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IL TE’ MATCHA: CONCENTRATO DI SALUTE

10 Gennaio 2017 By Rossella 1 Comment

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Un tè verde che è al top per i suoi benefici sulla salute è il tè Matcha, un tè giapponese che viene preparato nel famoso rito giapponese Cha No Yu, bevanda tradizionale dei monaci buddisti e dei notabili giapponesi da più di 800 anni. Fino a pochi anni il  Matcha non veniva esportato dal Giappone

La sua particolarità sta nel fatto che il tè Matcha si mangia cioè non beviamo un infuso, ma una polvere fatta dalle foglie di tè verde più pregiate, diluita nell’acqua calda.

Il tè Matcha contiene 10-15 volte più nutrienti complessivi e 100 volte più antiossidanti rispetto al tradizionale tè verde, bianco, nero, rooibos e mate.

Quindi, come tutti i tè verde, ha proprietà antiossidanti e dimagranti, anti-invecchiamento e anti-cancro. Si è riscontrato che nei paesi ad alto consumo di tè vi è una bassa percentuale di ammalati di cancro. In Giappone le donne che insegnano la cerimonia del tè, e quindi ne assumono in quantità maggiore, sono note per la loro longevità.

Le percentuali di cancro al colon, seno, pelle, pancreas e stomaco sono estremamente basse tra i bevitori di tè verde.

Anche il cuore ne trae enormi benefici, infatti le molte sostanza antiossidanti presenti nel tè lo proteggono dall’infarto. Non solo. Colesterolo e radicali liberi, nei forti bevitori di tè verde, non sembrano essere un problema; pare che gli antiossidanti in esso contenuti siano molto più attivi degli antiossidanti contenuti in qualsiasi altro alimento, con benefici non indifferenti per la salute.

Anche i fumatori giapponesi che fanno uso di tè verde sembrano essere immuni dal tumore al polmone; avendo il Giappone il più alto tasso di fumatori, ha, allo stesso tempo, la più bassa percentuale di ammalati di cancro al polmone.

Il tè verde ha inoltre proprietà rilassanti, aiuta a lenire il mal di testa, l’ansia e lo stress. Alcuni dentifrici usano estratti di tè verde, in quanto, pare, esso abbia effetti anche contro le carie ai denti.

Le catechine sono 100 volte più potenti della vitamina C e 25 volte più potenti della vitamina E. Il Matcha ne vanta un contenuto pari a 70 mg per grammo.
Se ben preparato il suo sapore non è mai troppo amaro e va bevuto in 3 sorsi. Però è un sapore insolito, erbaceo, al quale bisogna abituarsi!

Il tè Matcha è utilizzato anche in diverse ricette dolci e salate. 

In breve questi i benefici del tè Matcha:

  • Aiuta a perdere peso senza stress fino a 2-3 kg al mese;

  • Favorisce l’eliminazione delle tossine dall’organismo;

  • Diminuisce l’appetito e migliora il metabolismo;

  • Ha un effetto rigenerante sull’organismo;

  • Ringiovanisce e rinnova l’organismo dall’interno;

  • E’ utilizzato per rafforzare il sistema immunitario;

  • Esercita un’azione antiossidante;

  • Dà energia e vigore incredibili per l’intera giornata;

  • E’ decine di volte più efficace di tutti gli antiossidanti conosciuti;

  • Rappresenta un eccellente rimedio per affrontare lo stress;

  • Migliora l’attività mentale e cerebrale.

Un buon tè Matcha ha un colore verde scuro brillante saturo, un aroma intenso e un sapore dolciastro. Di consistenza finissima, come polvere, completamente solubile in acqua, non lascia grumi né grani.
Le imitazioni sono ricavate dal comune tè verde, hanno un colore pallido, l’aroma normale e il gusto amarognolo del solito tè. Al momento dell’infusione, restano molti grani e il composto non si scioglie completamente.

Da oggi si può acquistare un tè Matcha di qualità ad un prezzo ragionevole attraverso Amazon, dove è in vendita il Matcha Tea Exclusive  Premium Quality dell’Azienda Miraculous Tea.

