Sto seriamente pensando di cominciare un esperimento di orto nel piccolo spazio dietro casa e, per cominciare, ho chiesto consiglio alla mia amica Anna, “contadina di vocazione”, così come lei si definisce.
La mia preoccupazione era per le auto che vi circolano intorno, ma lei mi ha risposto che attualmente il problema è il benzene che per la sua volatilità tende più che altro a salire e non a scendere come faceva il piombo, e poi quello che andrà sulle piante tu lo respiri già quotidianamente, basterà sciacquare bene la polvere.
Per il resto, di seguito trovate gli indispensabili consigli che mi ha dato:
1. Per cominciare adoperati per avere un substrato di terreno diverso da quello che è già sul posto, magari facendo venire un camioncino di terreno da un luogo pulito, la pioggia dilaverà poi nel tempo quello che resterà più in basso (considera che quasi tutti i terreni utilizzati per allevare le piantine spesso ibridate, già dai vasetti, sono derivanti da compost anche cittadini dove viene fatto macerare di tutto), poi ci sono i diserbanti, gli ammendanti, i pesticidi dei quali raramente si rispettano i tempi di abbattimento e per i quali quasi mai si considera l’effetto cumulativo nei nostri organismi, e spesso le sostanze con le quali si irrorano i frutti per produrne la maturazione simultanea prima della vendita al dettaglio, considera poi la raccolta a produzione acerba per garantire le consegne, in luoghi quasi sempre distanti da quelli di produzione, più l’inquinamento prodotto dal trasporto… Guardate, anche solo per pochi minuti questo documentario, può aiutarvi a capire la gravità: I nostri figli ci accuseranno.
2. Per un esperimento più veloce puoi allocare nel fazzoletto di terra che hai scelto delle balle di paglia a pianta rettangolare provenienti da produzioni bio, aprire dei piccoli varchi nella paglia metterci del terriccio pulito con al centro le piantine (come in vaso) bagnare ben bene e goderti la crescita aiutandoti magari con un piccolo impianto a goccia a tempo. La paglia farà nel tempo da humus e nell’immediato una pratica e veloce lettiera per le tue colture, evitandoti per un bel po’ di mesi di lottare contro le infestanti.
3. Poni intorno all’orto dei frangivento, magari inizialmente con un’ intrecciata di cannucce e midollino dove poi farai salire dei rampicanti che faranno da protezione contro i fumi.
4. Per risparmiare sull’acqua per irrigare, potresti poi usare per irrigare l’acqua piovana raccolta dal tetto con gronda che finisce in cisterna e fatta decantare.
5. Puoi costruirti con le tavole di scarto delle segherie a costo zero o quasi, degli incassati di 1×2 metri, profondi dai 50 ai 70 cm e riempirli di terra come grandi fioriere. Sono comodi da gestire e non devi neanche piegarti.
Per un buon orto sinergico guarda questo documentario dal titolo Il giardino di Emilia Hazelip.
Un grazie ad Anna!!!
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