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SCOPRIAMO LA FISIOTERAPIA

18 Settembre 2019 By Rossella Leave a Comment

La fisioterapia è una disciplina sanitaria che offre un’alternativa terapeutica non farmacologica che, in molti casi, aiuta ad alleviare i sintomi di malattie multiple, sia acute che croniche. Spesso la fisioterapia e i fisioterapisti vengono associati al massaggio, ma la gamma di tecniche terapeutiche che sono in grado di attuare è molto più ampia.

In quanto professione sanitaria, si concentra sul movimento e sulle funzioni umane e sulla massimizzazione del loro potenziale. La fisioterapia impiega tecniche di manipolazione fisica per promuovere, mantenere e ripristinare il benessere fisico, psicologico e sociale, considerando le variazioni dello stato di salute. In altre parole, tiene conto della totalità del paziente nel trattamento.

La fisioterapia comprende l’esecuzione di test elettrici e manuali per determinare l’entità delle patologie e della forza muscolare, test per determinare le capacità funzionali, l’ampiezza del movimento articolare e le misure della capacità vitale, nonché ausili diagnostici per il controllo dell’evoluzione.

La fisioterapia e, in particolare, il fisioterapista, in qualità di agente sanitario, opera per la prevenzione, la guarigione e l’attenuazione dei problemi muscoloscheletrici e posturali.

Il fisioterapista lavora in quattro ambiti principali:

– Sanità: il suo lavoro consiste nel promuovere, prevenire, curare e alleviare la salute dei pazienti applicando la gamma di conoscenze acquisite nella loro formazione continua.

– Insegnamento: il suo lavoro consiste nella formazione e promozione della conoscenza della fisioterapia nelle scuole universitarie pubbliche e private, nonché nelle proposte formative previste per la formazione continua dei fisioterapisti.

– Ricerca: il suo lavoro consiste nella ricerca di prove scientifiche dei modi di procedere della fisioterapia, offrendo al paziente, di conseguenza, quelle azioni con maggiori garanzie di successo, dimostrate scientificamente da studi con validità della comunità scientifica.

– Amministrazione e Direzione: svolge la propria attività in direzione di centri sanitari, istituti scolastici o professionali.

Nell’ambito del lavoro sanitario, il fisioterapista può specializzarsi in diverse aree delle scienze della salute, ad esempio: neurologia, pediatria, traumatologia, reumatologia, medicina dello sport, cardiologia, ecc. In ognuna di queste discipline il fisioterapista lavorerà all’interno di un team multidisciplinare.

In questo modo si comprende come il fisioterapista non sia solo il professionista che fa massaggi, manipola le articolazioni o applica una fasciatura. Pertanto, è importante conoscere la specializzazione del fisioterapista a cui ci si rivolge. Molte volte è il medico stesso a indicare la figura più appropriata per il singolo caso.

Un’idea sbagliata, e molto diffusa, sostiene che la fisioterapia e la riabilitazione siano la stessa cosa. In realtà, la riabilitazione è il risultato dell’applicazione della fisioterapia per il recupero fisico, psichico, sociale e professionale. La riabilitazione, tuttavia, non comprende solo la fisioterapia, ma interessa anche altri professionisti sanitari o non.

La fisioterapia si occupa principalmente di recupero fisico, mentre la riabilitazione è un lavoro multidisciplinare e integrato in cui, oltre alla fisioterapia, intervengono discipline come la logopedia, la terapia occupazionale, la psicologia, la riabilitazione e la medicina fisica come specialità medica.

La fisioterapia, come metodo di recupero, è una parte fondamentale del processo di riabilitazione dopo una lesione grave. Nonostante i dettagli della riabilitazione dipendano dagli obiettivi individuali, i fisioterapisti hanno prestato un’attenzione particolare a questo processo.

