Oggi voglio parlarvi di una festa arborea della mia regione, la Basilicata, che ha origini antichissime: la festa dei maggi.
Come scrive l’amico Giuseppe Melillo nel suo blog Tra cielo e mandarini:
Una particolare importanza rivestono le feste denominate “Maggi”, espressione unica in Italia delle comunità montane nell’area del Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane. In queste feste si esprime il rapporto strettissimo che la popolazione ha con l’ambiente circostante caratterizzato dalle montagne e i fitti boschi.
Si tratta dei culti arborei celebrati ad Accettura, Oliveto Lucano, Pietrapertosa, Castelmezzano e Viggianello.
Il Maggio di Accettura è sicuramente la festa lucana più conosciuta a livello nazionale ed internazionale e si presenta come la manifestazione viva e dinamica di un rito antichissimo, che rivela uno stretto rapporto tra ambiente naturale e dimensione culturale e religiosa.
Esso consiste infatti in un tipico culto arboreo ed è la rappresentazione rituale dell’unione tra due piante, una di sesso maschile, l’altra di sesso femminile, che vengono prima abbattute, rispettivamente nel bosco di Montepiano e nella foresta di Gallipoli Cognato, e poi portate processionalmente in paese per essere quindi innestate e innalzate insieme il martedì di Pentecoste.
La festa si conclude con l’arrivo al cospetto del grande albero della processione di San Giuliano, patrono di Accettura.
Cerimoniali di tal genere si ritrovano anche in diverse località degli Appennini e delle Alpi e in diverse zone d’Europa, dovunque la presenza e la consistenza dei boschi abbiano finito col condizionare in maniera decisiva l’economia delle comunità locali.
Vi invito a vedere il film documentario La Terra dei Maggi, dedicato al patrimonio culturale storico e demoetnoantropologico della Basilicata.
Il Matrimonio dell’albero, simbolo di fecondità e auspicio di abbondanza, è espressione di una ri-generazione materiale e spirituale della comunità nella rinascita personificata della primavera.
Le origini di questa festa sono nordico-celtiche,e si collegano ad una forma di rigenerazione che ha nella Madonna il suo simbolo cristiano. E’ proprio nell’ambito delle feste dedicate alla Madonna che si compie questo rito che unisce la tradizione pagana con quella cristiana.
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