare per abbattere le note barriere architettoniche, e non solo nei giardini privati o condominiali. Eppure, come dimostreremo, non è affatto complicato realizzare uno spazio verde praticabile anche in carrozzina o stampelle, oppure da anziani e ipovedenti: spesso possono bastare alcuni accorgimenti e un investimento davvero poco oneroso.

  1. Pendenze: sì o no?

Da dove cominciare? Non c’è dubbio: nessun giardino può dirsi accessibile e pienamente godibile da chi ha problemi di mobilità se è caratterizzato dalla pendenza. La forte inclinazione del terreno è da sempre nemica delle sedie a rotelle, ma – a pensarci bene – esistono altre categorie di persone che possono essere disturbate da ripide discese o salite: si pensi agli anziani che si muovono con l’ausilio di un bastone, o anche alle mamme e i papà che spingono i propri piccoli in carrozzina e passeggino.

Il più delle volte, quando non si presta troppa attenzione all’accessibilità, il problema della pendenza è risolto con la realizzazione di gradini, se non di vere e proprie scalinate. In questo caso, se non è possibile modificare la morfologia del terreno e rimuovere ogni rampa di scale, è buona norma ricorrere all’installazione di un montascale: in commercio si trovano di diversi modelli e dimensioni, adattabili a qualsiasi ambiente e contesto.

Attenzione però: il piano inclinato resta la soluzione perfetta per facilitare l’accesso di mezzi con ruote e rotelle. La differenza sta proprio nell’angolo di inclinazione: l’8% è il valore massimo consigliato dagli esperti. Se si vuol fare le cose per bene, inoltre, è importante che vialetti e rampe abbiano una larghezza tale da consentire il passaggio di due sedie a rotelle alla volta (in caso di incrocio), che non curvino in modo troppo stretto e che ci siano degli spazi in piano che consentano di fermarsi, per riposare sotto l’ombra fresca di un albero o ad ammirare una bella fioritura.

  1. La giusta pavimentazione

Questo breve accenno a rampe e vialetti ci impone una breve considerazione su un’altra fondamentale caratteristica che non può mancare nel giardino accessibile: la giusta pavimentazione. Assolutamente da evitare ghiaia e sabbia: per un effetto naturale è meglio ricorrere a un terriccio compatto; qualora invece si volesse optare per un intervento più visibile, si può scegliere qualsiasi materiale che resti duro e coeso, sul quale non si corra il rischio di inciampare o affondare. Ottima la pavimentazione in piastrelle in pietra o mattone, a patto che si presti particolare attenzione alla congiunzione delle fughe e al livellamento di ogni eventuale dislivello.

Se si desidera una soluzione originale e pratica, sarà una buona idea lasciarsi ispirare da recenti progetti virtuosi, come il “Giardino accessibile e terapeutico di Corte Roncati” a Bologna, i cui vialetti sono realizzati in cemento colorato con caratteristiche antisdrucciolo, antiabbaglianti, drenanti e semipermeabili.

  1. Un giardino da vivere appieno

Non è necessario sottolineare che chi ama la natura vorrà poter trascorrere più tempo possibile all’aria aperta. Vivere il giardino non esclusivamente nelle stagioni e nelle ore più belle, quindi, vuol dire concepire l’ambiente in modo da garantire una piacevole permanenza anche nei momenti più caldi o dopo il tramonto.

Partiamo da un punto molto spesso sottovalutato: un giardino o un parco non è pienamente vivibile senza delle larghe zone d’ombra. Oltre a quelle “naturali” offerte da alberi e piante alte, è importante progettare – laddove le dimensioni dello spazio verde lo permettano – degli spazi semicoperti con gazebo, pergolati e ombrelloni. Che siano arredati con cura: panche e sedute, un tavolo come supporto e relative sedie, oppure delle belle panchine in legno… ogni oggetto, oltre a dare un tocco di personalizzazione all’ambiente, sarà indispensabile al riposo di anziani e disabili. Le afose giornate estive non saranno più un problema!