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I FUNGHI TERAPEUTICI

16 Agosto 2016 By Rossella Leave a Comment

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Recentemente alcuni studiosi californiani hanno confermato questo importante ruolo terapeutico che i funghi possono esercitare come alimento. Il consumare giornalmente 100 gr di comuni funghi champignons o pleorotus, che facilmente troviamo sui banchi del supermercato, previene efficacemente forme tumorali assai frequenti, quali il cancro alla mammella ed alla prostata.

L’impiego terapeutico dei funghi nasce da osservazioni fatte in re­lazione al loro utilizzo alimentare.

Negli anni ’70 ad esempio, l’attenzione degli studiosi si concentrò su una popolazione del sud del Brasile che era incredibilmente immune dalle più comuni malattie degenerative, tra cui cancro ed aterosclerosi. Le ricerche dimostrarono che non si trattava di un fattore genetico, vista la diversa origine degli immigrati in questa zona, ma di un fattore ambientale. Tutte queste persone solevano consumare un fungo che cresceva sulle colline circostanti, il Cagomelo du Sol, scientificamente l’Agaricus Blazei Murrill, oggi diventato uno dei più importanti e rinomati funghi medicinali, specificamente ricchissimo di particolari betaglucani ad effetto immunostimolante.

I funghi vivono in un ambiente naturale molto ostile e sono sensibilissimi ai cambiamenti climatici. Per sopravvivere producono varie sostanze tra cui antibiotici, vitamine del gruppo D e B ed accumulano preziosi oligo-elementi. Tutte queste sostanze possono essere usate per stimolare le difese anche degli esseri umani che pure devono lottare per la sopravvivenza in un ambiente spesso ostile dal punto di vista chimico e microbico.

Pur possedendo tutti delle proprietà comuni, ogni fungo, a seconda della famiglia di appartenenza ha, in relazione alla sua composizione chimica, un’attività farmacologica diversa. Tutti i funghi quindi sono ricchi di oligo-elementi, vitamine e sostanze immunostimolanti in generale ma ognuno di essi ha delle peculiarità.

Il comune Coprinus dei nostri prati, ad esempio, accumula nella sua struttura il raro minerale Vanadio e tale sostanza, resa disponibile attraverso il corpo fruttifero del fungo, è un prezioso rimedio anti-diabetico.

Il fungo Reishi viene chiamato in Estremo Oriente, per le sue straordinarie proprietà terapeutiche a livello cardiopolmonare ed immunologico, “il fungo dell’immortalità” e recenti studi scientifici hanno confermato la sua efficacia in situazioni cliniche comuni ma di non facile risoluzione quali l’artrite reumatoide e le patologie allergiche.

Il piccolo fungo Cordyceps cresce a 4000 metri d’altezza sull’altipiano del Tibet ed è da sempre ricercatissimo per le sue proprietà toniche che si manifestano a livello muscolare, immunologico e sessuale. Molti dei successi degli atleti cinesi alle Olimpiadi sono da attribuirsi al fatto che tradizionalmente viene fatta loro consumare una pozione a base di questo fungo prima delle gare. Questa sostanza, non assolutamente dopante, ha permesso recentemente ad un mio giovane paziente di stravincere una serie di gare di nuoto.

I funghi terapeutici, che non hanno nulla a che fare con i funghi velenosi, sono stati scelti, in accordo con una millenaria tradizione, tra i più comuni funghi mangerecci consumati nel mondo.

Le proprietà terapeutiche dei funghi possono essere sfruttate consumandoli come cibo, in via preventiva o assumendoli sotto forma di estratti o di compresse o capsule, forme queste più adatte a persone affette da vere e proprie patologie.

Sono particolarmente indicati nel trattamento di patologie metaboliche quali diabete ed ipercolesterolemia in generale, ma anche nella sindrome metabolica, condizione oggi frequentissima, correlata a sedentarietà ed obesità e premessa di molte altre patologie. I funghi terapeutici sono anche specificatamente indicati (esiste una vasta letteratura al riguardo) nelle patologie degenerative più gravi, quali il cancro. In queste affezioni possono svolgere un interessante ruolo di complementarietà e potenziamento delle terapie ufficiali, quali chemio e radioterapia.

