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INCENSO: 6 USI DELLA BOSWELLIA

27 Gennaio 2016 By Rossella 1 Comment

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Chi pensa che l’incenso sia un bastoncino fatto di polveri profumate conosce solo uno dei significati di questa parola. Per incenso si intende una pianta, la Boswellia, di cui ne esistono diverse specie. Come si legge anche su Wikipedia,

L’incenso è una gommoresina che essuda dalla corteccia delle piante di Boswellia. Le specie che producono incenso della migliore qualità sono B. sacra, B. frereana e B. papyrifera. La resina viene selezionata in quattro o cinque gradi di qualità a seconda della grandezza dei grani essiccati, del colore e della purezza.

La più comune è la Boswellia sacra, originaria dell’Africa orientale, oggi diffusa in quasi tutte le regioni calde del continente asiatico. Sin dall’antichità quest’alberello da cui si ricava una resina bianca come il latte che indurendosi acquista il caratteristico colore ambrato, ha goduto di una particolare fama ed era oggetto di fiorente commercio; era infatti considerato prezioso quanto l’oro. Come resina da bruciare si trova in commercio la Boswellia serrata, ma anche come integratore alimentare sotto forma di compresse.

L’olio essenziale di Boswellia è conosciuto anche come olibano, viene usato da millenni per le sue numerose virtù. Oltre a indurre un senso di rilassamento e rallentare il ritmo respiratorio (motivo per cui si usava nelle cerimonie religiose e in meditazione), gli usi per la salute del corpo sono diversi:

  1. Infezioni dell’apparato respiratorio, inalazioni in caso di bronchiti, tosse e sinusite. Inalazioni o suffumigi con 2 gocce di essenza di incenso, eseguire il trattamento 2-3 volte al giorno. Frizioni al petto, miscelare in 25 ml di olio di cumino nero 10 gocce di essenza di incenso e frizionare la miscela sul petto.
  2. Grazie alla su azione antisettica cura la leucorrea, la cistite e molti disturbi femminili, tra i quali la dismenorrea e la metrorragia. Irrigazioni con 300 ml di acqua, bollita e fatta raffreddare, 10 gocce di olio essenziale, una al giorno finché non sarà scomparso il disturbo.
  3. Un massaggio quotidiano con un olio vegetale contenente olibano al 2% aiuta a stimolare l’irrorazione sanguigna dei tessuti.
  4. Grazie alla sua azione antisettica è indicato in caso di ferite infette e infiammate, protegge la pelle dalla formazione di antiestetiche cicatrici. Immergere una garza in una ciotola con acqua tiepida e 5 gocce di olio essenziale, applicare sulla parte lesionata, fermandola con una fasciatura. 
  5. Utilizzi nei diffusori: ansia, paura, difficoltà respiratorie. Blocchi emotivi, disperazione, paure irrazionali. Ideale per la meditazione, è usato fin dall’antichità per purificazione e ispirazione, calma i sentimenti più tormentati e produce rilassamento e gioia.
  6. Utilizzi in cosmetica: aggiunto a creme e oli antirughe, oppure agli shampoo ricostitutivi del capello. E’ un ottimo astringente che previene la formazione di rughe e riduce gli inestetismi causati da acne e cicatrici. 

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GLI IDROLATI. LE ACQUE CHE CURANO

20 Novembre 2015 By Rossella Leave a Comment

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Le piante non ci offrono solo i costosi oli essenziali, ma anche un’alternativa più economica e altrettanto utile: gli idrolati!

Con la distillazione i prodotti che si ottengono sono l’olio essenziale e l’acqua aromatica e l’olio essenziale ha una corposità che lo porta più vicino alla fisicità e la sua risposta sarà migliore sulla materia. 

