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MARE PER TUTTI: QUALI SONO LE 5 COSE CHE NON DEVONO MANCARE IN UNO STABILIMENTO BALNEARE PER ESSERE ACCESSIBILE?

21 Agosto 2019 By Rossella Leave a Comment

Tanto si è fatto e si sta facendo sul fronte accessibilità per quanto riguarda gli edifici pubblici e privati delle nostre città, basti pensare all’istallazione di ascensori per disabili, di rampe per permettere il passaggio delle persone in sedia a rotelle o con difficoltà motorie, o i montascale a piattaforma, per le stesse ragioni.

Esistono delle normative ben note e precise che indicano i parametri e gli elementi per poter considerare un edificio, sia pubblico che privato, accessibile.

Vale lo stesso per le spiagge e gli stabilimenti balneari? In questi giorni d’estate, di mare e di vacanze è importante ricordare che non solo musei, ristoranti e alberghi devono essere a misura di tutti ma devono esserlo anche le strutture balneari.

Ma quando una spiaggia o, in generale, uno stabilimento balneare, può essere considerata accessibile a tutti gli effetti?

Forse la prima domanda da porsi in realtà sarebbe, cosa effettivamente deve essere accessibile e cosa deve essere presente. Infatti, ancora troppo spesso una persona disabile o con difficoltà motorie non riesce nemmeno ad entrare, figuriamoci ad arrivare all’ombrellone o in acqua.

Pertanto, una spiaggia, per essere accessibile deve poter innanzitutto permette un facile e comodo accesso reso possibile dalla presenza di pedane e percorsi orizzontali privi di ostacoli di qualsiasi tipo, per poter consentire alle persone in sedia a rotelle, con altri dispositivi di ausilio per la mobilità, o con difficoltà di qualsiasi tipo di potersi spostare senza difficoltà.

Per accesso alla spiaggia si fa riferimento anche alla presenza di un parcheggio che sia il più possibile alla spiaggia nella quale si è deciso di trascorrere le vacanze.

Una spiaggia accessibile, per essere tale, non può limitarsi ad avere una passerella che colleghi lo stabilimento alla spiaggia, sono molti di più gli accorgimenti da avere. Gli stabilimenti balneari a misura di tutti devono essere frutto di una progettazione ben pensata.

Ad esempio, lo stabilimento deve avere anche una piattaforma piastrellata di almeno 100 metri quadrati, per permettere alle persone con difficoltà motorie o in sedia a rotelle di potersi spostare nelle varie zone dello stabilimento.

Lo stabilimento deve essere dotato di almeno un servizio igienico adeguato alle esigenze dei disabili, e ciò significa che deve avere un wc rialzato, maniglioni di sostegno ai quali possono appoggiarsi per potersi sorreggere e spostare nel locale di servizio e, se è presente anche la doccia all’interno del bagno, questa deve avere un piatto doccia che sia al livello del pavimento e non rialzato. In tal caso anche la doccia deve essere dotata di maniglioni per appoggiarsi, nonché di una sedia ribaltabile per poter consentire alla persona di sedersi senza troppi sforzi.

Per quanto riguarda il posto in spiaggia, i posti accessibili ai disabili devono avere a disposizione dei lettini adeguati, ovvero che siano di 15 centimetri più alti rispetto a quelli comuni, così da poter rendere più facile il passaggio della carrozzina.

Le spiagge devono avere anche delle docce ampie, posizionate vicino alla riva e facilmente accessibili tramite pedane e passerelle ampie, lo stesso vale per gli spogliatoi, che devono inoltre avere delle dimensioni tali da permettere di muoversi con facilità all’interno.

Anche l’accesso al bar e alla reception dello stabilimento deve essere garantita e reso facile, quindi anche tramite la rimozione di ogni eventuale ostacolo che possa limitare il passaggio.

Questi appena elencati sono i requisiti minimi e quindi indispensabili per poter considerare una spiaggia accessibile, la mancanza di anche soltanto uno di questi elementi fa sì che la spiaggia accessibile perda il suo titolo.

Esistono però altri requisiti che possono migliorare ulteriormente la situazione e rendere la permanenza in spiaggia della persona disabile una esperienza piacevole.

Un esempio può essere la messa a disposizione di sedie studiate appositamente per poter agevolare l’ingresso in acqua. Ciò è possibile tramite una passerella che collega la piattaforma citata precedentemente con il mare. Questa sedia si chiama “sand and sea” proprio perché permette di passare dalla spiaggia all’acqua ed ha delle ruote in alluminio

Oltre a ciò, lo stabilimento può essere anche dotato di “job” galleggianti per disabili. I job sono delle sedie galleggianti ergonomiche e confortevoli che permettono di accedere direttamente in acqua dal bagnasciuga e permettono di rilassarsi in acqua poiché galleggianti.

