Oggi passo la parola all’amica Graziella che nel suo blog ci dà un consiglio per chi è alla disperata ricerca del regalo intelligente, insolito, divertente da mettere sotto l’albero.
Un regalo solidale ed ecologico?
Regala un albero! Un baobab, un anacardo, un mango … No, non arriverà con Interflora per avvilirsi in un salotto per mancanza di terra, aria e luce. Sarà piantato nel suo paese di origine e curato da mani esperte, e potrai visualizzarlo con Google Maps! Si tratta di un’adozione a distanza che fa bene al pianeta.
Tutto ciò e’ possibile grazie a Treedom, che ti consiglia l’albero giusto per le persone della tua vita. E allora se vuoi regalare tenerezza scegli l’albero del karitè, il mango per la felicità, il caffè per l’energia, il cacao per la dolcezza. E poi c’è l’anacardo, l’albero dell’amore … Se lo pianti assorbirà 300 kg di anidride carbonica, pari a quella prodotta da una persona in 22 giorni!
Non devi essere milionario per fare questo, devi solo avere un animo sensibile!
Cosa è Treedom?
Treedom nasce nel 2010 a Firenze da un team di giovani con la voglia di migliorare il mondo, un albero alla volta.
L’idea è al tempo stesso semplice come un albero e innovativa come la rete: permettere a chiunque di contribuire affinché un nuovo albero sia piantato nel mondo, attraverso un sito web trasparente, interattivo ed integrato con i social network.
Su Treedom puoi scegliere l’albero che desideri. Il tuo albero viene piantato in giro per il mondo direttamente da contadini locali, per poi essere fotografato, geolocalizzato e pubblicato sul tuo profilo. E’ come adottare un albero a distanza, con la possibilità di dedicare l’albero ad una persona speciale e di scriverci i tuoi messaggi. Giorno dopo giorno, puoi veder crescere la tua foresta un albero alla volta, scoprire la tua impronta ecologica ed imparare, divertendoti, a ridurla.
In tre anni Treedom ha piantato oltre 180.000 alberi tra Senegal, Camerun, Malawi, Argentina, Haiti, Italia e Kenya.
La spesa?
Da 5,90 euro per piantare una Jatropha a 49,90 un Baobab! Se ti è piaciuto l’articolo iscriviti al mio blog, oppure seguimi sulla pagina Facebook di Terra Madre

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