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UN’INVENZIONE ITALIANA: IL MUSCOLO DI GRANO

12 Dicembre 2016 By Rossella Leave a Comment

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Il muscolo di grano è una delle scoperte recenti dell’alimentazione vegana, priva di prodotti di origine animale. Il muscolo di grano gareggia con il seitan, altra alternativa alla carne, preparato con il glutine. In generale, è un alimento che ben si sposa con chi ha patologie legato al sistema epatico e per chi in generale ha difficoltà col metabolismo dei grassi. Attenzione: essendo un alimento ricco di glutine, non può essere utilizzato da chi soffre di celiachia o è sensibile al glutine. Il muscolo di grano è un’invenzione tutta italiana.

Ideato da Enzo Marascio nel 1991 quando, affetto da ipertensione e diabete, decise di abbandonare le classiche medicine tradizionali per curarsi esclusivamente con una sana e corretta alimentazione. Si dedicò pertanto alla ricerca di validi alimenti da sostituire alla carne e scoprì il seitan, che iniziò a prepararsi in casa con l’aiuto della moglie Marisa; ma il seitan non lo soddisfava nè come gusto nè come nutrimento. Cominciò a speziare il suo seitan e, per renderlo più nutriente, aggiunse le lenticchie, che già gli piacevano molto. Il risultato non fu subito soddisfacente, ma giorno dopo giorno nella sua cucina, si impegnò a migliorare il suo impasto iniziale. Una mattina, un po’ per errore e un po’ per caso, quell’impasto lasciato la sera prima sul tavolo della cucina, prese una consistenza diversa dal solito ma, tuttavia, molto particolare, simile ad una muscolatura di grano. Inizialmente non diede subito importanza alla cosa, ma a quell’impasto nato per errore in casa, dedicò molti anni di lavoro…

(fonte Muscolodigrano)

Gli ingredienti principali per preparare il muscolo di grano sono: 

  • 200 grammi farina di grano
  • 100 grammi lenticchie cotte frullate o farina di lenticchie
  • brodo vegetale
  • 1 tazza di acqua
  • spezie miste 

Le dosi indicate sono per circa 6 persone.

Come preparare il muscolo di grano?

È semplicissimo. Si impastano le due farine aggiungendo acqua tiepida, fino ad ottenere un impasto omogeneo. Si lascia riposare per circa 15 minuti, avvolgendolo in una retina o un canovaccio. Passati i 15 minuti si immerge nel brodo vegetale a cui si può aggiungere a piacere un pezzetto di alga kombu, per renderlo più digeribile. Nel brodo vegetale di possono aggiungere le spezie preferite come curcuma, basilico, menta, origano, alloro. Per salare il brodo si aggiunge sale grosso di himalaya o marino integrale o a scelta salsa di soia. Si lascia cuocere per circa 40 minuti e lasciato raffreddare all’interno del brodo vegetale. 

Il prodotto ottenuto, diventa un ingrediente gustoso per preparare le più svariate ricette. Una volta raffreddato, si può tagliare a fette, a tocchetti, a listarelle e aggiungerlo nelle nostre creazioni in cucina.

Cos’è il muscolo di grano?

È un derivato dalla lavorazione della farina di frumento a cui si aggiunge solitamente un preparato o una farina di legumi, come quella di lenticchie, piselli ma anche ceci o lupini. Il vantaggio del muscolo di grano? Un buon apporto proteico, grazie alla combinazione del glutine con la parte del legume. Rispetto al seitan, alimento preparato con glutine, è più ricco in proteine proprio grazie all’aggiunta della parte leguminosa.

Fonte Macrolibrarsi

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3 APP PER MANGIARE PRODOTTI DI STAGIONE

21 Settembre 2016 By Rossella Leave a Comment

 

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Ecco 3 app che vi aiuteranno a seguire un’alimentazione basata sulla stagionalità dei cibi.