Una menzione speciale va inoltre all’illuminazione: se manca, il giardino o il parco diventerà inservibile dopo il tramonto. Faretti e lampade sono molto utili per creare una bellissima atmosfera nelle sere estive, ma non dimentichiamoci che sono imprescindibili per la sicurezza di tutti.

  1. Bellezza e sicurezza

Ormai è chiaro: un bel giardino non significa un giardino pericoloso! Rendere questo ambiente accessibile e adatto a tutti vuol dire anche prevedere e prestare attenzione ad eventuali pericoli che possono verificarsi, specie con il passar del tempo.

Prima gli aspetti più banali: per quanto bella, la natura può essere scomoda. Attenzione allora a radici che emergono in superficie, rami sporgenti, piante spinose, fogliame che – una volta depositato a terra – può diventare scivoloso.

  1. Giardini e dintorni

Un’ultima considerazione. È bene prestare attenzione anche agli spazi complementari: il parcheggio esterno, l’eventuale piscina, i servizi igienici, terrazze e belvedere.

Un parco che non è raggiungibile in auto o con i mezzi pubblici non è certo un parco accessibile! E se non dispone di un parcheggio per disabili, non sarà facilmente fruibile per chi dispone di ridotte capacità motorie.
Una vera cortesia sarà, infine, disporre piccoli ascensori o rampe nei locali antistanti il parco o il giardino. Sebbene sia abbastanza oneroso usare queste accortezze in uno spazio privato, è invece doveroso prevederne il posizionamento nei luoghi di pubblica utilità. Esistono numerose forme di investimento e vari contributi – erogati dal sistema sanitario e dall’Unione Europea – per mettere a norma e rendere accessibili i luoghi in cui viviamo. Spesso poi, non è necessario fare grandi investimenti, e poche semplici mosse possono risolvere problemi che appaiono insormontabili a chi ha una ridotta mobilità. Il verde è di tutti: basta poco per rendere una realtà concreta questo diritto!

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LE TISANE CONSIGLIATE PER LA GRAVIDANZA

20 Agosto 2019 By Rossella Leave a Comment

Diversi tipi di tè e tisane non sono raccomandati durante la gravidanza o l’allattamento. Il tè con caffeina, come il tè nero o il tè verde e le sue varie sottospecie, non è appropriato per le donne in gravidanza a causa del suo contenuto di caffeina. Come per ogni dieta sana, dipende dalla varietà. Mangiare spinaci ogni giorno non sarebbe sano alla lunga. Per tutte le tisane e le miscele, si consiglia di berle solo dopo aver consultato un’ostetrica o un medico. 

Alcuni tipi di tisana e miscele possono essere bevuti dalle donne prima, durante e dopo la gravidanza. Alcuni tè sono adatti per la gravidanza (ad esempio per l’ovulazione) e non devono essere bevuti durante il primo periodo di gravidanza, ma possono essere bevuti di nuovo dalla 37a settimana in poi.

In altre parole, una tisana può essere buona solo per certi periodi. 

Anice
La gravidanza a volte è accompagnata da problemi digestivi. Una tazza di tisana o una miscela con anice può fornire un buon sollievo. Come abbiamo detto, una tazza.

Camomilla
Già al mattino il proverbiale malessere mattutino? Tutti qui sanno che la camomilla può aiutare. La camomilla calma lo stomaco e allo stesso tempo allevia il bruciore di stomaco e la rutura.

Consiglio contro la nausea mattutina:
Preparare sempre il tè alla camomilla la sera prima e metterlo accanto al letto in un thermos. Bere camomilla al mattino dopo il risveglio, ma prima di alzarsi. In piccoli e lenti sorsi. Lo stomaco viene neutralizzato e rivestito di camomilla prima che inizi a muoversi quando ci si alza.

Finocchio
Il finocchio calma lo stomaco e alleviano il bruciore di stomaco. Molte donne dicono che il profumo del tè al finocchio da solo ha un effetto calmante. 

