Dall’arabo “Al-barquq” e dal latino “Praecoquus” che in entrambi i casi significano precoce, il nome dell’albero di albicocco è dato dal fatto che è precoce, in quanto comincia a fruttificare già dal secondo anno dopo essere stato piantato.
L’albicocco è una pianta molto antica, se si pensa che era già conosciuta in Cina nel 3.000 avanti Cristo. I romani la diffusero in tutta Europa dopo la conquista dell’Armenia. L’Italia è fra i grandi produttori di albicocche.
Quando sono mature le albicocche sono profumate e hanno un bel colore che va dall’arancio al rosato. Non preoccupatevi se la buccia presenta qualche ammaccatura, è solo un segno di maturità del frutto.
L’albicocca è il frutto per eccellenza che garantisce una buona abbronzatura, perchè contiene le dosi più elevate di carotene ma anche di potassio, utile per remineralizzarci in estate.
Il carotene, nella sua forma di beta-carotene, si trasforma in vitamina A, svolge un’azione di prevenzione contro i tumori ed è efficacissimo nel proteggere la pelle dai danni del sole. Inoltre l’albicocca contiene in grande quantità anche vitamina B, C e PP e di diversi oligoelementi (come magnesio, fosforo, ferro ecc.) per cui dà energia a chi ha problemi di anemia o di spossatezza cronica, alle persone convalescenti, agli anziani e ai bambini.
Le albicocche aiutano a prevenire la formazione di placche sulla parete interna delle arterie, rafforzano il sistema immunitario e contribuiscono alla salute degli occhi, della pelle, dei capelli, delle gengive e delle ghiandole e al bilanciamento della pressione sanguigna e della funzionalità cardiaca.
Le albicocche hanno anche proprietà lassative, favorite dalla presenza del sorbitolo (uno zucchero), ma solo quando sono secche, altrimenti fresche sono astringenti.
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