Parliamo di intossicazione da metalli pesanti (elementi chimici con peso specifico superiore a 5,0, 5 volte più denso dell’acqua). Non tutti i metalli pesanti sono dannosi al nostro organismo anzi: gli oligoelementi, ad esempio, fanno bene ma in dosaggio elevato risultano tossici: il ferro, il rame, il manganese e lo zinco. Un’altra categoria di metalli pesanti è usata invece a scopo terapeutico: il bismuto, il gallio, l’oro, il litio e l’argento.
Infine abbiamo quei metalli che, in qualunque dosaggio, sono esclusivamente tossici.
Concentriamoci proprio su questi ultimi: piombo, mercurio, alluminio, arsenico,cadmio.
Il problema dei metalli tossici e dell’inquinamento è particolarmente serio: si calcola che nel corso della nostra vita mangiamo 1/3 di cucchiaino di mercurio, 1 cucchiaino di piombo, 1 di arsenico, 1,5 kg di alluminio.
Ci sono degli aiuti che la natura come sempre ci offre e che sono alla portata di tutti perché facilmente reperibili e anche non troppo dispendiosi.
Argilla verde o illite
L’argilla è un deposito di roccia finissimo ricco di sali minerali (soprattutto silice), grazie alla consistenza delle minuscole particelle che la compongono può assorbire tossine e radicali liberi che circolano nell’organismo.
L’ideale sarebbe versarne un bel cucchiaio in un bicchierone d’acqua la sera, mescolare e lasciar depositare per tutta la notte, il mattino seguente bere solo “l’acqua sporca”: da ripetere almeno per 40 giorni.
Zeolite
La zeolite è un minerale microporoso di origine vulcanica caratterizzato da una struttura molecolare a nido d’ape con una carica negativa naturale che attrae e lega tossine e metalli tossici.
Il composto ottenuto viene poi metabolizzato dal fegato ed eliminato.
Clorella
È la famosa alga d’acqua dolce con buone proprietà disintossicanti. Agisce come una resina a scambio ionico e ha un buon effetto nel legare i metalli nello stomaco, soprattutto il mercurio, ma non è altrettanto efficace nel mobilitarli ed espellerli dagli altri organi: non raggiunge i metalli intracellulari e non attraversa la barriera ematoencefalica.
La clorella è comunque una fonte significativa di nutrienti come vitamine, amminoacidi, acidi grassi e minerali. Si trova in compresse o in polvere: si può cominciare assumendo 1 cmp da 500 mg al giorno (1/4 di cucchiaino) per una settimana, poi 5 cmp da 500 mg (3/4 di cucchiaino), sempre per una settimana, prima dei tre pasti, in modo che la clorella si trovi proprio nella porzione di intestino tenue che riceve la bile a inizio pasto e possa assorbire i metalli tossici.
Dopo questa settimana di dose elevata tornare alla dose iniziale per due settimane. Il periodo di disintossicazione con la clorella può durare da 2 a 6 mesi.
Coriandolo
La tintura madre di questa pianta ha la capacità di estrarre i metalli dai tessuti, ma una volta estratti questi metalli rimangono in circolazione e non vengono efficacemente espulsi dall’organismo. È quindi necessario abbinare il coriandolo ad altre sostanze efficaci nell’espulsione.
Il grande vantaggio è che questa pianta attraversa la barriera emato-encefalica grazie al mercaptano, una sostanza ad azione chelante. È bene assumerlo per una settimana con un’interruzione di 2-3 settimane.
Una buona combinazione è proprio abbinare il coriandolo con la clorella in modo che il primo possa rimuovere i metalli tossici dai tessuti e la clorella proceda all’eliminazione attraverso l’intestino. Si assumono 10 gocce di tintura madre di coriandolo 3 volte al giorno, mezz’ora dopo aver assunto la dose elevata di clorella.
È consigliato assumere anche vitamina C, almeno 500 mg tre volte al giorno, il più possibile lontano dalla clorella.
Selenio
Soprattutto in forma organica, il selenio è efficace nel chelare il mercurio ma non altri metalli, inoltre bisogna fare attenzione al dosaggio.
Lo troviamo abbondante nel riso integrale e nelle noci brasiliane.
Crusca di riso
La crusca di riso è efficace in particolare per chelare il ferro grazie alla grande quantità di inositolo, il quale forma col ferro composti inorganici.
Metil-sulfonil-metano (MSM)
Il metil-sulfonil-metano contiene zolfo e si trova naturalmente in frutta, verdura (aglio, cipolla e svariate crucifere) e pesce, ma anche sotto forma di integratore: i gruppi solfidrici si legano ai metalli tossici, in particolare a piombo, cadmio e mercurio, ma non se non abbiamo prima una riserva di zolfo utilizzabile.
Un buon modo per integrare lo zolfo è assumerne mezzo cucchiaino o mezza capsula una volta al giorno per arrivare a una capsula o un cucchiaino 2 volte al giorno.
Altri metodi
Le mele contengono acido malico, un ottimo depurativo intestinale.
Le alghe contengo alginati che aiutano la mobilitazione intestinale e di conseguenza l’eliminazione dei metalli tossici.
Lino e psillio formano dei gel anch’essi utilissimi per ripulire l’intestino.
La spirulina e la klamath sono entrambi ottimi alleati.
Fonte Macrolibrarsi
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