Le piante da essenza sono più forti e resistenti poiché riescono ad adattarsi meglio alle difficoltà ambientali proprio grazie agli oli che, svolgendo una funzione antibiotica, le mettono al riparo dall’attacco di agenti esterni come ad esempio le malattie crittogame e i fitofagi, rendono difficoltosa la crescita e lo sviluppo di piante antagoniste ma contemporaneamente permettono lo svolgimento di funzioni allopatiche di aiuto reciproco con soggetti compatibili. Contribuiscono inoltre alla sopravvivenza della pianta in condizioni climatiche estreme poiché riescono a limitare la vaporizzazione dell’acqua in caso di stress idrico ma non solo: la pianta in terreni poveri e aridi produce più oli essenziali a discapito della crescita fogliare per rispondere meglio alle variabili dell’habitat in cui si trova.

Le funzioni degli oli nel vegetale perciò rivestono un ruolo decisamente pratico: essi conferiscono forza alla pianta, la rendono competitiva, sono il fuoco condensato del sole che imprime la sua energia vitale nel fiore, nella foglia, nei rami e nella radice.

Facendo una trasposizione queste qualità sono quelle che un organismo riceve venendo a contatto con queste sostanze.

Gli oli difendono la pianta e infatti aiutano il sistema immunitario. Creano sinergie utili tra i vari apparati proprio come in Natura svolgono funzioni allopatiche. Aiutano nella riparazione dei tessuti sia che si tratti di cellule vegetali che di tessuto epiteliale. Risvegliano nell’organismo le forze di auto-guarigione per riportare l’equilibrio nel sistema perturbato da malattie che altro non sono che una risposta poco adeguata agli stimoli dell’ambiente circostante. Gli oli essenziali agiscono sul corpo e lavorano sulla materia.

Questa è la loro funzione principale e i benefici prodotti dall’intenso aroma sono anch’essi molto concreti.

l meccanismo degli oli essenziali è quello di indurre delle risposte chimiche in funzione dei principi attivi che contengono e il fatto di una migliore azione attraverso la miscelazione lo conferma.

L’idrolato invece è un rimedio vibrazionale perché costituito da acqua e porta un messaggio che raggiunge i centri energetici grazie proprio alla sua natura, ossia essere acqua informata. Attraverso il respiro l’essenza profumata raggiunge il luogo della criticità passando per le aree non controllate dalla mente razionale e scioglie le emozioni dove queste nascono.

L’anima della pianta parla all’anima dell’uomo, l’acqua aromatica parla ai liquidi intra ed extracellulari, l’aria profumata parla alle energie sottili.

Considerate delle “cenerentole” rispetto agli oli essenziali, le acque aromatiche sono invece grandi guaritrici. Meno costose degli oli e assolutamente prive di effetti collaterali costituiscono l’anima della pianta e sono in grado, a livello biochimico, di migliorare le funzioni vitali interrompendo il circolo vizioso generato dallo stress.

Esse rientrano inoltre nella preparazione di prodotti cosmetici dove sostituiscono egregiamente gli oli essenziali per la loro mancanza di aggressività sulla pelle.

Gli idrolati per le loro grandi qualità meritano di entrare a pieno titolo nel vasto mondo delle terapie naturali affiancando gli oli essenziali nei processi di guarigione olistica della persona.

Tratto dal libro Gli idrolati. Le acque che curano

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10 PIANTE AMICHE DELLA MENOPAUSA

9 Novembre 2015 By Rossella Leave a Comment

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Ho spesso parlato in questo blog di estratti di piante e alimenti indicati alle donne in menopausa. Fra quelle note e meno note ne ho scelto 10.

Eccole qui in ordine alfabetico:

1) Alfa Alfa: nel periodo della menopausa, per la presenza di sostanze come estrogeni vegetali. Interessante l’utilizzo in menopausa, in particolare nella prevenzione dell’osteoporosi: il cumestrolo (uno degli estrogeni vegetali) accresce la trama ossea sulla quale vanno a fissarsi i minerali.

2) Aloe: utile soprattutto per la presenza di Calcio, Magnesio e Manganese. Ha inoltre un’azione di controllo del peso corporeo.