  1. NaturMia. La app gratuita NaturMia offre schede dettagliate per ciascun prodotto: valori nutrizionali, composizione, descrizione e calendario della stagionalità. Inoltre offre, per ogni frutto o verdura, una tabella con il bisogno giornaliero di vitamine e minerali. NaturMia offre una variegata selezione di ricette originali, mettendo in risalto i cibi utili nella prevenzione del cancro e i cosiddetti “superfood”.
  2. Di Stagione è anch’essa una app gratuita che presenta numerose funzionalità: Lista di Frutta, Verdura, Pesce, Erbe Aromatiche e Spezie, Cereali. Per ogni categoria è presente una lista completa degli alimenti con importanti informazioni aggiuntive come: Descrizione, Varietà, Coltivazione e Raccolta, Aspetti Nutrizionali, Usi Alimentari, Controindicazioni, Acquisto e Conservazione, Curiosità, Calorie. In aggiunta, per la maggior parte degli alimenti, si può visualizzare una Ricetta specifica della frutta, verdura o pesce selezionato e il dettaglio dei Valori Nutrizionali. 
  3.  Frutta e Verdura. Tutta la frutta e la verdura prodotte in Italia, suddivise in 27 schede complete di descrizione, storia, caratteristiche nutrizionali, aree di coltivazione, aneddoti, cosmesi e, soprattutto, benessere. Inoltre, è possibile apprezzare le qualità nutrizionali di frutta e verdura attraverso il binomio prodotto/colore. I colori della frutta e degli ortaggi, infatti, ci aiutano a variare l’assunzione di sostanze preziose che svolgono effetti protettivi per la nostra salute. Rosso, Verde, Giallo/Arancione, Bianco e Blu/Viola sono i 5 colori del benessere: consumare ogni giorno 5 porzioni di frutta e ortaggi di 5 colori diversi contribuisce a mantenerci in forma.
    L’App “Frutta e Verdura” è gratuita ed è stata realizzata dall’Unione Nazionale Consumatori (www.consumatori.it) in collaborazione con UNAPROA, Unione Nazionale tra le Organizzazioni dei Produttori Ortofrutticoli, Agrumari e di Frutta in Guscio (www.unaproa.com).

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I FUNGHI TERAPEUTICI

16 Agosto 2016 By Rossella Leave a Comment

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Recentemente alcuni studiosi californiani hanno confermato questo importante ruolo terapeutico che i funghi possono esercitare come alimento. Il consumare giornalmente 100 gr di comuni funghi champignons o pleorotus, che facilmente troviamo sui banchi del supermercato, previene efficacemente forme tumorali assai frequenti, quali il cancro alla mammella ed alla prostata.

L’impiego terapeutico dei funghi nasce da osservazioni fatte in re­lazione al loro utilizzo alimentare.

Negli anni ’70 ad esempio, l’attenzione degli studiosi si concentrò su una popolazione del sud del Brasile che era incredibilmente immune dalle più comuni malattie degenerative, tra cui cancro ed aterosclerosi. Le ricerche dimostrarono che non si trattava di un fattore genetico, vista la diversa origine degli immigrati in questa zona, ma di un fattore ambientale. Tutte queste persone solevano consumare un fungo che cresceva sulle colline circostanti, il Cagomelo du Sol, scientificamente l’Agaricus Blazei Murrill, oggi diventato uno dei più importanti e rinomati funghi medicinali, specificamente ricchissimo di particolari betaglucani ad effetto immunostimolante.

I funghi vivono in un ambiente naturale molto ostile e sono sensibilissimi ai cambiamenti climatici. Per sopravvivere producono varie sostanze tra cui antibiotici, vitamine del gruppo D e B ed accumulano preziosi oligo-elementi. Tutte queste sostanze possono essere usate per stimolare le difese anche degli esseri umani che pure devono lottare per la sopravvivenza in un ambiente spesso ostile dal punto di vista chimico e microbico.

Pur possedendo tutti delle proprietà comuni, ogni fungo, a seconda della famiglia di appartenenza ha, in relazione alla sua composizione chimica, un’attività farmacologica diversa. Tutti i funghi quindi sono ricchi di oligo-elementi, vitamine e sostanze immunostimolanti in generale ma ognuno di essi ha delle peculiarità.

Il comune Coprinus dei nostri prati, ad esempio, accumula nella sua struttura il raro minerale Vanadio e tale sostanza, resa disponibile attraverso il corpo fruttifero del fungo, è un prezioso rimedio anti-diabetico.

