Un’esperienza industriale vincente, che dovrebbe insegnarci tanto, in questa Italia della crisi economica: intuire che da un prodotto di scarto si può ottenere qualcosa di unico ed originale. E poi, come per tutte le cose che si avviano in un lampo di creatività, la strada si apre pian piano e da cosa nasce cosa.
L’esperienza è quella di Edilana e dell’imprenditrice Daniela Ducato che ieri ha vinto il Premio internazionale Donna per l’Ambiente 2013 Mimosa D’Oro. Il riconoscimento, istituito dall’Associazione Donne Ambientaliste, si propone di promuovere la diffusione dell’eccellenza femminile nella salvaguardia del pianeta, e si aggiunge ad altri premi ottenuto dalla creatrice di Edilana nel corso degli ultimi anni.
Ma come nasce l’intuizione di Daniela Ducato?
Nasce da un furgoncino che scarica nella sede di una Banca del tempo, tra le prime a partire in Italia e nella quale si scambiano saperi e formazione, quintali di lana. «Un rifiuto speciale – spiega Daniela Ducato – che deve per forza essere conferito agli inceneritori. La cliente della Banca del tempo era stanca di pagare un costo altissimo per farla bruciare ma non sapeva come utilizzarla».
Il tutto prende vita quasi per gioco: una comitiva di giovani che si riuniva a casa del marito (Ruggeri) foderò per gioco con gli scarti della lana grezza una casa di legno nella quale, casualmente, entrò Daniela. «Il clima e l’acustica erano perfetti».
Quindi la ditta Ruggieri, la più grande impresa di distribuzione di materiali edili in Sardegna, ha cominciato a produrre una serie di prototipi termoacustici. Nonostante nel 2008 avessero partecipato ad un progetto con i loro materassini fonoassorbemti, dall’alto nessuno si occupò di loro. Ma la ditta Ruggeri è andata avanti lo stesso, senza approfittare dei fondi statali, ma occupando una vecchia azienda e costruendo i primi prototipi.
Nel 2008 il colpo di scena: la nuova sede della Essedi, una delle due imprese di famiglia che complessivamente fatturano oltre 25 milioni, fu completamente foderata dai pannelli testati a Nule.
I 650 commercianti, le 450 falegnamerie e i 400 negozi di elettrodomestici da incasso, abituali clienti dei coniugi Ruggeri, rimasero colpiti dal risultato. Da allora in poi è stata un’escalation: la rete distributiva sarda non riesce a stare dietro agli ordini di queste intercapedini che vengono inserite nelle mura, nei pavimenti e nelle soffitte di case, fabbriche e uffici.
I prodotti della Edilana sono stati pluripremiati in Europa, quali isolanti termici acustici, intonaci, pitture, tessili, pannelli di fibre vegetali e di lana di pecora, terra cruda, pareti e tetti pronti, colori. Tutti realizzati con un’ingegnerizzazione industriale all’avanguardia e l’uso di materiali crudi, eccedenti e ottenuti senza consumo di suolo agricolo e di risorse idriche.
“Produco prodotti ispirandomi agli stessi materiali usati dagli uccelli per i loro nidi – spiega la Ducati – Architetture perfette, fatte di fibre animali, di terra, di paglie vegetali, tutto in armonia con madre terra. Per me innovare è guardare con gli occhi di formica, andare a scuola dai colombi, copiare dalle resistenti tane dei ricci. Perché la natura sa ascoltare, non spreca, non genera rifiuti, utilizza quanto basta. Dedico il premio alla mia terra, la Sardegna, devastata dalla recente alluvione, con l’augurio che si possa risollevare presto”.Se ti è piaciuto l’articolo iscriviti al mio blog, oppure seguimi sulla pagina Facebook di Terra Madre

[…] By rossella […]