Oltre alla presenza di ausili che consentono di entrare ed uscire dall’acqua, molte spiagge si sono anche attrezzate con aree ricreative con giochi specifici utilizzabili anche dai bambini con varie tipologie di disabilità, per rendere anche la loro vacanza più divertente possibile.

Per poter avere tutti i dati necessari per comprendere cosa rende uno stabilimento balneare realmente accessibile, è possibile leggere il Manifesto per l’accessibilità di stabilimenti balneari e spiagge, redatta dall’Associazione Sipuò (Laboratorio Nazionale Turismo Accessibile)

Infine, un censimento completo delle spiagge accessibili purtroppo non esiste ancora ma è in fase di sviluppo, nell’attesa è possibile consultare la lista delle spiagge accessibili del Corriere della Sera, la più completa in circolazione.

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Filed Under: Anziani, Ecosostenibilità, Estate Tagged With: Mare, Vacanze

TURISMO ACCESSIBILE E SICURO PER TUTTI

16 Marzo 2019 By Rossella Leave a Comment

L’argomento turismo accessibile è ormai importante e necessario, visto che nuove condizioni di viaggio, di trasporto e di ospitalità danno la possibilità a chiunque di viaggiare, compreso chi ha una disabilità o si trova in un momento in cui necessita di assistenza.

Sono ormai circa 13 anni, dal 2006, che è stato emesso un Regolamento Europeo CE/1107 sui diritti dei viaggiatori con disabilità, a cui la Commissione Europea ha aggiunto ulteriori linee guida. Eppure i dati di questi ultimi anni affermano che siamo ancora lontani da un buon servizio di accessibilità.

Ma per chi è importante questo servizio? Si pensa subito, in modo riduttivo, alle persone con disabilità fisica (con difficoltà di deambulazione, con girello, in sedia a rotelle, con sedia a motore etc…), ma ci sono anche persone con disabilità sensoriale (persone non udenti o ipoacusici, persone non vedenti o ipovedenti), persone con disabilità cognitiva, persone con autismo, persone obese, anziani, genitori con passeggini, bambini, donne in gravidanza, persone con esigenze alimentari particolari (per problemi di allergia o per questioni di tipo culturale).

Da uno studio Eurostat, la domanda potenziale di Turismo Accessibile è stimata in circa 127,5 milioni di persone. Quindi il Turismo Accessibile, lungi dall’essere un fattore di nicchia, interessa circa il 17% della popolazione europea.

Per turismo accessibile si intendono luoghi accessibili, in particolare stazioni e aeroporti, ma anche alberghi, musei, luoghi di ritrovo e intrattenimento. Secondo la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, “L’obiettivo è quello della progettazione di spazi interni ed esterni finalizzata a un’accessibilità e a una fruibilità da parte di tutti nella misura più ampia possibile, che valorizzi le specificità di ognuno e affermi l’inclusione sociale”.

Quest’anno la Commissione Europea ha premiato, fra le 52 città candidate ai riconoscimenti assegnati ogni anno, 5 città europee con l’Access City Award 2019. Esse sono: Breda in Olanda, Evreux in Francia, Gdynia in Polonia, Kaposvàr in Ungheria e Vigo in Spagna. 

Importanti anche gli Aeroporti e le Compagnie aeree che offrono dei servizi supplementari gratuiti, come ho potuto constatare io stessa negli aeroporti sia italiani che inglesi, durante l’ultimo viaggio che ho fatto a Londra.

Si possono trovare informazioni utili in tal senso nella guida di Liligo dedicata al turismo accessibile e alla sicurezza dei viaggiatori.

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LA SALUTE E L’IGIENE DELL’ANZIANO: QUALI PRODOTTI UTILIZZARE

5 Gennaio 2019 By Rossella Leave a Comment

Il passare degli anni porta con sé una serie di problematiche, che riguardano la salute quotidiana. Non stiamo parlando necessariamente di specifiche malattie, visto anche il fatto che molti anziani oggi godano di ottima salute, ma del normale corso della nostra vita: invecchiando si tende a muoversi meno, a mangiare meno, a divenire più fragili. Per limitare i problemi di questo genere correlati all’invecchiamento sono oggi disponibili molteplici prodotti per il benessere degli anziani. Si tratta sia di integratori alimentari che di accessori e cosmetici perfetti per ridurre le varie problematiche correlate all’invecchiamento.