3) Alga Chlorella: ideale in menopausa. Molto ricca di ferro (consigliata nelle anemie e per regolarizzare il flusso mestruale), zinco, zolfo, fosforo ed altri minerali come il magnesio. E’ in assoluto il vegetale più ricco di Clorofilla ed è proprio quest’ultima la responsabile principale delle proprietà depurative e disintossicanti nei confronti dell’organismo umano. Grazie alla presenza dei Fattori di Crescita (CGF) attenua i disagi della menopausa ed è utile per il ripristino del ciclo femminile.

4) Bambù: ricco di silicio, minerale fondamentale, presente soprattutto a livello scheletrico, nel tessuto connettivo e nel collagene (oltre che nella struttura dei capelli): quando è carente si evidenziano non solo disturbi a carico di ossa e cartilagini ma anche fenomeni dolorosi e una netta tendenza della pelle alla disidratazione, che è l’anticamera delle rughe, delle smagliature come pure della cellulite.

5) Fieno greco: I semi di fieno greco contengono fitoestrogeni in grado di aumentare la produzione di estrogeni, particolarmente utili per combattere alcuni sintomi della menopausa, come il calo di desiderio sessuale, il trofismo delle mucose vaginali, gli sbalzi d’umore e le fastidiose vampate di calore; in questo senso il fieno greco veniva impiegato dai medici già nei tempi antichi. Altre proprietà benefiche del fieno greco, stimolanti e mineralizzanti, influiscono sul tessuto osseo – tendineo rafforzandolo, contrastando in questo modo il verificarsi dell’osteoporosi. Per questi due particolari motivi nell’antico Egitto il fieno greco veniva definito “la pianta che mantiene giovani”.

6) Dioscorea o Wild Yam: la Dioscorea contiene in particolare la diosgenina, sostanza naturale simile agli ormoni umani che, essendo il precursore biologico del progesterone, è in grado di normalizzare il rapporto estrogeno-progesterone, funzione quindi importantissima per mantenere l’esatto equilibrio ormonale femminile, per cui è indicata sia per i disturbi della menopausa che per le sindromi premestruali. Per quanto riguarda la menopausa contribuisce a combatterne i sintomi tipici come vampate, stanchezza, secchezza delle mucose vaginali e maggior predisposizione alle infezioni vaginali e urinarie.
Da alcuni studi effettuati, pare che abbia influenza anche nel ridurre il consolidamento delle fratture con incremento di densità ossea, e che riduca la perdita ossea in menopausa, cosa che, se confermata, rende ottimisti per l’uso di questa pianta anche per la prevenzione dell’osteoporosi.

7) Equiseto: ricchissimo di sali di silicio, magnesio ecc., l’equiseto può essere utilizzato per trattamenti rimineralizzanti al fine di contrastare alcuni dei più comuni problemi tipici della pre-menopausa e della menopausa, come osteoporosi, indebolimento di unghie e capelli, metabolismo lento, invecchiamento della cute, perdita di tonicità dei tessuti.

8) Maca: la Maca Rossa, grazie ai suoi componenti, svolge un’ azione riequilibrante ormonale, per cui risulta utile nella sindrome premestruale e aumenta il desiderio sessuale nelle donne che sono in pre-menopausa, menopausa e post-menopausa. Inoltre nella menopausa, la Maca Rossa elimina l’irritabilità, l’eccessiva sudorazione, le palpitazioni, gli sbalzi d’umore, l’insonnia, la secchezza vaginale,l’ansietà la depressione, il calo della memoria, la scarsa concentrazione, l’aumento di peso, la caduta dei capelli e l’incontinenza urinaria.

9) Shavatari (Asparagus* racemoeus): pianta della medicina Ayurvedica, è il principale ringiovanente per l’apparato riproduttivo delle donne. Un tonico gentile ma efficace utile per regolare il ciclo mestruale, gli scompensi ormonali della menopausa e per stimolare la fertilità femminile.

