Un frutto esotico di cui se ne è sentito tanto parlare negli scorsi anni: la Papaia. Cosa ha di speciale? Su Flora Blog ho tratto queste notizie:
Tutte le parti della papaia contengono un lattice ricco di enzimi fra i quali il più importante è la papaina che viene estratta nella sua forma attiva, quando cioè il frutto è verde e quindi non ancora maturo; in questo modo mantiene intatte tutte le sue proprietà antiradicali liberi, antisettiche e rigeneranti del tessuto collagene.
La papaina, assunta dopo aver mangiato, facilita notevolmente la digestione delle proteine, tanto da essere considerata un rimedio insostituibile dopo i pasti abbondanti e frettolosi; se invece viene ingerita a digiuno esercita un’azione antinfiammatoria e drenante. La papaya è usata anche per combattere la dissenteria e le infezioni intestinali: dopo i primi sintomi, si usa solo la polpa e anche se inizialmente la situazione sembra peggiorare, già il secondo giorno – grazie alle sue spiccate proprietà antinfiammatorie – inizia un sollievo dai dolori e più tardi dovrebbe risolvere il problema. La papaina viene quindi utilizzata in medicina per la cura della dispepsia e inoltre in varie cure per le ustioni e per le ulcere superficiali.
Gli enzimi in essa contenuti hanno proprietà esfolianti ed antimicrobiche sull’epidermide, facilitando l’eliminazione del tessuto malato e impedendo infine fenomeni di infezione batterica sulla lesione.
Occorre però distinguere tra le proprietà antiossidanti del frutto presenti allo stato naturale, e quelle, decisamente più notevoli, al termine del processo di fermentazione (alcolica a bassa temperatura della durata di circa 300 giorni, seccata e liofilizzata). Assunta come integratore alimentare, la papaya fermentata, è in grado di stimolare il sistema immunitario. L’estratto proposto dal famoso virologo Luc Montagnier (scopritore del virus HIV) è un valido rimedio contro i radicali liberi e contro l’ossidazione delle cellule cerebrali, in modo da contrastare il Parkinson, l’Alzheimer, l’invecchiamento e persino la Sars. Agendo sullo stress ossidativo, la papaya fermentata aprirebbe la strada a terapie preventive. Numerosi ricercatori hanno lavorato su questo argomento, con risultati a volte notevoli e senza constatare alcun effetto secondario.
La papaya fermentata, sotto forma di integratore alimentare nutrizionale può essere considerato come un trattamento supplementare in associazione con i medicinali classici.
Se volete approfondire potete leggere Il Grande Libro della Papaya.
Per chi vuole provare un prodotto a base di papaya, vi consiglio lo sciroppo di papaya fermentata.Se ti è piaciuto l’articolo iscriviti al mio blog, oppure seguimi sulla pagina Facebook di Terra Madre

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