Mangiare meno non fa necessariamente bene alla salute

Purtroppo sono molte le persone che invecchiando tendono ad avere una vita sempre meno attiva. Camminano meno, si spostano sempre meno, cosa che porta in molti ad una diminuzione importante della muscolatura, causando ovviamente un deperimento sempre più accelerato. Al contempo difficilmente la dieta dell’anziano è ricca di tutti i nutrienti necessari alla sua salute. Oltre al fatto che spesso superata una certa età si tende a preferire una minima scelta di alimenti, spesso si tratta anche di cibo di dubbia qualità. Il risultato è la malnutrizione, che interessa un ampio numero di anziani.

Per sopperire a questa problematica sono molti i medici che consigliano l’utilizzo di integratori alimentari, soprattutto per gli anziani che smettono di alimentarsi in modo regolare, e sono molti. I negozi specializzati in prodotti per il benessere degli anziani offrono molteplici tipologie di integratori, sia per quanto riguarda le carenze vitaminiche o di Sali minerali, sia per integrare nella dieta vitamine e altri macro nutrienti, importanti per la salute e il benessere di chiunque.

La pelle e i capelli

Il deperimento del corpo dovuto all’età, ma in molti casi anche la succitata malnutrizione, causano una serie di problematiche anche alla cute e ai capelli. La pelle, scarsamente idratata e indebolita dalla carenza di alcuni micro e macro nutrienti, tende a divenire sempre più sottile, quasi eterea.

Per altro questo processo è favorito anche dal naturale invecchiamento cutaneo: la pelle invecchiando produce sempre meno collagene e sostanze umettanti. Per limitare la perdita dello strato lipidico e della naturale protezione della pelle negli anziani è importante utilizzare, durante l’igiene quotidiana, appositi detergenti, ultra delicati.

Dopo il bagno si dovrebbero prediligere prodotti idratanti ed emollienti, che aiutano a mantenere la pelle elastica e a proteggerla dalla secchezza, tipica di chi ha una certa età. Avere una pelle sana limita i problemi anche in caso di disabilità, come ad esempio l’eventuale comparsa di piaghe da decubito o problematiche simili. In commercio si trovano poi anche gel emollienti e defatiganti, prodotti adatti a preparare pediluvi rilassanti o oli eudermici che hanno un’elevata affinità con la pelle, si assorbono velocemente e consentono di fornire alla cute il corretto nutrimento.

L’igiene dell’anziano

Con il passare degli anni diviene spesso anche più difficile muoversi autonomamente, cosa che si ripercuote pesantemente anche sull’igiene. Per un elevato numero di anziani fare il bagno o la doccia da soli è un’utopia.

Per altro non è neppure semplice trovare regolarmente un aiuto. In queste situazioni si possono sfruttare alcuni accessori adatti a rendere l’igiene quotidiana meno complessa, potendola eseguire anche su un soggetto allettato, o che non può arrivare da solo in bagno.

Si va dai classici bastoncini per la pulizia delle orecchie alle salviettine umidificate, che permettono di detergere la pelle rapidamente e in totale sicurezza, grazie a sostanze detergenti delicate, appositamente pensate per le pelli delicate. In commercio si trovano poi anche bidet portatili, cosi come cuffie e guanti già imbevuti di detergente, per lavarsi velocemente in qualsiasi stanza della casa.Se ti è piaciuto l’articolo iscriviti al mio blog, oppure seguimi sulla pagina Facebook di Terra Madre

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MONTASCALE: DIVERSE SOLUZIONI PER IL MEDESIMO PROBLEMA

30 Giugno 2018 By Rossella Leave a Comment

Il montascale è un’apparecchiatura che consente di trasportare una persona, anche su sedia a rotelle, di superare un certo dislivello. Ne esistono di diverse tipologie, alcune fisse, munite di motore elettrico collegato alla rete domestica, e alcune invece semovibili, come ad esempio il montascale a cingoli.

Un montascale fisso
I montascale fissi possono essere a pedana o a poltroncina. Nel primo caso si tratta di pedane metalliche motorizzate di dimensioni adatte ad ospitare una sedia a rotelle, munite di appositi fermi che impediscono alla sedia di spostarsi e che consentono l soggetto trasportato di attaccarsi in modo saldo. Tramite dei comandi, presenti sul corrimano cui è fissato il montascale o sulla pedana stessa, è possibile azionare un motore elettrico che solleva la pedana. Generalmente queste installazioni seguono l’andamento di una o più rampe di scale, ma non è infrequente notarle anche con movimento verticale, per superare direttamente un ostacolo spostandosi esclusivamente verso l’alto. I montascale a poltrona invece non permettono di spostare una sedia a rotelle, quanto piuttosto una singola persona, che si accomoderà sulla poltroncina stessa. Questo tipo di montascale è disponibile solo per superare una rampa di scale, collegato direttamente al corrimano della stessa. Particolarmente compatto, il montascale a poltrona è spesso utilizzato in vani scale angusti o particolarmente tortuosi.