Questo l’indice del libro Guarire con i funghi medicinali, da cui è stata presa questa presentazione:

1. ABM, il fungo della prevenzione totale
2. AURICULARIA, il fungo del cuore e della circolazione
3. COPRINO, il fungo antiglicemia
4. CORDYCEPS, il fungo della forza e dell’efficienza psicofisica
5. CORIOLUS, il fungo attivatore delle difese a tutti i livelli
6. HERICIUM, il fungo di protezione delle strutture nervose e delle mucose
7. MAITAKE, il fungo indispensabile nella sindrome metabolica
8. PLEOROTUS, il fungo anticolesterolo
9. POLYPORUS UMBELLATUS, il fungo per drenare i liquidi dal corpo
10. PORIA COCOS, il fungo della serenità mentale
11. REISHI, il fungo dell’immortalità
12. SHIITAKE, il fungo per il benessere globale.

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TANTA FRUTTA E VERDURA CONTRO IL FUMO

15 Settembre 2015 By Rossella Leave a Comment

Cigarette On Dinner Plate

Oggi voglio trattare un argomento che mi sta a cuore: il fumo. Non sono una fumatrice, ma ho tante persone a me care che fumano e mi piacerebbe che smettessero!!! O quantomeno che sappiamo determinate cose e che si aiutino con una buona igiene naturale. Per questo riporto i consigli che la dottoressa Gradassi dà su Macrolibrarsi:

Quando un fumatore abituale si accende una sigaretta, la nicotina in circolo nel sangue raggiunge una sorta di picco.

La nicotina di un’unica sigaretta viene eliminata dal corpo nell’arco di 6-8 ore e la via di eliminazione preferenziale è quella renale quindi attraverso le urine.

Nel momento in cui si decide di smettere di fumare si ha una percentuale di nicotina nel sangue che cala gradualmente nell’arco di 48-72 ore, ma questo non basta per essere puliti. Esiste infatti anche la nicotinina, un sottoprodotto della nicotina che il corpo elimina fisiologicamente in 20-30 giorni.

  • La vitamina C è la sostanza migliore per la rimozione della nicotina presente nel flusso sanguigno. Infatti aumenta il metabolismo del corpo, l’attività e la formazione dei globuli bianchi. Un bicchiere di succo d’arancia o una mezza tazza di peperone rosso sarebbero sufficienti per la dose giornaliera di vitamina C, oppure broccoli, cavolo viola, peperone verde, peperone rosso, kiwi, succo di pomodoro.
  • Un altro consiglio che spesso do a chi vuole smettere di fumare è quello di aumentare la quantità di frutta e verdura nella dieta, in quanto la ricerca dimostra che chi mangia più frutta e verdura è in grado di riuscire a stare più a lungo senza tabacco e ritardare notevolmente la prima sigaretta della giornata.
  • Un aumento del consumo di frutta e verdura può aiutare le persone a smettere di fumare per i seguenti motivi:
  1. Meno dipendenza dalla nicotina.
  2. Una grande quantità di fibre sane aiuta a sentirsi più pieni e felici evitando così la ricerca della sigaretta per “riempire” il nostro corpo e la nostra mente evitando così anche la fame nervosa.
  3. A differenza dei salumi, alcool e bevande contenenti caffeina, frutta e verdura non migliorano il gusto del tabacco anzi a volte lo peggiorano.
  4. Impegnarsi in uno stile di vita più sano potrebbe consciamente e inconsciamente portare alla volontà sempre maggiore di smettere di fumare.

Un aiuto può arrivare anche dal cerotto antifumo che ha un effetto disintossicante, calma i nervi e rinfresca.

Attraverso un effetto a rilascio transdermico controllato, il cerotto rilascia i suoi ingredienti nell’organismo tramite la cute: in questo modo è in grado di attenuare i sintomi dell’astinenza e liberare dalla dipendenza da tabacco.

