Le piante non ci offrono solo i costosi oli essenziali, ma anche un’alternativa più economica e altrettanto utile: gli idrolati!
Con la distillazione i prodotti che si ottengono sono l’olio essenziale e l’acqua aromatica e l’olio essenziale ha una corposità che lo porta più vicino alla fisicità e la sua risposta sarà migliore sulla materia.
Le piante da essenza sono più forti e resistenti poiché riescono ad adattarsi meglio alle difficoltà ambientali proprio grazie agli oli che, svolgendo una funzione antibiotica, le mettono al riparo dall’attacco di agenti esterni come ad esempio le malattie crittogame e i fitofagi, rendono difficoltosa la crescita e lo sviluppo di piante antagoniste ma contemporaneamente permettono lo svolgimento di funzioni allopatiche di aiuto reciproco con soggetti compatibili. Contribuiscono inoltre alla sopravvivenza della pianta in condizioni climatiche estreme poiché riescono a limitare la vaporizzazione dell’acqua in caso di stress idrico ma non solo: la pianta in terreni poveri e aridi produce più oli essenziali a discapito della crescita fogliare per rispondere meglio alle variabili dell’habitat in cui si trova.
Le funzioni degli oli nel vegetale perciò rivestono un ruolo decisamente pratico: essi conferiscono forza alla pianta, la rendono competitiva, sono il fuoco condensato del sole che imprime la sua energia vitale nel fiore, nella foglia, nei rami e nella radice.
Facendo una trasposizione queste qualità sono quelle che un organismo riceve venendo a contatto con queste sostanze.
Gli oli difendono la pianta e infatti aiutano il sistema immunitario. Creano sinergie utili tra i vari apparati proprio come in Natura svolgono funzioni allopatiche. Aiutano nella riparazione dei tessuti sia che si tratti di cellule vegetali che di tessuto epiteliale. Risvegliano nell’organismo le forze di auto-guarigione per riportare l’equilibrio nel sistema perturbato da malattie che altro non sono che una risposta poco adeguata agli stimoli dell’ambiente circostante. Gli oli essenziali agiscono sul corpo e lavorano sulla materia.
Questa è la loro funzione principale e i benefici prodotti dall’intenso aroma sono anch’essi molto concreti.
l meccanismo degli oli essenziali è quello di indurre delle risposte chimiche in funzione dei principi attivi che contengono e il fatto di una migliore azione attraverso la miscelazione lo conferma.
L’idrolato invece è un rimedio vibrazionale perché costituito da acqua e porta un messaggio che raggiunge i centri energetici grazie proprio alla sua natura, ossia essere acqua informata. Attraverso il respiro l’essenza profumata raggiunge il luogo della criticità passando per le aree non controllate dalla mente razionale e scioglie le emozioni dove queste nascono.
L’anima della pianta parla all’anima dell’uomo, l’acqua aromatica parla ai liquidi intra ed extracellulari, l’aria profumata parla alle energie sottili.
Considerate delle “cenerentole” rispetto agli oli essenziali, le acque aromatiche sono invece grandi guaritrici. Meno costose degli oli e assolutamente prive di effetti collaterali costituiscono l’anima della pianta e sono in grado, a livello biochimico, di migliorare le funzioni vitali interrompendo il circolo vizioso generato dallo stress.
Esse rientrano inoltre nella preparazione di prodotti cosmetici dove sostituiscono egregiamente gli oli essenziali per la loro mancanza di aggressività sulla pelle.
Gli idrolati per le loro grandi qualità meritano di entrare a pieno titolo nel vasto mondo delle terapie naturali affiancando gli oli essenziali nei processi di guarigione olistica della persona.
Tratto dal libro Gli idrolati. Le acque che curano
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