Montascale a cingoli
Mentre i montascale succitati sono fissi, installati direttamente sulla scala su cui possono essere utilizzati, il modello di montascale a cingoli è semovente. Quindi possono sollevare e trasportare un soggetto ovunque, sia lungo superfici piane, sia lungo rampe di accesso, sia ancora su delle rampe di scale. I cingoli di cui è munito sono appositamente progettati per proseguire nella loro marcia indipendentemente dal dislivello che si trovano ad incontrare. Alcuni modelli sono muniti di comoda sedia, dove posizionare il soggetto da sollevare; altri invece consentono di spostare direttamente una sedia a rotelle. Oltre a questo sono presenti in commercio montascale a cingoli che necessitano di un conduttore che li metta in funzione; altri invece possono essere condotti direttamente dalla persona che trasportano, con enorme vantaggio per il soggetto disabile. Il montascale a cingoli viene utilizzato soprattutto nei luoghi in cui non è possibile posizionare delle installazioni fisse; si ponga ad esempio il caso di uno stabile in cui sono presenti numerose scale, totalmente privo di ascensori o di altri ausili. La presenza di uno o più montascale a cingoli permetterebbe un buon risparmio e, contemporaneamente, la massima mobilità per i soggetti disabili che intendono accedere all’edificio.

Il costo
Non esiste un modello di montascale in assoluto più economico rispetto ad altri. Anche perché molto dipende dalla singola situazione abitativa in cui si deve effettuare l’installazione. Per avere le idee più chiare in merito è importante contattare un’azienda che si occupa di forniture di questo tipo di prodotti, che ci invierà un esperto del settore, in grado di valutare la singola situazione e di proporci un preventivo adeguato. Solo in seguito si potranno fare delle considerazioni su quale sia la soluzione più o meno economica.

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Filed Under: Acquisti, Anziani, Architettura, Benessere Tagged With: Tecnologia

IL TE’ MATCHA: CONCENTRATO DI SALUTE

10 Gennaio 2017 By Rossella 1 Comment

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Un tè verde che è al top per i suoi benefici sulla salute è il tè Matcha, un tè giapponese che viene preparato nel famoso rito giapponese Cha No Yu, bevanda tradizionale dei monaci buddisti e dei notabili giapponesi da più di 800 anni. Fino a pochi anni il  Matcha non veniva esportato dal Giappone

La sua particolarità sta nel fatto che il tè Matcha si mangia cioè non beviamo un infuso, ma una polvere fatta dalle foglie di tè verde più pregiate, diluita nell’acqua calda.

Il tè Matcha contiene 10-15 volte più nutrienti complessivi e 100 volte più antiossidanti rispetto al tradizionale tè verde, bianco, nero, rooibos e mate.

Quindi, come tutti i tè verde, ha proprietà antiossidanti e dimagranti, anti-invecchiamento e anti-cancro. Si è riscontrato che nei paesi ad alto consumo di tè vi è una bassa percentuale di ammalati di cancro. In Giappone le donne che insegnano la cerimonia del tè, e quindi ne assumono in quantità maggiore, sono note per la loro longevità.

Le percentuali di cancro al colon, seno, pelle, pancreas e stomaco sono estremamente basse tra i bevitori di tè verde.

Anche il cuore ne trae enormi benefici, infatti le molte sostanza antiossidanti presenti nel tè lo proteggono dall’infarto. Non solo. Colesterolo e radicali liberi, nei forti bevitori di tè verde, non sembrano essere un problema; pare che gli antiossidanti in esso contenuti siano molto più attivi degli antiossidanti contenuti in qualsiasi altro alimento, con benefici non indifferenti per la salute.

Anche i fumatori giapponesi che fanno uso di tè verde sembrano essere immuni dal tumore al polmone; avendo il Giappone il più alto tasso di fumatori, ha, allo stesso tempo, la più bassa percentuale di ammalati di cancro al polmone.

Il tè verde ha inoltre proprietà rilassanti, aiuta a lenire il mal di testa, l’ansia e lo stress. Alcuni dentifrici usano estratti di tè verde, in quanto, pare, esso abbia effetti anche contro le carie ai denti.

