Un’erba molto apprezzata per le sue qualità salutistiche e per il suo gusto è la Yerba Mate. Utilizzato come infuso, il Mate è un’antica bevanda, molto diffusa nell’America Meridionale, arrivata in Europa grazie ai Gesuiti. Infatti il Mate era bevuto dagli indiani Guaranì con il nome Ka’a, mentre Mate era il nome del contenitore. Confusione di termini che è arrivata fino ad oggi, ma poco importa.
I missionari gesuiti usarono la yerba in acqua calda invece che in acqua fredda, cosa che facevano i Guaranì. Così è giunto fino a noi questa modo di bere il Mate.
Il mate è un’infuso con proprietà stimolanti, per cui viene sconsigliata a chi è iperteso o cardiopatico. In particolare contiene degli antiossidanti quali la caffeina, la teobromina, i tannini e i polifenoli. Il rilascio di caffeina, però, al contrario del caffè, è lento, cosicché il Mate può essere tollerato anche da chi soffre di gastrite.
Ricchissimo di minerali quali potassio, magnesio ma anche fosforo, rame, zinco e calcio. Non mancano le vitamine B1, B2, C e J (colina) oltre che altre suddette sostanze che hanno proprietà antiossidanti.
Ed ora vediamo le sue proprietà nello specifico:
Dimagrante: anche se non esiste nessuno studio sugli essere umani in proposito, sui ratti è stato visto che la caffeina presente nell’erba mate è in grado di ridurre l’appetito e di favorire lo svuotamento gastrico dopo i pasti. Il senso di sazietà aiuta come fattore secondario nelle diete ipocaloriche.
Diuretica: per purificare l’organismo si consiglia di assumerla in periodi in cui si vuole disintossicare l’organismo.
Preventiva: gli antiossidanti rallentano l’invecchiamento cellulare ma non solo. Mantengono l’organismo in salute rafforzando il sistema immunitario quindi contrastano l’attività dei radicali liberi e prevengono l’insorgere di varie patologie, dai tumori alle malattie cardiovascolari.
Anticolesterolo: riduce i tassi di LDL, così come sostenuto da una ricerca del NCBI US National Library of Medicine National Institutes of Health.
Antimicrobica: le sue proprietà antimicrobiche sono utili contro l’ Escherichia Coli.
Inoltre le sue proprietà antinfiammatorie e toniche fanno sì che sia utilizzato in casi di astenia, stanchezza fisica e mentale, depressione, mal di testa e persino nei dolori reumatici.
Per preparare un buon Mate occorrono gli strumenti tipici, le cui origini sono antichissime, ma è importante anche acquistare del Mate originale e di buona qualità, come quello dell’Azienda Taragui.
La zucchetta vuota si chiama Mate o Porongo, e può essere anche in legno o metallo. Viene usata sia per preparare l’infuso che per berlo. Basta riempirla con l’erba, versarvi l’acqua calda e tenerla in infusione.
Occorre, poi, una Bombilla, vale a dire una cannuccia di metallo munita di una cannuccia e di un filtro.
La preparazione classica prevede diverse piccole accortezze, ma nulla di più semplice, però, che prepararlo come un classico infuso con l’attenzione di non far bollire l’acqua (70/80° circa): si lascia in infuso qualche minuto, a seconda di quanto lo si vuole carico, e poi lo si filtra.
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