I jeans scoloriti possono uccidere. Non chi li indossa: chi li produce. Nel gennaio 2011 inizia una campagna internazionale per vietare il processo di sabbiatura, con il quale il denim (il tessuto dei jeans) assume un aspetto vissuto. La sabbiatura viene affidata ad aziende che operano in Paesi poveri. E’ il trattamento più a buon mercatoper schiarire i jeans , e dà anche i risultati migliori. Ma i lavoratori che la praticano si ammalano di silicosi.
La campagna internazionalecontro la sabbiatura dei jeans è organizzata da Clean Clothes Campaign, una rete di organizzazioni sindacali e organizzazioni non governative europee. La tecnica consiste nello “sparare” sulla stoffa getti di sabbia. Respirando le polveri che contengono la silice della sabbia si contrae facilmente la silicosi, una malattia irreversibile, incurabile e anche mortale. Per dare un’idea della pericolosità: in Turchia la sabbiatura dei jeans è iniziata nel 2000 ed è stata vietato nel 2009. Si stima che la metà delle 10.000 persone che hanno lavorato nel settore sia ora affetta da silicosi. Secondo Clean Clothes Campaign, la maggior parte dei jeans slavati destinati alla vendita in Europa vengono trattati – senza tanti riguardi per i lavoratori – in Paesi come Bangladesh, Messico, Cambogia, Cina, Pakistan, India, Indonesia… La campagna invita a mettere fuori legge la sabbiatura, a non acquistarejeans sabbiati e a far pressione sulle aziende di jeans affinchè non utilizzino questa tecnica. La pagina italiana della campagna per l’abolizione della sabbiatura dei jeans, a partire dalla quale si possono scaricare dati e statistiche.
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