E’ stato inaugurato il 6 marzo scorso a Roma il MACRI, Museo dei Crimini Ambientali, ospitato all’interno del Bioparco, da sempre una delle mete preferite dai più piccoli.
Il Museo è stato voluto e realizzato dal Bioparco di Villa Borghese a Roma insieme al Corpo forestale dello Stato che, solo nello scorso anno, ha accertato 5.095 reati ambientali e 13.970 illeciti amministrativi. L’Italia rappresenta, infatti, uno dei più importanti mercati di prodotti ed articoli derivati da specie animali e vegetali, il cui giro di affari, a livello internazionale
Lo spazio museale avrà un forte impatto emotivo sui visitatori, l’allestimento sarà curato da professionisti, artigiani, tecnici specializzati, insieme ad esperti del settore del cinema. I sistemi di videoproiezione, luci e audio saranno configurati mediante impianti e componenti professionali a tecnologia avanzata.
Il museo è aperto alle scolaresche che potranno fruire di uno specifico percorso didattico dedicato agli animali in via d’estinzione e alla tematica del commercio illegale di fauna e flora.
Un’altra sezione del Museo sarà dedicata ai reati in danno agli animali e al bracconaggio.
Il Museo sarà aperto ad incontri e dibattiti legati alla legalità ambientale.
Inquinamento ambientale, incendi, taglio illegale delle foreste fluviali fanno parte della prima area espositiva, dove sono ospitate alcune specie animali testimoni dei reati contro il territorio e gli ecosistemi. Una parte importante del MACRI è dedicata all’attività degli ultimi venti anni di confisca, da parte del Corpo forestale, di flora e fauna in pericolo di estinzione. Alcuni degli oltre 70mila reperti disponibili, come animali imbalsamati, sono qui mostrati al pubblico per la prima volta. Altri spazi espositivi sono dedicati al bracconaggio e al reato di maltrattamento degli animali. E’ anche possibile capire un po’ meglio quali sono le tecniche di laboratorio utilizzate dalla Forestale per accertare i reati, come il “metodo delle evidenze fisiche” per l’individuazione del punto di innesco di un incendio boschivo, le tecniche di identificazione delle specie protette, le informazioni sulla collaborazione internazionale con l’Interpol.Se ti è piaciuto l’articolo iscriviti al mio blog, oppure seguimi sulla pagina Facebook di Terra Madre

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