Foglie di lampone
La tisana di foglie di lampone non deve essere bevuta fino alla 37a settimana di gravidanza. Fate attenzione con le miscele di tè. Leggi l’elenco degli ingredienti. Si sa che le foglie di lampone allentano il pavimento pelvico e facilitano l’apertura del collo dell’utero.
Alcune ostetriche raccomandano anche le foglie di lampone per l’ovulazione e la fecondazione grazie alla loro capacità di sciogliere il pavimento pelvico.

Lavanda
La lavanda calma il corpo e l‘anima, dicono. Ha un odore gradevole e un effeto rilassante. Il tè alla lavanda aiuta a riposare e ad addormentarsi meglio.

Melissa
Nella medicina popolare, la melissa è apprezzata per molte proprietà, ad esempio per i raffreddori e la febbre. D‘altra parte è un sollievo per lo stomaco nervoso e l‘ansia. La Melissa riesce a unire opposti apparenti: rilassa e rafforza.

Menta piperita
È probabilmente il tè più popolare tra le tisane ed è efficace contro la nausea. Attenzione per le donne gravidanza: in dosi più elevate il tè alla menta piperita stimola e può portare in generale irrequietezza e contrazioni premature. Non si raccomandano più di due tazze al giorno! È meglio bere miscele di tè alla frutta.

Rooibos
L‘infusione africana può essere bevuta sia durante tutto il periodo di gravidanza che durante l‘allattamento. Le sue proprietà aiutano al rilassamento e come infusione lenitiva per lo stomaco e la rendono popolare quanto il suo effetto antiinfiammatorio. Il rooibos è anche ricco di minerali.

Tè alla frutta e miscele di frutta
Tè alla frutta e miscele di frutta possono essere un gradito cambiamento rispetto alle tisane. Le donne in gravidanza dovrebbero fare attenzione a scegliere tè alla frutta che sono delicati sullo stomaco. Ingredienti più acidi come l’ibisco, la rosa canina o a volte nelle mele possono sovraccaricare lo stomaco, che è già teso dalla gravidanza.

Tè nero
Tutti i tè con caffeina non sono consigliati per la gravidanza o l‘allattamento.

Tè verde
Come tutti i tè con caffeina, il tè verde non è raccomandato durante la gravidanza o l’allattamento.

Verbena
Particolarmente indicato per le ultime settimane di gravidanza (dalla settimana 37a). La Verbena è nota per la produzione di latte e promuove il travaglio. La Verbena può anche aiutare con raffreddori e problemi di stomaco per il suo effetto tonificante e calmante.

Zenzero
Lo zenzero è diventato un ingrediente indispensabile nelle nostre cucine. Lo zenzero rafforza il sistema immunitario. Può anche aiutare con nausea e avere un effetto lassativo sulla costipazione.

Attenzione: Da circa 6 g al giorno, si dice che lo zenzero promuove il travaglio. Si prega di notare l’elenco degli ingredienti delle miscele di tè sulla confezione.

Questi ingredienti di tè e miscele di tisane NON devono essere bevuti durante la gravidanza:

 

  • L‘iperico e la radice di liquirizia possono compromettere lo sviluppo del bambino e il benessere della gestante.
  • Gli ingredienti drenanti come le foglie di betulla, l’ortica, il prezzemolo, la barba di mais e il sedano dovrebbero essere evitati durante la gravidanza.
  • Si dice che la salvia riduca e inibisca la produzione di latte durante l‘allattamento.
  • Tutte i tè che contengono caffeina.
  • Per quanto riguarda le miscele di tè, controllare l‘elenco degli ingredienti.

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IL GIGLIO: SEMINA E FIORITURA

22 Dicembre 2017 By Rossella Leave a Comment

Fiore simbolo di purezza, noto anche come il nome di “Lilium” il giglio, specie nella versione candida, è apprezzato per l’eleganza e il delicato profumo. Le notevoli varietà possono avere un’altezza compresa tra gli 80 cm sino ad oltre i due metri: tra le specie più conosciute, troviamo appunto il giglio bianco “Lilium candidum“,e il “Lilium lankongense”, con splendidi fiori dalla forma arricciata. Molto particolari poi le varietà asiatiche, fra cui quella forse più agli antipodi della tradizione, “Lilium asiaticum ‘Queen of the Night’, unica nel suo genere, con fiori dal colore quasi nero, che donano un tocco esotico e particolare ad ogni giardino ed aiuola.