10) Soia: una delle piante più ricche in fitoestrogeni  è la SOIA  contenendone in modo particolare di tipo ISOFLAVONICO.  Gli Isoflavoni  sono simili strutturalmente all’estradiolo, estrogeno prodotto dalle ovaie. Si ritiene che  gli ISOFLAVONI originati dalla soia, impediscano lo sviluppo cellulare e  la riproduzione dei vasi sanguigni che favoriscono  lo sviluppo  tumorale.

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3 TISANE PER DIMAGRIRE

23 Ottobre 2015 By Rossella 1 Comment

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Volete perdere qualche chilo e non ci riuscite? Aiutatevi con questi 3 infusi di erbe, spezie e frutta, utili alla digestione e accelerare il metabolismo.

L’Anice stellato, il frutto di un piccolo albero sempreverde (Illicium verum) originario della Cina, può essere utilizzato per il trattamento di disturbi digestivi, mal di stomaco, diarrea e nausea.

Sotto forma di bevanda si può consumare macerando un intero baccello e lasciandolo in infusione in una tazza di acqua calda per 10 minuti.

Filtrarlo e addolcirlo, se necessario. Sorseggiare lentamente quando si verifica un mal di stomaco.
Il tè alla menta accelera la digestione e aiuta quindi a bruciare più calorie. Le foglie di menta piperita possono essere utilizzate per fare un tè rinfrescante, che può essere assunto sia caldo che freddo.

Per preparare il the prendete un cucchiaio di foglie fresche o secche e aggiungetele all’acqua bollente. Lasciate macerare per quattro o cinque minuti, filtrate e aggiungete del miele, se necessario.

Il tè alla rosa è uno dei più antichi tè aromatizzanti disponibili e ha diversi effetti terapeutici sul corpo umano. Oltre all’eliminazione delle tossine contribuisce a rendere più bella la pelle; inoltre contiene le vitamine A, B3, C, D ed E ed è noto per agire contro le infezioni.

Infine previene la stitichezza e aiuta a perdere peso.

E’ anche possibile preparare il tè con i petali di rosa freschi appena colti: pulite i petali con acqua corrente e posizionatene 1 – 2 tazze in una pentola riempita con 3 tazze di acqua. Fate bollire per 5 minuti, poi filtrate e versate.

Fonte MacrolibrarsiSe ti è piaciuto l’articolo iscriviti al mio blog, oppure seguimi sulla pagina Facebook di Terra Madre

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AGRIFOGLIO ANTINFIAMMATORIO

30 Dicembre 2014 By Rossella 2 Comments

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Dalla rivista Vivi Consapevole (si ottiene gratuitamente  effettuando un ordine su Macrolibrarsi), Grazia Cacciolla ci spiega l’uso delll’agrifoglio. L’agrifoglio viene utilizzato, appeso fuori dalle porte, come ornamento natalizio e sta a significare la passione di Cristo in quanto le sue foglie spinose e le sue bacche rosso intenso rappresentano il dolore e il sangue di Gesù. Simboleggia inoltre l’amore universale: ai tempi dei druidi, i mistici pensavano che l’agrifoglio proteggesse le persone dagli spiriti del male.

L’agrifoglio (Ilex aquifolium L.) è conosciuto per lo più come pianta ornamentale ma trova invece diversi impieghi in erboristeria. Di questa pianta, si utilizzano sia le foglie che la corteccia, quest’ultima raccoglibile tutto l’anno e molto utile in inverno per la sua azione febbrifuga. 

Le foglie si raccolgono in aprile-maggio, prima della fioritura: vanno raccolte le foglie di un anno, verde scuro, non quelle giovani verde chiaro. Se la pianta è abbastanza grande, si possono raccogliere un paio di foglie per ramo, senza rimuovere interi rami per utilizzarne le foglie.

Sia la corteccia sia le foglie si conservano essiccate in sacchetti di tela. Le foglie contengono ilicina, sostanza con proprietà antifebbrifughe, antireumatiche, antiartritiche e toniche, con azione simile alla caffeina. Sia le foglie sia la corteccia contengono tannini e pectine, che conferiscono ai decotti e tisane il tipico sapore forte e dolce. Non è un caso infatti che il Mate sudamericano sia fatto con piante della stessa famiglia dell’agrifoglio.

