La canapa è stata la prima pianta coltivata dall’uomo, che ha portato all’invenzione dell’agricoltura e, di conseguenza, alla civiltà.
La canapa può essere coltivata per due scopi principali: per la fibra o per i semi.
Resistente, ecologica, eterna, la canapa è una antica pianta di almeno 8000 anni. Annientata nel secolo scorso da grandi interessi commerciali (tutto ciò che è fatto di cotone, legno, petrolio ed i medicinali possono essere fabbricati con la canapa), può contare 50.000 utilizzi, tutti economicamente remunerativi e concorrenziali. Tessuti, medicine, alimenti, carta, combustibile vegetale, materiali per l’edilizia, plastica ecologica, plexiglas, polistirolo, resine, cordame e cosmetici. Tutto ad inquinamento zero.
Data la sua velocissima crescita, essa sottrae la luce e soffoca tutte le altre erbe presenti sul terreno, e lo libera quindi da tutte le infestanti meglio di quanto non sappiano fare i diserbanti. La canapa non ha bisogno di alcun pesticida o diserbante per crescere rigogliosa. Inoltre, con le sue profonde radici rigenera i terreni, anche inquinati, favorendo la rotazione delle colture; riduce l’effetto serra, essendo uno dei migliori foto-convertitori di anidride carbonica in ossigeno.
Il seme di canapa è l’alimento vegetale con il più alto valore nutrizionale.
In primo luogo ha un contenuto di proteine pari al 20-25 %, con tutti e nove gli amminoacidi essenziali in una combinazione proteica unica in tutto il mondo vegetale. Il seme di canapa fornisce al nostro corpo la base su cui creare altre proteine come le immunoglobuline: anticorpi che respingono le infezioni prima ancora che arrivino i primi sintomi percepibili.
Dai semi di canapa si ottiene la farina con cui si realizzano diversi prodotti, dalla pasta ai crackers e ai biscotti, oltre che l’olio, di cui ho già parlato qui.
Su Macrolibrarsi, fra i tanti prodotti a base di Canapa, trovate anche il Pesto, e il Cioccolato alla Canapa!
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