Proprio in base alla sagoma dei fiori, i gigli possono essere distinti in due macro gruppi, cioè a forma riccia e a tromba (su sito bakker.com trovate tutte queste varietà). I primi hanno fiori più piccoli e ricurvi, mentre i secondi, detti anche a coppa, sono più grandi e con altezze elevate.

Pianta bulbosa appartenente alle Liliaceae, conta circa ottanta specie, più una serie notevole di ibridi da coltivazione. Non presenta particolari difficoltà per la sua piantagione, anzi è forse uno dei fiori in assoluto più semplici da coltivare: la migliore zona di esposizione è quella che gli può garantire almeno sei ore di luce solare, in cambio delle quali regala ricchissime fioriture, ed un altro elemento da considerare per la coltivazione è la ventosità del luogo, per il quale sarà bene scegliere una zona riparata da correnti d’aria.

La fioritura dei gigli si realizza nel suo massimo splendore da maggio ad ottobre, anche se tende, in alcune specie, ad iniziare già a marzo, pur parlando di piante che sbocciano con il caldo e che, se coltivate e seguite in maniera corretta, possono fiorire addirittura tutto l’anno, dando vita a corolle vistose e profumate il cui colore può variare dal bianco al viola, dal rosa al giallo e al rosso, a tinte unite o striate, e con petali raggruppati a forma di cornucopia.

I gigli si possono moltiplicare, nella maniera più comune, rimuovendo i cosiddetti “bulbilli”, che dovranno essere poi ripiantati, dal bulbo principale, ma anche da seme, pur se in questo caso il processo è molto lungo. Così facendo, infatti, la prima fioritura avviene almeno due anni dopo: la raccolta dei frutti contenenti i semi (capsule) va fatta in autunno, quando ingialliscono, interrandoli o immediatamente o all’inizio della primavera, in terriccio per semine. L’ideale è collocarli in vasi a circa 2,50 cm uno dall’altro e a 1,50 cm di profondità, in una serra o sul davanzale interno di una finestra, mantenendo umido il terriccio, ad una temperatura di 10/13°, che accelera la germinazione. La semina riduce i pericoli di diffusione di alcune malattie, ma le piante ibride non saranno mai uguali alle progenitrici

Per ottenere la propagazione sia dei bulbi che dei semi, è determinante avere a disposizione un terreno ben drenante, ed è consigliata un’esposizione alla luce diretta del sole, concimando periodicamente e, specie nel periodo estivo, innaffiando e fertilizzando con regolarità, senza mai eccedere: buon ultimo, si avrà cura di arricchire il terreno con torba sminuzzata, per mantenerlo drenato e permettere ai gigli di crescere rigogliosi, colorati e profumatissimi.

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STAR BENE IN AUTUNNO

6 Ottobre 2017 By Rossella Leave a Comment

Autunno, stagione che secondo la medicina cinese è governata dall’elemento Metallo. E’ questo il momento propizio per ripulire dalle scorie il nostro intestino e i nostri polmoni; questi due organi apparentemente distanti sono accomunati da un’importante funzione: governare gli scambi energetici, assimilare nuova energia e smaltire tutte le scorie e le sostanze di rifiuto, favorendo il ricambio organico stagionale e attivando il potenziamento delle barriere difensive.

Il sapore piccante si rivela molto utile per asciugare questi organi dall’eccesso di umidità accumulata durante l’estate con cibi freddi e crudi.