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LE 17 BACCHE DELLA SALUTE

29 Maggio 2015 By Rossella Leave a Comment

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Image by Mowielicious

La natura offre nei piccoli frutti commestibili, come alcune bacche, delle grandi proprietà medicinali. Questo è il periodo per mangiarle fresche, quelle nostrane. Vediamo quali, dalle più conosciute a quelle totalmente sconosciute:

1. Fragole: è un alimento anticancro grazie alla presenza di acido allagico che riduce l’assorbimento delle tossine tumorali introdotte con cibi e farmaci, a livello dell’intestino, contenendo xilitolo sono in grado di proteggere i denti dall’azione della placca e del tartaro. Ricco di acido folico, quindi ottime per gli anziani, per gli studenti, che hanno un accresciuto bisogno di quest’ultimo, ma anche per le donne in menopausa, perchè contengono boro all’interno della fragola. Il boro è in grado di aiutare ad innalzare i livelli di estrogeni e di vitamina D. Favoriscono la produzione di serotonina e melatonina, quindi migliorano il buon umore. Diuretiche e con proprietà antiinfiammatorie. 

2. Ribes: è un potente antinfiammatorio; è indicato contro cellulite, ritenzione idrica, gotta, reumatismi, artrosi, diarree, stanchezza generale, malattie autoimmuni e allergie (il macerato glicerico), tosse (le bacche).

3. Mirtillo: il mirtillo è un frutto particolarmente ricco di antiossidanti, che migliora la circolazione sanguigna e aiuta a prevenire le patologie legate all’invecchiamento. Ha anche un efficace effetto diuretico e protettivo delle vie urinarie ed è benefico per la salute della retina.

4. Lamponi: frutto dalle mille proprietà, con potere di antiossidante, può essere utilizzato per problemi di vista,  raffreddori, infiammazione dello stomaco e intestino, per i diabetici, per aumentare i globuli rossi e regolarizzare il flusso mestruale.

5. Sambuco: coadiuvante contro l’influenza. Il succo concentrato di Sambuco contiene frutto­sio, aminoacidi, vitamine e sali minerali (in parti­colare Potassio): tutti elementi che hanno impor­tanti funzioni per il nostro organismo. Ad azione antiossidante e coadiuvante la fisiologica funzionalità della vista. L’alta concentrazione in bioflavonoidi fa del succo di sambuco un valido aiuto per sostenere la funzio­nalità fisiologica del microcircolo. Ottimo anche nelle diete dimagranti in cui viene consigliato il suo utilizzo insieme al digiuno per non più di una settimana: l’organismo rifiorisce grazie all’azione depurativa e diuretica della pianta.

6. More: la presenza di antocianine e dei flavonoidi le rende in grado di inibire la crescita delle cellule tumorali. Hanno proprietà depurative, diuretiche, antireumatiche e dissetanti; non solo, aiutano anche a combattere le malattie cardiovascolari mantenendo pulite ed elastiche le arterie, poiché contribuiscono ad eliminare il colesterolo “cattivo” dal sangue. 

7. Uva Spina: il frutto dell’uva spina è ricco di vitamina C, ma anche fibre e pectine, acidi organici come il malico, il salicilico e il tartarico oltre a differenti tipi di polifenoli ed antocianine. Come anche gli altri frutti di bosco, l’uva spina dà uno scarso apporto calorico e gli zuccheri che contiene (levulosio e glucosio), sono tollerati anche dai diabetici (a patto di non esagerare). Solo chi è predisposto alle allergie o chi soffre di diverticolosi deve essere cauto nel loro consumo o, a volte, addirittura farne a meno poiché le bacche hanno una polpa piena e ricca di preziosi semini che possono depositarsi nei diverticoli. Stimola le difese dell’organismo, proteggendo dalle infezioni, depurare e disintossicare il sangue da contaminazioni dovute ad esempio a metalli pesanti assumendo mezzo bicchiere di succo fresco dei frutti ogni 10-12 ore. Questo grazie ai flavonoidi contenuti che contribuiscono al buon funzionamento del fegato, aiutandolo a smaltire le sostanze tossiche in eccesso. Diuretica e disintossicante, rallenta l’invecchiamento cellulare. Rinfrescante e astringente, utili per riequilibrare le funzioni intestinali, anche grazie alle fibre (tra cui la pectina), contenute in buona quantità, che tra l’altro aiutano a controllare il livello di colesterolo. Ha un notevole potere dissetante e stimolano la produzione di succhi gastrici, agendo da aperitivo o da digestivo.