Il fungo Reishi viene chiamato in Estremo Oriente, per le sue straordinarie proprietà terapeutiche a livello cardiopolmonare ed immunologico, “il fungo dell’immortalità” e recenti studi scientifici hanno confermato la sua efficacia in situazioni cliniche comuni ma di non facile risoluzione quali l’artrite reumatoide e le patologie allergiche.

Il piccolo fungo Cordyceps cresce a 4000 metri d’altezza sull’altipiano del Tibet ed è da sempre ricercatissimo per le sue proprietà toniche che si manifestano a livello muscolare, immunologico e sessuale. Molti dei successi degli atleti cinesi alle Olimpiadi sono da attribuirsi al fatto che tradizionalmente viene fatta loro consumare una pozione a base di questo fungo prima delle gare. Questa sostanza, non assolutamente dopante, ha permesso recentemente ad un mio giovane paziente di stravincere una serie di gare di nuoto.

I funghi terapeutici, che non hanno nulla a che fare con i funghi velenosi, sono stati scelti, in accordo con una millenaria tradizione, tra i più comuni funghi mangerecci consumati nel mondo.

Le proprietà terapeutiche dei funghi possono essere sfruttate consumandoli come cibo, in via preventiva o assumendoli sotto forma di estratti o di compresse o capsule, forme queste più adatte a persone affette da vere e proprie patologie.

Sono particolarmente indicati nel trattamento di patologie metaboliche quali diabete ed ipercolesterolemia in generale, ma anche nella sindrome metabolica, condizione oggi frequentissima, correlata a sedentarietà ed obesità e premessa di molte altre patologie. I funghi terapeutici sono anche specificatamente indicati (esiste una vasta letteratura al riguardo) nelle patologie degenerative più gravi, quali il cancro. In queste affezioni possono svolgere un interessante ruolo di complementarietà e potenziamento delle terapie ufficiali, quali chemio e radioterapia.

Questo l’indice del libro Guarire con i funghi medicinali, da cui è stata presa questa presentazione:

1. ABM, il fungo della prevenzione totale
2. AURICULARIA, il fungo del cuore e della circolazione
3. COPRINO, il fungo antiglicemia
4. CORDYCEPS, il fungo della forza e dell’efficienza psicofisica
5. CORIOLUS, il fungo attivatore delle difese a tutti i livelli
6. HERICIUM, il fungo di protezione delle strutture nervose e delle mucose
7. MAITAKE, il fungo indispensabile nella sindrome metabolica
8. PLEOROTUS, il fungo anticolesterolo
9. POLYPORUS UMBELLATUS, il fungo per drenare i liquidi dal corpo
10. PORIA COCOS, il fungo della serenità mentale
11. REISHI, il fungo dell’immortalità
12. SHIITAKE, il fungo per il benessere globale.

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IL SORGO: UN CEREALE ANTICO E PRIVO DI GLUTINE

16 Marzo 2016 By Rossella Leave a Comment

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Il sorgo (Sorghu, vulgare L.) è un cereale appartenente alla famiglia delle graminacee. Probabilmente originario dell’Etiopia, è molto diffuso in Africa, America Centrale e Asia Meridionale.

E’ il quinto cereale in ordine di importanza dopo il mais, il riso, il frumento e l’orzo. 

E’ stata una delle prime piante ad essere coltivata, era già conosciuto in epoca greco-romana.

Il sorgo è un cereale molto simile al mais, ma più piccolo e completamente tondo. In Africa è in uso da moltissimi anni in alternativa al frumento per la preparazione di una tipologia di pane simile ad una piadina.

Ha un contenuto di grassi molto basso e lascia un piacevole senso di sazietà e di leggerezza, poiché molto digeribile essendo privo di glutine.

Il chicco inoltre è molto ricco di proteine, fibra grezza solubile e lipidi, costituiti in maggioranza da un elevato livello acidi grassi mono-insaturi e polinsaturi e da una bassa quantità di acidi grassi saturi. Ha anche un notevole contenuto di minerali (potassio, calcio, magnesio, sodio, fosforo e ferro) e di vitamine (vitamina B1, vitamina B2, vitamina PP e vitamina C).

In Occidente è stato avvalorato positivamente nell’alimentazione umana solo da pochi anni, per via del suo profilo nutritivo, del gradevole sapore e dell’assenza totale di glutine.