Sono perfetti a questo scopo ravanelli, daikon, zenzero e peperoncino (sconsigliato in caso di gastrite). Come si pulisce il terreno per accogliere i nuovi semi, così il nostro corpo, che segue esattamente lo stesso cammino cosmico, deve liberarsi di tutte le scorie e “preparare il suo terreno” alla rinascita primaverile. Ecco cosa ci fornisce ottobre per compiere la nostra trasformazione:

  • LE NOCCIOLE: simbolo per eccellenza dell’autunno, ricca di proteine, vitamina A, B, acido folico e sali minerali. Nella cultura celtica la nocciola significava la saggezza, la dimensione interiore imperturbabile al mutare dei fattori esterni… Il consumo ideale è di 5-6 nocciole al mattino, meglio se ammollate la sera precedente.
  • LE CASTAGNE: ottimo energizzante autunnale, ricco di fibre, fosforo, vitamina B2 e PP, rigeneranti del sistema nervoso e muscolare. È importante consumarla ben cotta e masticarla bene per sfruttare tutti i suoi benefici a livello intestinale.
  • LE MELE: vitamina A, B1, B2, C, PP e oligoelementi come potassio, calcio, ferro, magnesio, rame e zinco, acido malico dall’effetto disinfettante della mucosa intestinale, flavonoidi tra cui la quercitina che riduce il colesterolo e fluidifica il sangue;

Un’ attenzione particolare è da riservare anche al nostro sistema nervoso: il brusco ridursi delle ore di luce influisce sulla produzione di melatonina da parte dell’epifisi; la melatonina è il precursore della serotonina e una sua alterazione può causare disturbi del tono dell’umore e stanchezza tipici di questo mese…

Guarda caso arrivano le giuggiole con effetti positivi sul tono dell’umore e sulla produzione di melatonina.

Ma un’altra pianta tonica che può aiutarci è sicuramente la Rhodiola rosea che sostiene l’organismo a reagire bene in caso di stress psico-fisico, nella capacità di adattarsi ai cambiamenti e sfruttare al meglio le proprie energie.

Per rendere le nostre giornate ancora luminose e vitali, nonostante la riduzione delle ore di luce possiamo circondarci dell’essenza di cedro, capace di donarci equilibrio e stabilità, aiutandoci a superare questo delicato momento di transizione e riarmonizzarci con il nuovo ciclo della natura.

Fonte: Macrolibrarsi

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GLI INTEGRATORI FITOTERAPICI

1 Settembre 2017 By Rossella Leave a Comment

Oggigiorno l’uso delle piante e dei fitoderivati per mantenersi sani è diventato un fenomeno di larga scala, con moltissimi prodotti e moltissime aziende in commercio. La difficoltà principale può risiedere nel fatto che difficilmente si possono trovare modalità d’uso standard per un integratore fitoterapico, anche perchè i produttori di erbe utilizzano nei loro integratori diverse concentrazioni dei fitocomplessi. Questo significa che un produttore di Maca potrebbe fornire 500 mg per dose mentre un altro ne potrebbe fornire 100 mg.

Tra le innumerevoli aziende che hanno fatto della produzione di integratori fitoterapici il proprio core business, abbiamo l’azienda Specchiasol, italianissima realtà che si sta concentrando sui mercati emergenti. Specchiasol è specializzata nella produzione di fitoderivati e cosmetici naturali. I prodotti della Specchiasol sono distinguibili in tre diverse linee: Fitoterapia, Cosmetica e benessere.

Proponiamo una piccola guida all’uso dei principi attivi di origine naturale, di cui molti sono presenti negli integratori Specchiasol.

Aloe Vera

L’aloe vera viene utilizzata fin dai tempi più antichi. Il succo di Aloe è un ottimo depurativo per l’intestino, mentre il gel di Aloe viene utilizzato per uso topico e aiuta sia la cicatrizzazione delle ferite che l’idratazione della pelle, lenisce anche la sensazione di prurito o bruciore.

Artiglio del diavolo

Nella medicina africana l’artiglio del diavolo viene usato come analgesico ed antinfiammatorio e lenisce dolori come mal di schiena, cervicale, tendiniti, artrite. In caso di dolori articolari si consiglia l’assunzione di 2 o 3 capsule di estratto secco.

Biancospino

Il biancospino è un protettore cardiovascolare utile in caso di angina e in caso di pressione alta. E’ anche un ottimo rilassante avendo un leggero effetto sedativo utilizzabile contro l’ansia.

Maca Peruviana

Conosciuta anche come “ginseng peruviano”, è impiegata come rimedio popolare per aumentare le funzioni sessuali; è impiegata quindi per mantenere l’energia, come afrodisiaco e per supportare la fertilità.