8. Maqui: concentrato antiossidante, antinfiammatorio naturale, ha proprietà analgesiche e febbrifughe, è da supporto al sistema cardiocircolatorio. Ottimo nutrimento per sportivi.

9. Aronia: ricostituente, tonico, stimolante del sistema immunitario, aumentando della protezione dell’organismo da infezioni batteriche e virali,  possiede una forte attività antiossidante, antinfiammatoria, vasoprotettrice e regolatrice della permeabilità vasale e può essere utili nel migliorare le condizioni dell’organismo in caso di immunodepressione e degenerazioni dell’organismo a causa di deficit organici ed età avanzata. In questo modo, stimolando e migliorando la funzione di organi e tessuti, l’Aronia ha anche un effetto tonico e ricostituente, favorendo la sensazione di benessere specie in caso di stati astenici, stanchezza cronica, convalescenze, malattie infettive frequenti e recidivanti, malattie debilitanti.

10. Yumberry (Fragola  cinese): rivitalizzante, ad azione antiossidante (Antocianine), protegge del sistema cardio-vascolare,  facilita il metabolismo degli zuccheri e dei lipidi, riducendo la tendenza al deposito di grasso corporeo.

11. Goji: ha un notevole influsso positivo sull’obesità, previene il cancro e  la degenerazione maculare dovuta all’invecchiamento, ripristina la brillantezza dei capelli, attiva il sistema immunitario, previene le nausee da gravidanza, aumenta il colesterolo “buono”, prevenire il morbo di Alzhaimer. Le bacche di Goji vengono utilizzate per il trattamento di disfunzioni sessuali e infertilità. Favoriscono, inoltre, l’ immunità con la crescita di batteri benefici per il nostro apparato gastrointestinale.

12. Acai: la bacca di Acai aumenta il metabolismo, che significa perdere peso con il minimo sforzo, anche nelle attività quotidiane. Contiene anche minerali e antiossidanti che lavorano per eliminare le tossine che si accumulano all’interno del corpo, fornendo una depurazione naturale. aiuta la digestione (potassio, calcio, fosforo e proteine) ed è molto efficace per abbassare il colesterolo cattivo.

13. Alchechengi: ricco di antiossidanti, è una buona fonte di ferro, vitamina C, E e beta-carotene. Contiene anche potassio e flavanoidi, possiede propretà diuretiche.

14. Jujube: sono le giuggiole, un frutto “povero” caduto nel dimenticatoio. Ricco di vitamina C (10 giuggiole equivalgono a 2 arance) i frutti sono diuretici, emollienti e lassativi. Da sempre vengono riconosciute alla giuggiole le proprietà di epatoprotettore, ipocolesterolemizzante, antipiretico, antinfiammatorio, emolliente ed espettorante.

15. Gelso: fonte di fibra alimentare, aiuta la digestione e a prolungare il senso di sazietà. Ricco di minerali, principalmente calcio e fosforo, un alto contenuto di ferro e pochissime calorie. Contengono inoltre resveratrolo, un potente antiossidante utile per prevenire le malattie cardiovascolari ed hanno importanti proprietà antibatteriche. Oltre ad un ricchissimo contenuto di vitamina C contiene anche vitamina A utile per rafforzare la vista ed è molo utile anche per combattere la stitichezza e l’ipertensione. Il gelso bianco ha proprietà linfo-glicemizzanti.

16. Schisandra: viene consigliata per rinvigorire l’energia fisica e mentale. Migliora i riflessi e aiutano ad acuire la capacità di concentrazione e dunque di rendimento nelle attività quotidiane. Aumenta le performance mentali e sono considerate utili per chi studia o lavora. Aiuta a rigenerare il fegato e lo supportano nella sua attività. Permettono all’organismo di resistere meglio allo stress e ai sovraccarichi emotivi. Aiutano a prevenire l’affaticamento mentale.