Un fisioterapista può aiutare il paziente a formulare obiettivi adeguati al proprio stile di vita. La riabilitazione serve ad aiutare i pazienti a ritornare al loro stato precedente o a migliorare il più possibile la loro condizione dopo una malattia o un infortunio che ha causato difficoltà fisiche di qualsiasi tipo.Se ti è piaciuto l’articolo iscriviti al mio blog, oppure seguimi sulla pagina Facebook di Terra Madre

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Filed Under: Benessere, Società Tagged With: Massaggio, Scienza

LA PULIZIA DELLA LINGUA

29 Dicembre 2016 By Rossella Leave a Comment

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La pulizia della lingua è essenziale, anche se è un’abitudine poco praticata da noi occidentali. Gli indiani hanno uno speciale strumento di rame che si chiama nettalingua che può essere in rame o in acciaio.

Infatti, se ci fate caso, la mattina si trova una patina bianca sulla lingua perché durante il sonno il nostro organismo attua tutti i suoi meccanismi di disintossicazione. Se non avete un nettalingua potete rimuovere la patina con un cucchiaio, passandolo più volte sulla lingua.

L’azione quotidiana del Nettalingua agisce favorevolmente su:

  • Eliminazione delle tossine depositate sulla lingua
  • Eliminazione dell’alito cattivo
  • Riduzione della formazione della placca batterica
  • Riduzione dell’eccesso di muco
  • Riduzione di problemi gengivali

Utilizzare un nettalingua in rame è molto meglio per per le sue caratteristiche batteriostatiche, cioè inibisce la proliferazione dei batteri sulla sua superficie, presenta inoltre una buona resistenza alla corrosione e una bassa reattività chimica.

Se si considera che anche sulla lingua ci sono dei punti che corrispondono ad una mappa della salute degli organi interni,  con il nettalingua, si possono stimolare e massaggiare i punti corrispondenti agli organi interni, come in agopuntura, naturalmente con molta delicatezza.

Inoltre la lingua ha la funzione di difendere il nostro organismo, anche grazie alla presenza di secrezioni presenti nella nostra bocca. Quindi la pulizia, oltre ad evitare che le tossine non vengano riassorbite dall’organismo, permette anche di migliorare le funzioni immunitarie.

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Filed Under: Ayurveda, Benessere, Medicine alternative, Prodotti consigliati, Salute, Sapienza antica Tagged With: Massaggio

CRISTALLI E BENESSERE

22 Dicembre 2016 By Rossella Leave a Comment

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I cristalli sono un grande dono che ci ha fatto Madre Natura. Non solo sono belli da vedere e da indossare come gioielli, ma ognuno di loro possiede delle caratteristiche vibrazionali energetiche particolari, utili per migliorare il nostro benessere. Le pietre hanno la capacità di assorbire e trasformare la luce (energia elettromagnetica) soprattutto nella gamma degli infrarossi ma anche delle radiazioni invisibili e delle microonde.

I cristalli hanno proprietà che altre pietre non hanno. Possono amplificare l’energia in modo simile a quello dei nostri organismi. Noi mangiamo cibo e lo trasformiamo in energia. I cristalli, da parte loro, assorbono impulsi elettrici o energia spirituale e li amplificano. Un cristallo ha la capacità di amplificare un segnale radio o un impulso elettrico trasmessogli quando agisce in un congegno scientifico chiamato satellite.
Può amplificare il segnale e quindi ritrasmetterlo in un’altra direzione…anche i computer hanno bisogno di un frammento di cristallo di quarzo nel loro microprocessore (da La medicina del popolo delle pietre di Manny Twofeathers).

Queste vibrazioni possono interagire con le cellule del nostro corpo ristabilendo il disequilibrio e “poiché la malattia del corpo fisico è un riflesso delle disarmonie energetiche dei corpi materiali e si ha la guarigione quando viene ristabilito il loro equilibrio (da “L’energia dei cristalli” di Peter Brown).

Esiste una vera e propria forma di terapia con i cristalli che esplica l’azione agendo sul campo elettromagnetico umano (aura), il quale invia a sua volta i segnali energetici al corpo fisico.

Come si sceglie un cristallo?

Il primo tipo di scelta è dettato dai sensi. Se c’è un cristallo che ci attira è già un buon segnale che dobbiamo assecondare.

Se vogliamo scegliere un cristallo in modo più razionale, invece, possiamo basarci sul colore, sulla composizione chimica e sul reticolo cristallino, o sul suo potere riequilibrante nei confronti dei sette Chakra (la pietra in questo case è scelta in base al colore del corrispettivo Chakra).