Il classico dosaggio della maca può varia dai 500 ai 2000 mg al giorno. Tuttavia, per un uso a lungo temine è consigliabile non superare i 500 mg al giorno. Se viene assunta tutti i giorni è consigliabile fare una settimana di pausa al mese.

La pianta ha un buon quantitativo di carboidrati e proteine. A livello di microntrienti vi troviamo la vitamina A, la C e la E , le quali assieme ai flavonoidi funzionano da ottimi antiossidanti contro radicali liberi e invecchiamento. La radice di maca si può trovare in vendita in farmacia, erboristeria e parafarmacia in compresse, capsule rigide o molli, o in polvere da sciogliere in succhi o yogurt.

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BIODIVERSITA’ E SUPERFOOD NORDICO: LO STORE PolarDeli

22 Maggio 2017 By Rossella Leave a Comment

Oggi è la Giornata Internazionale della Biodiversità. 

Biodiversità è la varietà degli esseri viventi che popolano la Terra, e si misura a livello di geni, di specie, di popolazioni e di ecosistemi. Una varietà incredibile di organismi, esseri piccolissimi, piante, animali ed ecosistemi tutti legati l’uno all’altro, tutti indispensabili. Anche noi facciamo parte della biodiversità e sfruttiamo i servizi che ci offre: grazie alla biodiversità la Natura è in grado di fornirci cibo, acqua, energia e risorse per la nostra vita quotidiana.

Quale momento migliore per presentare Vera e il suo store online PolarDeli?

Vera è una donna finlandese che vive a Roma da più di 11 anni per amore, con la passione per le cucine di tutto il mondo, compreso la cucina mediterranea che ha scoperto in Italia.

Essendo anche una personal trainer, si è interessata di attività fisica e alimentazione sana, notando che le basi della dieta nordica potevano “sposarsi” bene con le abitudini e la passione per il cibo degli italiani che sono alla ricerca di alternative sane.

Prendendo in considerazione le caratteristiche del mercato italiano, Vera ha deciso di aprire un negozio online per rendere i prodotti disponibili a tutti. Cosi è nata l’idea di PolarDeli Online Store, per offrire la migliore esperienza, qualità e trasparenza sul superfood nordico. L’intenzione di Vera è quella di offrire una alternativa etica & europea ai tanti superalimenti di tendenza che provengono da paesi lontani. I prodotti sono di coltivazione certificata oppure crescono in maniera naturale, senza alcun impatto sulle risorse energetiche e idriche nelle terre artiche. La selezione di prodotti selvatici che si trova su PolarDeli è integrabile facilmente con tutti tipi di alimentazioni e diete in ogni età e fase della vita sia quotidiana o festiva. 

Come figlia della terra finnica, personal trainer e imprenditrice del wellness, voglio offrirvi la migliore esperienza dei prodotti e stile di vita con cui sono cresciuta e che fanno parte naturale della mia vita da sempre. 

Secondo la “Environmental Performance Index”, la Finlandia è il paese più pulito e verde, e condivide con l’Islanda la qualità dell’aria ed acqua migliore al mondo. Il rispetto della natura e l’utilizzo sostenibile delle proprie risorse viene praticato nei paesi nordici e per questo motivo la natura è ancora incontaminata. Grazie alle condizioni climatiche, le piante accumulano una concentrazione di elementi nutritivi più alta che nel resto d’Europa. Il gelo invernale distrugge i parassiti, per cui occorrono meno antiparassitari che in altri paesi. In più, il non-utilizzo di diserbanti e pesticidi, e il sistema igienico-sanitare e tecnologie avanzate, consentono di ottenere prodotti unici per il loro genere.

Nello store trovate un vasto assortimento di bacche selvatiche essiccate o in polvere, senza zuccheri aggiunti o additivi e naturalmente bio. Interessanti anche le radici artiche, conosciute da più di 1000 anni dalle popolazioni Sami e Vichinghe, o ancora Gemme di abete, il fungo Chaga, l’Ebilobio, un’erba dai bellissimi fiori fucsia.

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