Non è corretto dire che la vita è nata nell’acqua: in realtà è nata in una soluzione di acqua e sale, la stessa in cui siamo immersi per nove mesi nella pancia della mamma. Lo stesso nostro sangue è una soluzione salina all’1%, simile a quella del “mare primordiale”.
Da questo osservazioni il medico Barbara Hendel e il biofisico Peter Ferreira sono partiti per elaborare un sistema di cura basato sull’impiego di soluzioni idrosaline e lo spiegano nel libro Acqua e Sale. Ma non si parla di sale ripulito chimicamente e ridotto a cloruro di sodio: il sale naturale – ricordano gli autori – contiene minerali e oligoelementi che non devono assolutamente essere considerati impurità. Non vanno eliminati perché ogni elemento chimico è portatore di una “specifica informazione, vibrazione, energia o forza vitale” la cui carenza può causare disturbi di vario genere.
Il consiglio è di consumare sale cristallino di miniera genuino e naturale, quello che si trovava nel mare originario. Il sale consigliato, e utilizzato nella pratica come “alimento di vita”, è quello proveniente dall’Himalaya poiché conterrebbe un “contenuto d’informazione più elevato”.
Hendel e Ferreira presentano i risultati delle loro ricerche e propongono una serie di “interventi” per diversi problemi di salute o come cura disintossicante. Si può assumere la soluzione per via orale, fare impacchi, inalazioni, lavaggi, bagni, frizioni e altro.
Gli autori del libro propongono questa cura per avviare un cambiamento con ripercussioni positive sul corpo, sulla mente e sull’anima.
- 1. Prima di tutto si deve preparare una soluzione salina cristallina. Mettete cristalli di sale in un piccolo vaso di vetro con coperchio e copriteli con acqua di sorgente.
- 2. Nel giro di un’ora i cristalli si sciolgono fino a saturare l’acqua: avremo una soluzione al 26%.
- 3. Prelevate un cucchiaino della soluzione dal vaso e mettetelo in un bicchiere: riempite con acqua di sorgente.
- 4. Bevete un bicchiere d’acqua così preparato ogni mattina a digiuno, appena alzati.
- 5. Il trattamento va prolungato nel tempo, anche a vita.
In un altro interessante libro Il potere curativo di acqua e sale, l’autore spiega come il sale cristallino in acqua scioglie i depositi di acidi, tossine e metalli pesanti e armonizza il bilancio acido-basico. Con il sale cristallino, inoltre, sono stati ottenuti ottimi risultati nel trattamento delle malattie respiratorie. Applicazioni di soluzione idrosalina sono altresì indicate per la cura di malattie della pelle e nei trattamenti cosmetici, e la loro efficacia è da tempo riconosciuta anche dalla medicina tradizionale.
Un altro esempio è il bagno di acqua e sale, efficace per combattere la ritenzione idrica. Infatti il sale agisce attirando all’esterno i liquidi in eccesso.
Riempire la vasca con acqua calda alla temperatura di circa 37-38 gradi e sciogliervi quattro, cinque chili di sale, meglio se integrale.
Basterà immergersi per una mezz’ora stando attenti ad alzarsi lentamente, per evitare bruschi cali di pressione che il caldo e l’effetto drenante del sale potrebbero provocare. Inoltre la pelle si manterrà idratata e morbida grazie all’alta temperatura dell’acqua.
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