Sin dall’antichità, il sale era considerato un minerale preziosissimo, tanto da essere considerato l’ “oro bianco”.
Ai tempi era usato principalmente come conservante alimentare soprattutto nelle casate nobili, poiché se lo potevano permettere davvero in pochi.
Ora abbiamo il “problema” contrario con il sale (soprattutto quello classico raffinato da cucina), divenuto assai economico e presente nelle nostre tavole: è un potente insaporitore e spesso non ci rendiamo conto di abusarne proprio perché, oltre quello aggiunto manualmente nelle preparazioni e ricette, è contenuto in quasi tutti i cibi confezionati che possiamo trovare in commercio.
Gli abusi di sale nell’alimentazione causano ritenzione idrica. Fa gonfiare gli occhi, l’addome e le caviglie, è causa di alta pressione, perverte il senso del gusto, e fa sembrare insipidi i cibi naturali anche quando non lo sono, inibisce la capacità percettiva del senso di sazietà, facendoci mangiare più del necessario e facendoci spesso mangiare quel che in Natura eviteremmo .
Ci sono, però, sali integrali di qualità (salgemma, sali marini, sale masala ayurvedico) da poter utilizzare in piccole dosi, e sali raffinati (come il classico sale bianco da cucina), ricchi di sostanze chimiche irritanti ed aggressive, solventi, anti-umidificanti, schiarenti, anti-impaccanti.
Inoltre, esistono in commercio molti insaporitori naturali utilizzati soprattutto nella cucina macrobiotica (come miso, salsa shoyu, salsa tamari, gomasio, mix di alghe) che contengono un sapore intenso e percentuali di sale piuttosto consistenti, i quali possono aiutare come “transizione” nel sostituire e diminuire l’apporto di sale raffinato dalle tavole.
Le più recenti linee guida sull’alimentazione indicano un valore consigliato che non superi quello giornaliero di circa 1 cucchiaino di sale al giorno (quindi approssimativamente 6 grammi, contenenti 2.4 g di sodio) per adulti e dai 2 ai 5 grammi di sale per i bambini (quindi approssimativamente dai 0,8 g ai 2 g di sodio per bambini al di sotto dei 5 anni nel primo caso, e al di sopra dei 5 anni nel secondo).
Ma è altrettanto importante conoscere tutte le alternative naturali ed integrali al sale che abbiamo a disposizione. Difatti, più ci si alimenta in modo integrale nutrendosi già dalle materie prime, meno sale si assume in modo inconsapevole.
Molti anni fa, quando il sale da cucina era molto costoso, le erbe aromatiche e le spezie erano fondamentali sia nelle preparazioni culinarie che in ambito terapeutico.
Ora che il sale ne possiamo trovare ovunque ed in grande quantità, tutto quel che riguarda queste preziose fonti di vitamine e minerali utilissime nella digestione e nel metabolismo cellulare, è stato relegato purtroppo ad un ruolo marginale.
Riscopriamo quindi queste spezie e queste meravigliose erbe, chiamate “aromatiche” proprio perché hanno un aroma inebriante e gradevolissimo, il quale si sposa magnificamente sia nella cucina crudista che in quella cotta!
Ecco come sostituire il sale:
- Con piante aromatiche come alloro, basilico, dragoncello, erba cipollina, maggiorana, menta, origano, prezzemolo, rosmarino, timo;
- Con le spezie: cannella, cardamomo, coriandolo, cumino, curcuma, curry, noce moscata, paprika, pepe di cayenna, zenzero!
- L’utilizzo di vegetali appartenenti all’ordine botanico delle liliacee come aglio, cipolla, porro e scalogno (anche secchi) insaporiscono in modo intenso ogni pietanza. Nel caso si utilizzino questi alimenti consiglio sempre di privarli del loro germoglio per migliorarne la digestione ed il nostro alito!
- I pomodori secchi e i capperi vengono conservati solitamente sotto sale: se opportunamente dissalati in acqua tiepida possono essere degli ottimi sostituti al sale.
- Essiccando ortaggi come pomodori, cetrioli e zucchine (senza aggiungere sale) si andrà a perdere acqua e a concentrare il sapore dei vegetali, aumentandone il sapore “salato”.
Il sodio che si trova disponibile negli ortaggi e nella verdura (soprattutto nel sedano, ma anche in pomodori e cetrioli ad esempio) risulta organicamente utilizzabile e solubile, e questo tipo di “sale” organico è a totale beneficio del nostro organismo.
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