Moderare le spese e rispettare l’ambiente: due fra gli obiettivi più importanti per ciascuno di noi, che si rispecchiano anche nelle scelte quotidiane, durante lo svolgimento delle attività lavorative. Proviamo ad analizzarli in 5 punti:
1.Scegliere il font giusto: spesso impensabile, ma statisticamente provato, anche con studi che analizzano la coperture in percentuale assicurate da ogni cartuccia, cambiare font può essere un’ottima soluzione per risparmiare inchiostro nella stampante, avendo cura di sceglierlo con spessore più sottile o, meglio, eco-friendly. Ad esempio, passare dal carattere Arial al Century Gothic consente un risparmio del 30%, stimato all’incirca in 135€ all’anno. Scaricabile in download gratuito, c’è poi addirittura un carattere “ecologico”, non a caso chiamato Ecofont®, molto leggibile, che consiste in parole “bucherellate”: senza caratteri pieni, garantisce una riduzione fino al 20% rispetto ai font tradizionali.
2.Risparmiare sulla carta: premesso che molto spesso, purtroppo, siamo presi da smanie di stampa anche laddove non ce ne sarebbe nemmeno bisogno…dovremmo abituarci ad introdurre la semplice ma fondamentale regola del “non stampare a meno che non sia necessario”, evitando così di sprecare carta ed, ovviamente, anche inchiostro. Non solo: si può adottare, dove possibile, l’espediente del fronte/retro, in modo da ridurre il consumo e la spesa, ed inoltre, come ultimo trucco, possiamo aumentare i margini del nostro foglio A4 e diminuire le dimensioni dei caratteri.
3.Cartucce eco e rigenerate: i consumatori meno esperti probabilmente non lo sanno, ma esistono quasi sempre due tipi di cartucce, standard ed ad alta capacità, quest’ultimo preferibile, poiché consente un risparmio fino al 25-30%. Facciamo quindi attenzione in fase d’acquisto alle informazioni sulla confezione ed eventualmente proviamo anche a prendere in considerazione cartucce compatibili o rigenerate, pur se comprare prodotti non originali può essere un azzardo. In questo caso, consigliamo di eseguire un test senza acquistare alti quantitativi di rigenerate, se non dopo essere certi che non causano problemi sulla stampante né sulla qualità della stampa stessa. In alcuni distributori, poi, è possibile ricaricare la cartuccia originale della stampante, riutilizzandola addirittura fino a 5 volte.
4.Spegnere la stampante: prendiamo l’abitudine, al termine della nostra giornata di lavoro o, comunque, se sappiamo di non doverla utilizzare, di spegnere sempre la nostra macchina perché, a parte il garantito risparmio energetico, è bene sapere che, in questo modo, le cartucce vengono protette, restando perfettamente umide, senza seccarsi e conservando una maggiore autonomia di inchiostro. In alcuni modelli e brand, peraltro, lo spegnimento avviene in maniera automatica 30 minuti dopo l’inattività prolungata, osservando in questo modo una direttiva europea che ne dimostra l’efficacia.
5.Scegli stampanti “Eco”: il mercato offre una gamma vastissima di stampanti e multifunzioni, in base ovviamente alle esigenze di ciascuno. Attualmente, stanno prendendo sempre più piede i modelli “Eco”, in grado di assicurare ulteriori risparmi d’inchiostro, con le stesse dimensioni delle tradizionali, ed un prezzo di vendita persino leggermente inferiore. Il vantaggio maggiore, però, è la funzione, appunto, Eco, un vero e proprio tasto di opzione con cui il consumatore può gestire i consumi di inchiostro, regolandone l’intensità ogni volta in base all’importanza delle stampe che vuole ottenere, evitando così un consumo eccessivo della cartuccia. Alcune presentano addirittura doppia funzione, vale a dire Eco e Super Eco, per il massimo del risparmio.
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