Il sorgo ha un sapore neutro e corposo che lo rende adatto ad una grande varietà di piatti: può essere utilizzato infatti per la preparazione di zuppe, oppure servito come il riso o il cous-cous.

Si può impiegare per la preparazione di zuppe oppure per la preparazione della farina (per chi è in possesso di un mulino casalingo). Ottimo inoltre utilizzato nel pane, purché precedentemente cotto (non si può impiegare tal quale in quanto è molto duro, di conseguenza non sarebbe gradevole nel pane).

Il sorgo si presta alla preparazione di timballi e minestre, oppure lessato e condito con verdure e legumi.

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LE 6 QUALITA’ DELLA ZUCCA

17 Novembre 2015 By Rossella 2 Comments

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Non c’è stagione fredda senza zucca! E’ stata fra i primi ortaggi esportati dall’America. La zucca è un frutto, originaria dell’America Centrale e i semi più antichi sono stati ritrovati in Messico, datati 7000-6000 a.C. Nel nord America la zucca rappresentava un alimento “base” della dieta degli Indiani e infatti i primi coloni impararono da loro a coltivarla. 

Cosa contiene la zucca?

Sali minerali: calcio, fosforo, potassio, magnesio, ferro, selenio, sodio, manganese e zinco; aminoacidi: l’arginina, l’acido glutammico, l’acido aspartico e il triptofano.

inoltre è ricchissima di acqua, mentre gli zuccheri sono molto ridotti, perciò ha pochissime calorie. È ricca di vitamine A, C, PP e del Gruppo B.

Quali i benefici?

  1. Protegge dalle patologie cardiache contrastando l’azione dei radicali liberi.
  2. Ha proprietà lassative, migliora la digestione e aiuta il buon funzionamento del fegato.
    Tutto grazie al beta-carotene che protegge dalle varie patologie.
  3. Difende il sistema circolatorio ed è anche un antinfiammatorio con proprietà antiossidanti.
  4. Anche la pelle si giova delle sue qualità: la polpa è utile per scottature e pruriti. 
  5. Gli  amminoacidi presenti nella zucca quali acido glutammico, alanina e glicina, riducono i sintomi dell’ingrossamento della prostata.
  6. Gli stessi amminoacidi contribuiscono a darle anche proprietà sedative per chi soffre di ansia e insonnia.

La zucca (quando siamo sicuri che sia biologica) può essere utilizzata tutta: dai semi alla buccia.

Come scrive Lisa Casali nel suo blog infatti:

– Semi: spolverizzateli di sale e tostateli in forno per 30 minuti a 100°. Si sbucciano e si mangiano.

– Filamenti interni: si stendono su uno strato di carta da forno, si condiscono con olio, sale e pepe e erbe aromatiche a piacere e si cuociono in forno a 100° per 1 ora. Si utilizzano come commestibile decorazione in piatti a base zucca. Ad esempio come cialda in un risotto di zucca o come decorazione su un filetto di seitan su crema di zucca.

– Buccia: la buccia va cotta in pentola a pressione coperta di acqua per 20 minuti o per 40 in pentola tradizionale.

Se poi vi volete sbizzarrire con le ricette di zucca, andate sul blog La cucina di Calycanthus, in cui troverete un intero ricettario scaricabile in PDF.Se ti è piaciuto l’articolo iscriviti al mio blog, oppure seguimi sulla pagina Facebook di Terra Madre

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LA MIA DISPENSA VEGETARIANA-VEGANA

8 Settembre 2015 By Rossella Leave a Comment

Sono anni che posso dire di aver fatto la scelta di una vita più sana, partendo dall’alimentazione. Visto che a Settembre siamo sempre pronti a fare buoni propositi di cambiamento, per chi ancora sta pensando che vorrebbe migliorare il suo stato di salute, ecco che cosa tenere in dispensa.

Come spesso ho scritto, non sono una vegana, ma alcuni giorni li dedico a questo tipo di alimentazione senza proteine animali. Sono vegetariana, tuttavia lascio anche molto che il mio corpo, meno intossicato perchè mangio cibo biologico, mi indichi le necessità del momento. E allora può accadere come il mese scorso che, in un periodo di stress psicofisico, abbia sentito il bisogno di assaggiare un pò di carne “buona”. Oppure, vivendo in montagna e non trovando mai pesce fresco, nella mia vacanza al mare, abbia mangiato del buon pesce dei nostri mari.

