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POMPA DI CALORE: COME RIDURRE LE EMISSIONI NOCIVE CON UN SISTEMA DI RISCALDAMENTO GREEN

11 Dicembre 2018 By Rossella Leave a Comment

Anche se fino a pochi decenni fa le nostre abitazioni venivano costruite senza prendere in considerazione criteri di risparmio energetico, oggi c’è molta più sensibilità sulla questione ambientale, e sempre più consumatori, nella loro quotidianità, scelgono di adottare soluzioni green ed ecosostenibili, che promuovono la salvaguardia dell’ambiente e molto spesso li aiutano anche a risparmiare.

Questa condizione può verificarsi nell’ambito del riscaldamento domestico e del comfort termico: documentandosi un po’ e prendendo a cuore il benessere di tutti, al posto degli impianti di riscaldamento tradizionali a legna o a gas, che tramite la combustione emettono nell’atmosfera fumi, gas ed emissioni nocive, è possibile infatti dotare la propria casa di apparecchi per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria alternativi.

In commercio sono ormai presenti da anni diversi sistemi di riscaldamento green, che sfruttano energie rinnovabili per la loro alimentazione e non inquinano, ma anzi offrono un notevole risparmio e un’efficienza energetica ottimale a chi riesce a sfruttare al meglio le loro potenzialità.

Tra gli esempi di impianto di riscaldamento green ed ecosostenibile, la moderna pompa di calore è forse quello più potente e versatile. Ne esistono infatti diverse tipologie, a seconda del tipo di alimentazione, che hanno un costo diverso e risultano più o meno vantaggiose a seconda delle caratteristiche della propria abitazione. Tutte però sono accomunate dalla loro semplicità di funzionamento, dalle grandi possibilità di integrazione con impianti preesistenti e altri sistemi energetici eco-sostenibili, e dall’alimentazione con diverse forme di energie rinnovabili.

Siete curiosi di scoprire di più sulle pompe di calore? Continuate a leggere questo articolo.

Funzionamento e alimentazione delle pompe di calore

La pompa di calore rappresenta un sistema di climatizzazione che rientra nella categoria green perché per il suo funzionamento, quindi per generare calore, refrigerare o per produrre acqua calda sanitaria, utilizza una fonte esterna che in genere si tratta di un’energia rinnovabile.

Per spiegare in maniere semplice il funzionamento interno di questi apparecchi, molti lo paragonano a quello dei nostri frigoriferi: anche la pompa di calore è infatti dotata di un circuito contenente un fluido refrigerante, un compressore e degli scambiatori, ma il suo funzionamento è inverso rispetto a quello di questo classico elettrodomestico. Il frigo infatti prende energia termica fredda dall’interno e la butta fuori, mentre la pompa di calore prende energia termica dall’esterno e la immette all’interno dell’abitazione.

A seconda della tipologia, le pompe di calore estraggono infatti l’energia termica da una fonte naturale presente nell’ambiente esterno, in particolare dall’aria, dall’acqua o dal sottosuolo, e poi la immettono all’interno dell’edificio che deve essere fornito di energia.

Il lato green di questo scambio di energia, sta nel fatto che per funzionare la pompa può essere alimentata allo stesso modo con fonti di energia rinnovabili e a basso impatto ambientale, per esempio con il gas naturale come il biometano, o più semplicemente ad elettricità, che nei casi più virtuosi può essere autoprodotta con l’utilizzo di pannelli fotovoltaici.

Tipologie di pompe di calore

Come abbiamo accennato, il ciclo del caldo e del freddo gestito dalla pompa di calore può essere innescato prendendo l’energia da diverse sorgenti di origine naturale e da fonti rinnovabili, e in base alla fonte di partenza si individuano diverse tipologie di pompe di calore:

  • Pompe di calore ad aria

Sono le più diffuse e le più economiche perché si alimentano appunto semplicemente con l’aria esterna all’abitazione. Per questo motivo risultano più adatte se si vive in territori caratterizzati da climi non troppo rigidi, perché altrimenti l’aria esterna risulterebbe troppo fredda per garantire un buon rapporto costi-benefici.

