Ridurre l’impatto ambientale di tutti gli aspetti dell’organizzazione non basta: un evento sostenibile deve seguire i criteri di una policy precisa e valida a livello internazionale.
Sempre più spesso aziende ed istituzioni parlano di gestione sostenibile degli eventi, ma che cosa si intende effettivamente per “evento green”? Al di là delle etichette di moda, quali e quanti aspetti vanno considerati nell’organizzazione di un evento, convegno, convention, fiera o concerto che sia, che pretenda di essere a impatto zero? Oggi sappiamo bene che l’organizzazione e la gestione di un evento, a prescindere dalle dimensioni e dal contenuto, implicano un impatto sul piano ambientale e sociale derivato dai consumi energetici, dalla produzione di rifiuti, dalla mobilità dei partecipanti, dalla fase di allestimento e smantellamento, etc. A tutto questo è possibile porre rimedio, adottando una serie di buone pratiche, coinvolgendo i fornitori adeguati, ma soprattutto definendo sin dall’inizio una policy di gestione sostenibile, una strategia basata su un sistema di valori e su un insieme di obiettivi precisi, qualcosa di più, insomma, di una check-list di azioni da compiere.
Ma da dove iniziare? Quali aspetti considerare, per esempio, nella gestione di un evento aziendale che rispetti gli obiettivi di sostenibilità?
La location
La lista di buone pratiche per il risparmio energetico, per ridurre le emissione di CO2, per evitare gli sprechi, inizia da qui, con lo ricerca dello spazio ideale. Esistono tantissime location per eventi aziendali a Milano che seguono le direttive della norma ISO 20121 “Event Sustainable Management System”, estensione internazionale dello standard britannico, la cui prima applicazione conosciuta è stata in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012, divenute subito una case history. Il consiglio è di limitare la scelta alle location che seguono questo standard, la norma ISO 20121 è infatti un utile punto di riferimento in materia di organizzazione di eventi green, definisce i requisiti per lo sviluppo di un sistema di gestione e fornisce uno schema all’interno del quale organizzatori e loro fornitori possono realizzare un evento sostenibile.
Che si tratti del basement di un ex-capannone industriale, del roof garden di un grattacielo o di un locale fuori città, le location per eventi sostenibili sono quelle progettate o ripensate in ottica di risparmio energetico grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili per l’illuminazione e per il riscaldamento/raffreddamento dell’aria, hanno una struttura tale da consentire la conservazione della temperatura desiderata. La location ideale di un evento sostenibile dovrà inoltre essere raggiungibile con mezzi pubblici, altrimenti sarà cura dell’organizzatore stesso assicurare una rete di carpooling che consenta il raggiungimento della location anche da chi non può muoversi con il trasporto pubblico.
Allestimenti e attrezzature
Una volta scelta la location ideale bisognerà allestirla creativamente aderendo agli stessi valori della sostenibilità: bandito tutto ciò che è usa e getta, ben vengano invece gli accessori riciclabili e le attrezzature necessarie ad allestire la location realizzate secondo gli standard della sostenibilità. Si privilegeranno in generale i materiali riciclabili o quelli biodegradabili, si farà attenzione a predisporre una corretta gestione dei rifiuti che verranno prodotti: è importante che la location metta tutti i partecipanti nella condizione di poter fare una raccolta differenziata. Sì, perché tra le tante cause di impatto ambientale di un evento, la principale è proprio la grande produzione di rifiuti e la difficoltà a smaltirli in modo corretto
Catering
Stesso discorso riguarda il tema del catering, la scelta del fornitore andrà fatta proprio in quest’ottica: evitare gli sprechi di cibo, utilizzare materiali riciclabili o biodegradabili, scegliere un menù di ricette locali, preparate con prodotti a Km zero e magari, perché no, rivolgersi alle associazioni che si occupano di ridistribuire le portate che non sono state toccate.
Comunicazione dal pre- al post-evento
Anche la comunicazione può, anzi deve essere eco sostenibile, come? Per esempio privilegiando i canali digitali, sia per gli inviti che per la promozione dell’evento stesso, e riducendo al minimo la necessità di diffondere materiale cartaceo; raccogliendo e condividendo la documentazione di foto e video dell’evento online, invogliando chi ha partecipato ad arricchire l’archivio con la propria testimonianza. Ed infine, raccontando in che modo ed in che senso l’evento che si è organizzato può a buon diritto essere definito sostenibile, quali scelte si sono fatte e perché, a chi ci si è rivolti, etc. In fondo, anche condividere una buone pratica educare, dare l’esempio, significa “essere sostenibili.
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