Le porte tagliafuoco sono costruite con materiali ignifughi e sono progettate in modo da impedire il passaggio del fuoco e del fumo tra due ambienti contigui. La legge italiana prevede l’obbligo di installare questo tipo di porte in vari locali pubblici, negli alberghi ma anche nelle autorimesse delle abitazioni, anche nei seminterrati in cui siano presenti elettrodomestici per la produzione di calore.
Come è fatta una porta tagliafuoco
Un tempo le porte antifuoco disponibili in commercio erano essenzialmente in lamiera zincata, con apposite finiture laterali volte a chiudere completamente il varco tra due ambienti. Oggi si può scegliere la porta antifuoco all’interno di ampi cataloghi, che propongono anche modelli in legno, in vetro o in altri materiali, decisamente molto più piacevoli rispetto ai prodotti disponibili fino ad alcuni anni fa. Questo cambiamento è dovuto anche alle nuove legislazioni, che a partire dal 2007 hanno previsto l’installazione delle porte tagliafuoco ad ogni stanza dei nuovi alberghi e anche negli ambienti comuni. Chiaramente in situazioni di questo genere i vecchi modelli di porta tagliafuoco, decisamente antiestetici e adatti esclusivamente per l’accesso ai locali tecnici di un edificio, non sono più adeguati. Per il comune mortale quindi una porta tagliafuoco potrebbe, dall’aspetto, non sembrare in nessun modi diverso da una comune porta di ingresso, fatta salva la disponibilità di appositi marchi di certificazione, che ne attestano le qualità antifuoco.
I regolamenti
Come abbiamo detto è dal 2007 che in alcuni ambienti in Italia, ma in realtà in tutta Europa, vige l’obbligo di installare porte tagliafuoco. Si tratta di dotazioni di sicurezza, che garantiscono la possibilità di ostacolare il passaggio del fuoco tra due ambienti. Il Decreto Ministeriale del 16 febbraio 2007 prescrive quali siano gli ambiti in cui tali porte sono obbligatorie, come ad esempio in alberghi, ospedali e scuole, ma anche nelle autorimesse dei condomini o delle abitazioni singole. In particolare le porte tagliafuoco si distinguono per una sigla, costituita dall’acronimo REI più un numero, che va dal 30 a salire. L’acronimo REI può essere apposto su manufatti che abbiano requisiti quali: Resistenza, Emissione, Isolamento. Il numero che segue l’acronimo indica i minuti per i quali il manufatto su cui è posto mantiene le suddette qualità. Quindi una porta REI 30 può fermare il fuoco e il fumo per almeno 30 minuti. La legislazione descrive anche quali porte siano obbligatorie in specifiche situazioni; ad esempio nei locali in cui sono presenti combustibili sono obbligatorie porte tagliafuoco REI 60.
L’installazione
Le porte antifuoco devono essere installate in modo corretto per garantire ciò che dichiarano sui marchi di certificazione che riportano. Ad esempio devono rimanere chiuse costantemente, oppure essere munite di dispositivi di chiusura automatica in caso di incendio. All’esterno di tali aperture è vietato posizionare dei blocca porta, così come qualsiasi tipo di accessorio che ne precluda una perfetta chiusura, come ad esempio un tappeto. Inoltre l’altezza da terra di una porta antifuoco dovrà essere di un massimo di 2 centimetri, perché possa svolgere al meglio la propria funzione.
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