  • Pompe di calore ad acqua

Si alimentano grazie alla presenza di acqua di falda sotterranea o pozzi nei pressi dell’abitazione. Non avendo il fluido refrigerante rappresentano il modello più efficiente e ecologico, e agiscono a espansione diretta senza l’azione del compressore. Tuttavia, essendo vincolate alla presenza di acqua sotterranee, non possono essere installate ovunque e presentano costi di installazione maggiori, per la creazione delle necessarie tubazioni di approvvigionamento, soggette a regolamenti e particolari autorizzazioni sanitarie.

  • Pompe di calore geotermiche

Molto performanti anche nei climi rigidi, perché in questo caso il calore viene prelevato dal sottosuolo, utilizzando sonde a circuito chiuso. Come per quelle ad acqua, ci sono particolari condizioni di installazione per la realizzazione dei collettori di alimentazione, orizzontali o verticali.

Semplicemente green

Non bisogna sottovalutare che, per migliorarne l’efficienza e diminuire i consumi nelle diverse stagioni, le pompe di calore possono essere integrate in sistemi ibridi, per cui connesse con caldaie a condensazione, anch’esse delle caldaie di nuova generazione che recuperano il calore latente dei fumi di scarico e riducono le emissioni, o con sistemi radianti e fotovoltaici, che sfruttano l’energia rinnovabile del sole per alimentare la pompa e rappresentano quindi una delle migliori soluzioni per l’efficienza energetica domestica.

Se state quindi valutando di sostituire il vostro impianto di riscaldamento, la pompa di calore può rappresentare un’ottima soluzione che vi aiuterà a contenere i costi in bolletta senza rinunciare agli standard di comfort termico a cui siete abituati, e al tempo stesso vi permetterà di risparmiare energia e diminuire le emissioni nocive dell’atmosfera, contribuendo alla salvaguardia del pianeta e della salute di tutti.

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PERGOLE: COME SCEGLIERE QUELLE GIUSTE

8 Novembre 2018 By Rossella Leave a Comment

I motivi per i quali si può ipotizzare di installare una pergola esterna sono numerosi: grazie a questa soluzione, si ha la possibilità di sfruttare gli spazi esterni nel migliore dei modi, non solo per una residenza privata ma anche per un’attività commerciale. Questo sistema di copertura assicura la massima efficacia in ogni condizione climatica e permette di valorizzare dal punto di vista estetico ogni ambiente outdoor. Una pergola non è altro che una struttura che abbina la dimensione funzionale con quella decorativa, costituita da pilastri che sostengono un tetto ombreggiante di solito formato da vegetazione e travi.

Le tipologie di pergole da esterno che si possono trovare in commercio consentono di assecondare tutti i gusti: quelle più rustiche, basate su travi in legno, si affiancano a veri e propri complementi di arredo che sono dotati di lamelle orientabili e sostegni in acciaio. La protezione è ottimale sia quando c’è il sole che in presenza di altri agenti atmosferici: in più si può usufruire di autentici elementi di design che permettono di abbellire un bordo piscina, un cortile, un giardino o qualsiasi altro contesto. Le dimensioni delle pergole sono variabili, e in molti casi esse possono andare ad affiancarsi a strutture già esistenti, integrandosi con altre architetture.

Le opportunità di scelta sono così tante che è difficile non vedere assecondate le proprie aspettative: le pergole coibentate, per esempio, sono ideali per chi possiede un esercizio commerciale, in quanto possono essere sfruttate con qualunque condizione climatica e a qualsiasi ora del giorno; le coperture laterali, per altro, consentono di usufruire di una temperatura piacevole anche in autunno e in inverno. Da non dimenticare le pergole per auto, che – come il loro nome lascia intuire – sono progettate e sviluppate per offrire una protezione ottimale alla macchina lasciata in sosta in giardino. Le pergole addossate, invece, sono appoggiate alle pareti in muratura e sostenute da due montanti: si tratta di strutture da affiancare all’edificio, in modo tale che non vi sia alcuno stacco e che la pergola abbia le sembianze di un prolungamento della casa. In alternativa, si può puntare sulle pergole autoportanti con quattro sostegni o su quelle bioclimatiche.