Per il resto dell’anno le uniche proteine animali che mangio sono le uova e il formaggio, ma anche qui moderatamente e selezionando molto i prodotti, possibilmente bio o provenienti da piccoli allevamenti (meglio se a km 0). 

Intanto vi invito a leggere questo articolo e a vedere il video che parla dell’esperimento che ha coinvolto una famiglia svedese sull’uso di cibo biologico. E’ incredibile e bisognerebbe farlo vedere a tutti gli scettici!

Dopo questa introduzione, ecco cosa potete trovare nella mi dispensa (ho preso spunto dal blog di VeganChannel). 

• Frutta e verdura fresca di stagione
• Funghi freschi o secchi
• Zenzero fresco
• Spezie (curry, anice, origano curcuma, noce moscata, pepe di cayenna, peperoncino, pepe nero, pepe bianco, ecc.)
• Erbe aromatiche fresche ed essiccate (prezzemolo, basilico, origano, salvia, rosmarino ecc.)
• Aglio e cipolla in polvere (ideale per preparare burger, formaggi vegetali, sformati, ecc.)
• Frutta secca (noci, noci brasiliane, mandorle, pinoli, nocciole, anacardi, pistacchi, anacardi, noci di macadamia, ecc.)
• Frutta disidratata (albicocche, mele, uvetta, fichi, prugne, datteri, bacche di goji) (senza solfiti)
• Semi oleosi (girasole, zucca, lino, sesamo, papavero, chia, canapa)
• Legumi secchi possibilmente a km 0. Non amo la soia in legume.
• Cereali e pseudocereali (riso integrale, farro, orzo, amaranto, miglio, grano saraceno, quinoa. Non amo l’avena e la segale!)
• Pasta fatta con farina di farro, integrale, grano saraceno, ecc.)
• Cous cous, bulgur
• Cereali soffiati o tostati per la colazione e fiocchi, corn flakes
• Crackers e grissini con olio e.v.o.
• Passata di pomodoro in vetro fatta dalla mia amica con pomodori del suo orto
• Salse e condimenti (pesto, maionese vegetale) 
• Aceto di mele (utile per insalate, marinature e per la lievitazione di dolci)
• Bevande vegetali (latte di soia, latte di riso, latte d’avena, latte di mandorla, latte di cocco, ecc.)
• Panna vegetale da cucina (di soia, di riso, di avena, di farro, ecc.) (da usa occasionalmente)
• Caffè, tè, orzo
• Tisane ed infusi vari, camomilla
• Olio extravergine d’oliva, olio di canapa, olio di semi di girasole (tutti devono essere spremuti a freddo e biologici)
• Sale fino e grosso integrale marino o sale rosa dell’himalaya
• Dolcificanti naturali: succo d’agave, sciroppo di dattero, miele
• Zucchero di canna chiaro e mascobado
• Lievito per dolci bio (a base di cremor tartaro)
• Agar-agar (addensante vegetale per budini, creme, aspic, ecc.)
• Amido di mais (per addensare zuppe, creme e salse, per dolci)
• Farine (bianca, semintegrale, integrale, 0, farro, ceci, grano duro, grano saraceno, castagne, riso, ecc.)
• Tofu, wurstel vegetali
• Seitan
• Polpette vegetali, burger pronti
• Yogurt (di latte di mucca o di di soia)
• Alghe (Nori, Wakame, Kombu)
• Burri da frutta oleosa/semi (arachidi, anacardi, mandorle, girasole, tahin)
• Aromi naturali per dolci: vaniglia, cannella
• Confetture e marmellate dolcificate con zuccheri della frutta
• Cioccolata fondente al 70% con zucchero di canna
• Lecitina di soia (utile per legare e creare la margarina casalinga)
• Cacao amaro in polvere, farina di carrube
• Bicarbonato

Inoltre vi segnalo un libro fresco di stampa: Più Ricette Sane, Meno Ricette Mediche di Federica Gif del blog Mipiacemifabene. Se non la conoscete, andate a vedere quante belle ricette! Federica in pochi anni è diventato uno tra le più seguite blogger di cucina aggiudicandosi vari premi e nominations agli Oscar del web.

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