17. Crespino: le bacche di Crespino hanno un’importante effetto terapeutico, vengono utilizzate per curare problemi gastrointestinali e per rinforzare il sistema epatobiliare. Sono ricche di vitamina C e di potassio.

Su Macrolibrarsi le trovate tutte come frutta secca o in polvere, in idrolato alcolico o glicerico, in sciroppo e marmellate. Le bacche secche possono essere mangiate come spezza-fame o nello yogurt.

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IL REISHI, FUNGO DELL’IMMORTALITA’

27 Gennaio 2015 By Rossella Leave a Comment

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Oggi vorrei cominciare a parlarvi di uno dei tre funghi salutistici  giapponesi o  cinesi. Anche in occidente, numerose ricerche scientifiche hanno riconosciuto il valore terapeutico di questi funghi, creando addirittura la “micoterapia”!

I nomi sono: Maitake, Shiitake e, il più famoso, Reishi. 

Questi funghi sono tutti immunostimolanti, cioè rinforzano le difese dell’organismo nei confronti di agenti patogeni, quali virus, batteri, e cellule cancerogene. Ogni fungo, poi, ha anche qualità specifiche, che contribuiscono ad attuare azioni mirate sul nostro corpo.

Partiamo dal Reishi. Il Reishi, Lingh Zhi o anche “fungo dell’immortalità”, sono tutti nomi asiatici provenienti dalla Cina altri dal Giappone. Il Ganoderma Lucidum è un fungo saprofita che cresce sugli alberi in decomposizione come la quercia o il castagno, in zone molto umide e calde. Le sue proprietà vennero scoperte circa 4000 anni fa dai cinesi, e venne utilizzato per moltissimi anni solo dagli Imperatori.

Il fungo Reishi non è un medicinale ma un nutraceutico e viene consigliato da molti medici  per l’ipertensione, la trombosi, alcune malattie legate al sistema cardiovascolare, oppure viene impiegato anche per diverse malattie più leggere come mal di testa, mal di denti, infezioni, asma e allergie. Pare abbia anche potere dimagrante, visto che agisce sul grasso corporeo. E’ un antinfiammatorio, aiuta il corpo umano in situazioni di grande stress e stanchezza, aiuta il sangue regolando la pressione, controllando la glicemia, e inibendo l’aggregazione delle piastrine.

Il Reishi è un adattogeno, ciò significa che aiuta il nostro corpo per diverse sollecitazioni come la temperatura, sbalzi d’umore e stress, come tutti i a seconda della necessità. E’ anche un potente antiossidante.

Inoltre il fungo Reishi:

  • promuove il rilassamento in situazioni di stress e produce un effetto calmante sulla mente e sul sistema nervoso; 
  • aiuta il fegato a combattere gli ormoni dello stress;
  • aumenta la quantità e migliora la qualità del sonno;
  • i triterpeni sostengono e regolano il sistema endocrino aiutando il corpo a rilassarsi e recuperare le energie durante la notte;
  • ha effetto antistaminico e aiuta a prevenire reazioni allergiche;
  • è un vero e proprio trattamento per la candida e altre malattie fungine; 
  • svolge attività antinfiammatoria equivalente a quella con dell’idrocortisone;

I funghi medicinali possono essere acquistati sia secchi, sia sotto forma di integratori (capsule), sia da soli, sia in abbinamento tra loro, oppure come polvere aggiunta in alcuni prodotti solubili come caffè, tè e cacao.

Se volete provarlo il Reishi lo trovate in capsule su Macrolibrarsi, oppure lo trovate in alcuni ottimi prodotti solubili che ho provato personalmente, come questa cioccolata solubile.

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CURARE IL CANCRO CON L’ARTEMISIA

17 Febbraio 2014 By Rossella 2 Comments

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La natura possiede una miniera di piante che, a studi approfonditi, si stanno rivelando avere effetti anti-cancro. Vi parlo oggi di una pianta molto conosicuta in Cina, ma nei secoli passati, già dal 300 a.C. era conosciuta anche da noi: l’Artemisia annua, una pianta aromatica  annuale di origine est europea ed asiatica. Oggi è diffusa in varie parti del globo caratterizzate da clima temperato. In Italia è presente in modo discontinuo.

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