Ecco una lista sintetica delle proprietà del colore dei cristalli:

NERO: assorbe i ristagni di energia, allevia il dolore e distende, infonde sicurezza e stabilità (Ossidiana, Quarzo fumé, Tormalina nera).

ROSSO: dona energia e vitalità, favorisce la rigenerazione del sangue e dei tessuti, genera calore (Rubino, Granato, Agata).

ROSA: dona compassione e tranquillità (Quarzo rosa, Opale rosa, Tormalina rosa).

ARANCIO: favorisce equilibrio e serenità, rende gioviali e spontanei (Corniola, Ambra, Calcite arancio).

GIALLO: favorisce la digestione, aiuta il pensiero razionale e l’assimilazione di energia, dona felicità e fiducia in se stessi (Quarzo Citrino, Topazio, Ambra, Calcite gialla).

VERDE: colore della guarigione, calma e bilancia il cuore e la mente. Sostiene l’attività della cistifellea e del fegato (Diaspro verde, Giada, Tormalina verde, Avventurina, Olivina).

BLU: colore della mente creativa, dona chiarezza mentale, saggezza, ha fama di antisettico per la gola (Lapislazzuli, Turchese, Crisocolla, Sodalite, Acquamarina).

VIOLA:protegge dalle influenze esterne, facilita i cambiamenti, sviluppa l’ispirazione, l’arte e la libertà di pensiero (Ametista, Fluorite, Sugilite).

BIANCO, TRASPARENTE: veicola la luce, dona purezza, creatività e induce a perfezionarsi. In particolare, il Quarzo di Rocca, rafforza i poteri delle altre pietre (Quarzo di Rocca, Elestial, Selenite, Apofillite).

Come si usa un cristallo o una pietra?

  1. Contatto: pietre portate a contatto con la pelle o 1/ 10 cm dal corpo.
  2. Ambiente: pietre disposte nell’ambiente domestico, lavorativo, giardino, auto, ecc., secondo le regole del Feng shui
  3. Meditazione: pietra tenuta in mano o appoggiata sul pavimento o su un piano d’appoggio vicino al corpo.
  4. Sedute Terapeutiche di Litoterapia: pietre appoggiate sui vari chackra o parti del corpo, fatto come self-healing o tramite un terapeuta.
  5. Elisir: per beneficiare delle vibrazioni energetiche che verranno assorbite dall’acqua.
  6. Oli terapeutici e creme cosmetiche.

Come si purifica un cristallo?

Prima di utilizzare o indossare le pietre vanno purificate lasciandole immerse, per un giorno, in acqua e sale in un recipiente di vetro. Questo trattamento, però, potrebbe non andare bene con tutti i tipi di pietre.

Oppure possiamo lasciare il cristallo sotto l’acqua fredda corrente e dopo esporlo, se possibile, alla luce del sole.

Molto utile è anche esporre i vostri cristalli alla luna piena: si caricheranno dell’energia di questo astro.

Come si attiva?

Il cristallo può essere attivato con l’intenzione, quindi con il pensiero.

Per attivarlo basta prendere il cristallo, precedentemente purificato, stringerlo fra le mani e accostarlo al cuore, inviandogli una richiesta specifica di aiuto, espressa in modo semplice e chiaro.

Una volta che il cristallo è stato programmato per uno scopo specifico non è bene usarlo per motivi diversi.

Se ti piacciono le pietre e i cristalli ne trovi una selezione nello Shop del blog Dea&Donna.