 

Decotto di foglie di agrifoglio

Ottimo coadiuvante per la cura di febbre, artrite e reumatismi.

– 100 ml di acqua naturale, meglio se priva di cloro
– 3 gr di foglie di agrifoglio raccolte in marzo-aprile

Mettere in infusione le foglie nell’acqua e portare a ebollizione, lasciando sobbollire per 5 minuti. Filtrare la preparazione e intiepidire in una tazza per qualche minuto prima di berlo. Può essere dolcificato con stevia naturale (non preparati a base di stevia) oppure sciroppo di agave o sciroppo di riso o miele.

Anche nei fiori di Bach c’è il rimedio Holly, Agrifoglio. Questo rimedio è utile per chi deve recuperare la capacità di fidarsi degli altri. Questo però passa prima attraverso l’amore per se stessi, l’accettazione di ciò che si è annullando le negatività delle quali si è afflitti. Un fiore che porta positività!

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AUMENTARE LE DIFESE ORGANICHE CON L’ARONIA

18 Ottobre 2014 By Rossella Leave a Comment

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La Aronia (Aronia melanocarpa è il suo nome botanico) è un arbusto originario dell’emisfero boreale, avendo il suo habitat naturale nelle steppe nord-americane e nelle tundre siberiane. Il suo aspetto è cespuglioso o arbustivo e può raggiungere un’altezza anche di 3-4 metri. Utilizzata anche per scopo ornamentale grazie alla sua buona adattabilità alle varie condizioni del suolo, l’Aronia è oggi coltivata specie nell’est Europa.

I frutti che produce sono piccole bacche nere di circa 1 cm di diametro raccolte in corimbo; il gusto delle bacche è aspro e pungente ma prolungando la maturazione fino ad autunno inoltrato esso diventa più dolce e gradevole.

L’utilizzo tradizionale che le popolazioni autoctone facevano dell’Aronia è stato come ricostituente, tonico, stimolante del sistema immunitario.

Nella composizione del suo fitocomplesso, le ultime ricerche scientifiche rilevano Vitamina C, Vitamina K (utile per una buona coagulazione sanguigna) e Sali minerali, in particolare di Manganese, elemento fondamentale per le funzioni di protezione antiossidante ed immunitaria dell’organismo.

I frutti di Aronia contengono inoltre molti pigmenti vegetali, in particolar modo Flavonoidi ad attività antiossidante come Antociani, Carotenoidi, Luteina e Zeaxantina, che permettono alle bacche di Aronia di avere effetti immunostimolanti e di aumento della protezione dell’organismo da infezioni batteriche e virali.

Polifenoli e Antociani possiedono una forte attività antiossidante, antinfiammatoria, vasoprotettrice e regolatrice della permeabilità vasale e possono essere utili nel migliorare le condizioni dell’organismo in caso di immunodepressione e degenerazioni dell’organismo a causa di deficit organici ed età avanzata.

In questo modo, stimolando e migliorando la funzione di organi e tessuti, l’Aronia ha anche un effetto tonico e ricostituente, favorendo la sensazione di benessere specie in caso di stati astenici, stanchezza cronica, convalescenze, malattie infettive frequenti e recidivanti, malattie debilitanti.

Il succo di Aronia è poi utile anche in caso di stress, superlavoro, studio e sostegno mentale e cognitivo, per migliorare l’efficienza psico-fisica.

La sua azione Antiossidante è indicata per tutti i problemi di invecchiamento cellulare e dell’organismo in generale dovuti all’età avanzata quali processi infiammatori, fragilità dei vasi sanguigni, ischemie, stati degenerativi cronicizzanti.

La composizione naturale del succo di Aronia è utile anche per il benessere della pelle, delle gengive, dei capillari e delle ossa.

 

Succo di Aronia
Succo di Aronia
Salugea
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