Oggi ospito un articolo non scritto da me che spero possa suscitare interesse in chi mi legge:
RHW.2 é un nome che rimarrà impresso non solo nella storia creditizia ma anche architettonica ed energetica contemporanea. A Vienna infatti é stato realizzato il primo grattacielo passivo, ovvero la prima torre di uffici dotata di certificazione PassivHaus al mondo.
Con il termine tedesco Passivhaus, ovvero Passive House in inglese o ancora Casa Passiva in italiano, si identifica un edificio che assicura il benessere termico praticamente senza aver bisogno di un impianto di riscaldamento tradizionale. Il tutto viene ottenuto dall’irraggiamento solare diurno nonché dagli elettrodomestici e dagli stessi abitanti dell’edificio.
In una casa passiva il consumo di energia é del 90% inferiore rispetto ad una abitazione tradizionale e tale risparmio compensa i maggiori costi di costruzione. L’obbiettivo della casa passiva tuttavia non é puramente un risparmio economico ma un corretto sfruttamento delle risorse energetiche grazie a un mix studiato tra progettazione e realizzazione di ogni elemento in modo che sia in grado di portare, o trattenere, energia nell’abitazione e approvvigionamento da fonti di energia rinnovabile, quali il fotovoltaico e il termico solare e il geotermico, per quella parte di energia di cui comunque l’edificio abbisogna.
L’obbiettivo finale di una casa passiva e necessario per ottenere la relativa certificazione é che la casa non consumi su base annuale più di 120 kilowatt per metro quadrato, dei quali sempre su base annuale solamente 15 kilowatt per metro quadrato all’anno devo essere consumati per il riscaldare l’edificio.
Nel caso della torre RHW.2 di Vienna la novità risiede nel fatto che ci troviamo difronte a un edificio che si sviluppa in altezza, elemento che viene minimizzato nel suo essere fonte di spreco energetico grazie a una attenta progettazione architettonica e realizzazione dell’involucro.
L’edificio di 20 piani, sede della banca da cui prende il nome, riesce a ridurre il proprio fabbisogno di energia per il sostentamento dell’80% rispetto a un uguale edificio progettato e realizzato con un sistema tradizionale. Infatti l’edificio riceve energia dalla facciata vetrata alta ben 80 metri nonché da ogni elemento in esso contenuto, fino anche alle macchinette del caffè.
Si comprende come avendo ridotto a solo un 20% il fabbisogno energetico dell’edificio sia un risultato raggiungibile renderlo indipendente dal punto di vista energetico. Infatti nel caso della torre RHW.2 di Vienna la residua energia necessaria per rendere l’edificio completamente indipendente dal punto di vista energetico verrà fornita da un impianto fotovoltaico combinato con un impianto geotermico che danno origine a un impianto complesso di trigenerazione di energia termica, frigorifera ed elettrica.
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