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ALLA SCOPERTA DI UNA PIANTA MULTIUSO: IL VETIVER

19 Ottobre 2016 By Rossella Leave a Comment

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La pianta di Vetiver è conosciuta sopratutto in ambito cosmetico  infatti questo olio essenziale, potente antisettico, tonico e depurativo, viene utilizzato in caso di pelle grassa o acne, non a caso viene spesso addizionato (anche perché è un fissativo) a saponi, creme e cosmetici. Favorisce la circolazione rafforzando gli eritrociti e di conseguenza il trasporto dell’ossigeno nel sangue. Se massaggiato, contribuisce a trattare artrite, sciatalgia, dolore muscolare e reumatismi.
Grandemente utilizzato nell’industria dei profumi, tant’è che è uno dei componenti del famosissimo Chanel n° 5, tantissimi sono i preparati, dai saponi ai bognoschiuma, che utilizzano il Vetiver.
Usata intrecciata con la paglia per costruire i tetti delle case in India, questa pianta assumeva anche una funzione di protezione dagli spiriti maligni. 
Non solo: in India l’essenza di Vetiver viene utilizzata anche per aromatizzare gelati e sciroppi e per preparare bevande rinfrescanti. Usata anche come insetticida per il suo aroma così sgradevole agli insetti e non è attaccabile dai funghi.
Gli scienziati stanno cercando di utilizzare l’olio di Vetiver come erbicida naturale visto che è allelopatica, cioè non fa crescere alle piante nelle sue vicinanze.
Usata anche in Permacoltura per la pacciamatura. Il pacciame che normalmente è di paglia, serve per proteggere il terreno dagli agenti disgreganti e favorire lo sviluppo della vita al disotto di esso. Ebbene il Vetiver è molto più adatto in quanto la paglia di Vetiver ha una durabilità eccezionale ed un’ottima resistenza alla marcescenza.
Per la sua versatilità si è adattata a diversi climi, tanto da essere coltivata anche in Italia.
Non è infestante è ha un apparato radicale che può arrivare a 4-5 metri mentre in altezza non supera il metro e mezzo. Queste qualità hanno reso il Vetiver utile in per le applicazioni di bio-ingegneria perchè le sue radici si districano in qualsiasi terreno imbrigliando il sottosuolo ed evitando lo sgretolarsi del terreno e lo scorrimento veloce delle acque. In India il “Sistema Vetiver”  si è sviluppato negli anni 80 ed è basato sull’utilizzo della pianta di Vetiver per la salvaguardia delle acque e dei suoli.

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DONNE: VIVERE IN ARMONIA IL CICLO

14 Ottobre 2016 By Rossella Leave a Comment

donna-mestruazioni

La fase premestruale e mestruale per le donne rappresenta spesso un problema: cicli troppo lunghi o troppo corti, dolori, gonfiore, mal di schiena e tanti altri sintomi.

Ma è naturale tutto ciò? Assolutamente no e ogni disarmonia rappresenta un disagio psicofisico che può essere superato in modo naturale.

Dal punto di vista alimentare si può ripristinare questo equilibro attraverso alcuni cibi particolari. Vediamo quali:

  • Cereali in chicco integrali e semi integrali (sopratutto riso e miglio)
  • Legumi (soprattutto la soia nera)
  • Verdure (soprattutto le foglie verdi e le verdure tonde e dolci)
  • Alghe (soprattutto l’alga arame).

Concentrando l’alimentazione soprattutto sui cereali in chicco (riso integrale, farro decorticato, avena decorticata, miglio, orzo decorticato, amaranto, quinoa, ecc.), le verdure di stagione e i legumi, è possibile riequilibrare l’apparato riproduttivo nell’arco di 3-6 mesi, con tutte le variabili dei fattori personali ovviamente.

In base alla presenza di un ciclo troppo lungo (sopra i 28 giorni) o troppo corto (sotto i 28 giorni) è possibile farsi un’idea di quali siano i cibi da ridurre con particolare attenzione o eliminare.

Un ciclo superiore ai 28 giorni indica solitamente un consumo eccessivo di cibi raffreddanti e indebolenti: latte, formaggi freschi, yogurt, zuccheri raffinati, farine raffinate, frutta tropicale, eccesso di dolci, alcol.

Un ciclo inferiore ai 28 giorni indica solitamente una problema di tensione, di contrazione, a causa di un consumo eccessivo di cibi contraenti: carne, salumi, uova, formaggi stagionati, prodotti da forno, sale.

Fra i rimedi casalinghi macrobiotici ci sono:

– Il Succo di mela caldo per la tensione e il nervosismo.

Scaldare una tazza di succo di mela limpido e berlo caldo.