Le catechine sono 100 volte più potenti della vitamina C e 25 volte più potenti della vitamina E. Il Matcha ne vanta un contenuto pari a 70 mg per grammo.
Se ben preparato il suo sapore non è mai troppo amaro e va bevuto in 3 sorsi. Però è un sapore insolito, erbaceo, al quale bisogna abituarsi!

Il tè Matcha è utilizzato anche in diverse ricette dolci e salate. 

In breve questi i benefici del tè Matcha:

  • Aiuta a perdere peso senza stress fino a 2-3 kg al mese;

  • Favorisce l’eliminazione delle tossine dall’organismo;

  • Diminuisce l’appetito e migliora il metabolismo;

  • Ha un effetto rigenerante sull’organismo;

  • Ringiovanisce e rinnova l’organismo dall’interno;

  • E’ utilizzato per rafforzare il sistema immunitario;

  • Esercita un’azione antiossidante;

  • Dà energia e vigore incredibili per l’intera giornata;

  • E’ decine di volte più efficace di tutti gli antiossidanti conosciuti;

  • Rappresenta un eccellente rimedio per affrontare lo stress;

  • Migliora l’attività mentale e cerebrale.

Un buon tè Matcha ha un colore verde scuro brillante saturo, un aroma intenso e un sapore dolciastro. Di consistenza finissima, come polvere, completamente solubile in acqua, non lascia grumi né grani.
Le imitazioni sono ricavate dal comune tè verde, hanno un colore pallido, l’aroma normale e il gusto amarognolo del solito tè. Al momento dell’infusione, restano molti grani e il composto non si scioglie completamente.

Da oggi si può acquistare un tè Matcha di qualità ad un prezzo ragionevole attraverso Amazon, dove è in vendita il Matcha Tea Exclusive  Premium Quality dell’Azienda Miraculous Tea.

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L’OLIO ESSENZIALE DI BENZOINO CONTRO RAFFREDDORE E TOSSE

9 Gennaio 2017 By Rossella Leave a Comment

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Il benzoino è un piccolo albero (che può arrivare a 20 metri di altezza) originario del Sud-Est asiatico in particolare le zone a clima tropicale come il Laos, Vietnam, Cambogia, Cina, Thailandia, Sumatra e Giava.

L’olio essenziale che si ricava da esso è ricco principalmente di acido benzoico, acido cinnamonico e vanillina. La sua proprietà antibatterica e il suo effetto calmante e riscaldante lo rendono efficace per combattere le infezioni dell’apparato respiratorio: è un ottimo espettorante e antisettico polmonare.

L’essenza è usata anche nella cura delle malattie cutanee, soprattutto eczemi.

In particolare l’olio essenziale di benzoino si utilizza in questi casi:

  1. Patologie osteoarticolari come artrite, gotta, artrite reumatoide. Antinfiammatorio e rubefacente.
  2. Bronchite cronica e difficoltà respiratoria.
  3. Valido espettorante, fluidificante del catarro e mucolitico.
  4. Rigenerante cutaneo, indicato in caso di orticaria, prurito, dermatite, infiammazioni cutanee. Un balsamo prezioso per un ogni problema dermico.
  5. Cicatrizzante, indicato per il trattamento di ustioni e lacerazioni cutanee.
  6. Infiammazione delle mucose del cavo orale.
Utilizzo
Per la cura del raffreddore: versare 4 gocce di essenza di o.e. di benzoino in acqua calda e respirare i vapori coprendo la testa con un panno. In questo modo le mucose si decongestionano e il naso sarà più libero. Il benzoino può essere usato anche nell’acqua del bagno, il suo effetto riscaldante aiuterà a prevenire l’influenza e curare i raffreddori al loro insorgere.Nelle forme di laringite, tracheite, bronchite, perdita della voce, influenza, tosse: Diluite tre gocce di estratto di benzoino in un cucchiaio di olio di mandorle e frizionate delicatamente sulla pelle del collo e del petto.
Utile anche l’utilizzo nel diffusore, associato agli oli di eucalipto e pino per bronchi, polmoni e contro le faringiti oppure al cajeput per liberare il naso.
Per i dolori muscolari: aggiungete alcune gocce di essenza di benzoino a un olio per massaggi. Il massaggio aumenta l’irrorazione sanguigna e scioglie, così, le tensioni.
Nutriente e cicatrizzante per la pelle: alcune gocce di essenza di benzoino aggiunte alla crema per la notte ne intensificano l’azione e proteggono da piccoli tagli e da eczemi squamosi. Inoltre l’olio aiuta a rassodare il tessuto connettivo.

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