Lo sapevate che si possono allevare le api in città? Così come gli orti in città ecco anche le api e il miele!
Non è più strano nè impossibile di quanto si pensi. In Italia la prima esperienza è nata nel 2010 a Torino con il progetto Urbees di Antonio Barletta è riuscito a creare una rete che oggi a Torino conta 20 arnie in sei diversi posti e che nel 2013 ha prodotto e messo in vendita 2.000 barattoli di miele di città da 125 grammi l’uno. Le arnie sono sia sui balconi di privati cittadini, sia sui tetti di musei e fabbriche.
Vuoi un barattolo di Miele di Urbees? Ecco allora il Miele con il tuo nome sull’etichetta!
Ogni barattolo etichettato e dotato di un Qr code che contiene la scheda per la tracciabilità del prodotto che garantisce la sicurezza del miele, la trasparenza del processo e rende possibile realizzare una mappatura delle piante di riferimento per gli impollinatori.
“Abbiamo fatto analizzare il miele prodotto – spiega Antonio Barletta di Urbees – e così abbiamo anche scoperto quali piante e nettari Torino offre alle api: dal tiglio all’ippocastano al trifoglio. In questo modo, grazie alle Api possiamo anche realizzare un mappatura botanica della città”.
L’idea di tutelare l’ambiente preservando la salute delle api è condivisa anche dal Caab (Centro agroalimentare di Bologna) con il progetto “bee-Sos-tenibile“ dedicato all’apicoltura urbana.
A New York l’apicoltura è legale dal 2010 e in quattro anni si è diffusa moltissimo, sui tetti dei grattacieli si sono moltiplicate le arnie. Il miele prodotto è certificato come 100% urbano e, assicurano gli esperti, non è secondo a nessuno.
Così anche a Parigi, Londra e Tokio.
Ma come fa il miele “urbano” ad essere buono? Le città, infatti, rispetto alle zone agricole coltivate a monocoltura o agricoltura intensiva, offrono alle api molte aree nettarifere e pollinifere ricche di piante e fiori che non sono trattati con agenti chimici aggressivi e nocivi: giardini pubblici e privati, aiuole, balconi e terrazze.
Ricordiamoci che senza api non avremmo più cibo, infatti un terzo del cibo che mangiamo e fino al 90% delle piante selvatiche, dipendono dal servizio di impollinazione delle api e di altri insetti impollinatori. Inoltre, 71 delle 100 colture più importanti per l’alimentazione umana sono impollinate dalle api come i pomodori, le mele, le fragole e le mandorle.
Non solo, ma le api sono dei bio-indicatori, per cui monitorando il miele delle città, si potrà fare anche un monitoraggio della qualità ambientale della città.
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