– L’impacco di sale

Arroventare in padella 1 kg di sale grosso, trasferirlo in una federa e chiudere con un nodo. Applicare sull’addome (senza scottarsi!). In commercio esistono dei cuscini di sale già pronti.

Dal punto di vista di rimedi naturali la ditta Argital ha messo in commercio tre prodotti a base di estratto di Potentilla, utile per i dolori legati al ciclo. L’azione benefica di questi prodotti deriva dalla combinazione di principi attivi naturalmente presenti nelle erbe officinali biologiche e nel gel di Argilla verde, che rilassano, confortano e proteggono.

Trovate le compresse e l’olio/crema. L’uso di quest’ultimo è semplice: ai primi cenni di malessere, effettuare un delicato massaggio al basso ventre con una noce di Crema dei 5 giorni o con alcune gocce (da 3 a 5) di Olio dei 5 giorni, fino a completo assorbimento del prodotto. Per ottenere miglior beneficio, si consiglia di iniziare l’applicazione anche una settimana prima, quando si avvertono i primi fastidi.

Vi invito a scoprirli!

 

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2 OLI PER IL CORPO FAIDATE’ DA REGALARE A NATALE

6 Dicembre 2014 By Rossella Leave a Comment

bigstock-Essential-Oil-68830039E’ partito il conto alla rovescia per Natale. Nell’essenzialità di un regalo green vi propongo queste due ricette di olio per il corpo create da Luca Fortunato su Macrolibrarsi.

Eccole:

Olio per il corpo arricchito di preziosi oli essenziali.

E’ sufficiente scegliere un flacone in vetro della capienza di 50-100ml, realizzare una etichetta con i più diversi materiali, e aggiungere qualche semplice elemento decorativo.

La preparazione è molto semplice:

  • scegliere gli oli vegetali che comporranno la base; alcuni oli sono più nutrienti (argan, nocciolo), altri più idratanti (albicocca, macadamia), altri ancora si assorbono subito senza lasciare traccia (jojoba)
  • scegliere gli oli essenziali che comporranno la parte aromatica; ci si può far guidare dalle proprietà dei singoli oppure optare per un’unica nota.

La realizzazione si basa su poche regole

a) emulsionare tra loro gli oli di base, inserendoli nel flacone scelto, agitare bene e chiudere perfettamente.
b) in un flacone separato miscelare gli oli essenziali, attendendo almeno 7 giorni prima di aggiungerli agli oli vegetali

Due proposte per questo Natale 2014

Stella d’Inverno

Caratterizzato da note soavi, legnose e mielate, che conferiscono alla fragranza un effetto ricco e vellutato.

Si può usare dopo la doccia o il bagno, un trattamento con sei oli pregiati: macadamia (idrata), nocciolo (ricco di vitamina E), borragine (antirughe), enotera (antietà), rosa mosqueta (rivitalizzante) e argan (rassodante).

Stress, stanchezza e fatica svaniscono, lasciando posto ad un profondo relax e benessere.

Toglie la sensazione di “pesantezza” della giornata e allo stesso tempo rinforza i tessuti e idrata.

  • 20 ml olio di argan
  • 10 ml olio di nocciolo
  • 5 ml oli di macadamia, borragine, enotera, rosa mosqueta
  • 5 gocce di olio essenziale di cisto, balsamo tolu, mirra
  • 2 gocce di olio essenziale di ylang, neroli
Sentieri nel Ghiaccio

La texture è sensoriale e ultra fine e si fonde sulla pelle per un delicato piacere. Il segreto della sua consistenza è il jojoba, una cera liquida che avvolge la pelle e si assorbe senza lasciare traccia. Arricchito dagli oli essenziali di ginepro, rosmarino, limone e cipresso.

  • 45 ml olio di jojoba
  • 5 ml olio di albicocca
  • 5 gocce di olio essenziale di cipresso, ginepro, limone
  • 2 gocce di olio essenziale di rosmarino cineolo, elemi

Trovate tutto l’occorrente su Macrolibrarsi!Se ti è piaciuto l’articolo iscriviti al mio blog, oppure seguimi sulla pagina Facebook di Terra Madre

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Filed Under: Aromaterapia, Natale Tagged With: Autoproduzione, Massaggio, Natale, Oli essenziali

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