In estate i nostri capelli sono esposti al sole allo stesso modo della pelle, eppure non ce ne preoccupiamo. Soprattutto al mare o in piscina i capelli soffrono in maniera particolare.
La pelle ha necessità di essere protetta ma fra pelle e capelli, sono i secondi che necessitano di maggiore protezione.
Ciò che ci trae in inganno è il feedback che riceviamo: se ci scottiamo la pelle al sole, abbiamo subito modo di accorgercene, perché si arrossa e ci procura bruciore. Se il capello si indebolisce o si rovina, non ce ne accorgiamo subito ma ne vediamo gli effetti dopo circa un paio di mesi dall’evento stressante. In autunno i capelli si seccano, cadono e appaiono spenti.
Ecco allora come prevenire questi effetti, evitando o proteggendoci dalle condizioni stressanti.
Prima di esporsi al sole, in spiaggia o in piscina o durante una camminata in montagna, quando il sole è alto nel cielo, si possono utilizzare dei prodotti che prevengono danni ai capelli. Un olio non unto per capelli, da applicare da metà capello fino alle punte, è il primo passo per proteggerli da sole. Un olio a base di macadamia, vitamina E, olio di lino e in aggiunta anche argan, previene la secchezza e protegge i capelli.
Durante l’esposizione, uno spray a base di olio essenziale di limone, arricchito con vitamina E, con una base nutriente di argan o olio di cocco, garantisce protezione da raggi solari e favorisce l’assorbimento di eventuali trattamenti nutrienti da applicare dopo l’esposizione al sole.
Il segreto di un capello forte e sano è la costante eliminazione delle tossine accumulate, date da stress, stanchezza, agenti esterni come mare e sole.
Per mantenere la cute detossificata e favorire l’eliminazione delle tossine, è possibile fare un trattamento ogni due settimane con olio essenziale di tea tree oil e lavanda. Come fare? Un’oretta prima dello shampoo, si applicano alcune gocce di olio essenziale di tea tree e alcune gocce di olio di lavanda, massaggiandoli per tutto il cuoio capelluto (soprattutto nella parte superiore, meno vascolarizzata, in cui si accumulano tossine). In questo modo si mantiene un terreno sempre costante pulito, con un ricambio tossinico elevato.
Fonte Macrolibrarsi
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