Le pergole bioclimatiche offrono numerosi vantaggi: non solo perché si prestano a essere installate anche in inverno o comunque con il brutto tempo, ma soprattutto perché hanno la capacità di trattenere il calore, oltre a essere in grado di resistere ad eventuali nevicate consistenti. Se ti è piaciuto l’articolo iscriviti al mio blog, oppure seguimi sulla pagina Facebook di Terra Madre

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Filed Under: Acquisti, Casa, Ecologia, Ecosostenibilità Tagged With: Autoproduzione, Tecnologia

SOLUZIONI PER FREELANCE: COME CREARE UN UFFICIO IN CASA ECOFRIENDLY

14 Agosto 2018 By Rossella Leave a Comment

Se prima il posto fisso era una sicurezza, oggi sempre più professionisti preferiscono buttarsi nell’avventura del freelance, principalmente perché le possibilità e le esigenze della società sono cambiate. Se le esigenze cambiano, i professionisti rispondono con soluzioni sempre diverse e pensate su misura per il loro lavoro.

La cosa da tenere sempre presente quando ci si trova a doversi occupare dell’arredamento della casa o dello studio (fuori o in casa che sia) è che non si dovranno rispettare soltanto criteri di design come la scelta della sedie o delle scrivanie, ma anche saper rendere accogliente e personale l’atmosfera che non deve essere mai sottovalutata.

Scegliere una sedia da ufficio che sia non soltanto comoda e che incontri i nostri gusti personali, ma anche pensata su misura per andare incontro alle esigenze del corpo è fondamentale per non incorrere in fastidiosi problemi futuri alla schiena.

Detto questo però, è necessario anche rispettare l’ambiente scegliendo prodotti che siano totalmente ecofriendly. Per questo optare per materiali che rispettino la natura è importante quando scegliamo arredamenti e soluzioni per l’ufficio in casa. Ce ne sono di più bizzarri come il cartone, ma anche di più tradizionali come il vimini o il legno. Tutto dipende da quelli che sono i gusti di chi arreda così come le esigenze del proprio lavoro che non è mai uguale a un altro. Ogni professione, si sa, ha particolari obiettivi che è possibile rendere più accessibili anche grazie al tipo di design che si sceglie per lo spazio lavorativo. Sì, è esattamente così.

Consigli per l’arredamento dell’ufficio del freelance

Che sia in casa o all’esterno l’arredamento dell’ufficio del freelance è di fondamentale importanza perché è anche dall’ambiente che si trasmettono professionalità e gusto. Per questo una delle prime regole è pensare ai complementi d’arredo da acquistare che dovranno essere di design e rispettare l’ambiente.

Per prima cosa è necessario scegliere la sedia da ufficio che sia comoda e che segua con naturalezza i movimenti della schiena mentre si lavora, soprattutto se siamo destinati a stare numerose ore davanti a una scrivania (o tavolo che sia). In questo caso il materiale è importante sì, ma ciò che conta di più è scegliere una sedia che abbia tutte le caratteristiche che cerchiamo in particolare per rispettare il nostro corpo sempre messo a dura prova durante le ore lavorative.

A questo punto sarà possibile dare libero sfogo alla fantasia e alla creatività con la scelta degli altri mobili come la libreria, la cassettiera e tutto ciò di cui si necessita. Da non sottovalutare le tinte per le pareti. Importante scegliere quelle atossiche e colori che rispettino i principi e i benefici della cromoterapia. Le tinte idrosolubili, cioè quelle ad acqua, sono ecofriendly oltre ad essere atossiche e non infiammabili. Ecco perché rappresentano la scelta perfetta per un ufficio come per uno spazio personale. Le pitture anti inquinamento per la casa sono, infatti, una delle soluzioni più consigliate.

Per armadi e librerie un’idea molto interessante da cui prendere spunto è quella del vintage. Ciò significa che invece di acquistare ex novo mobili e prodotti, sarà più curioso e divertente (oltre che ecofriendly!) ristrutturare vecchi mobili che si hanno in casa per rendere l’ambiente ancora più personale, originale e intimo. Non tutti però hanno la possibilità di ristrutturare antichi mobili perché non sempre sono presenti in casa, in questo caso basterà acquistare accessori che rispettino l’ambiente e che non siano realizzati con materiali tossici.

Insomma, vintage o moderno che sia, l’ufficio in casa dovrà essere quanto più personale e originale possibile sia che si utilizzino vecchi complementi d’arredo o completamenti nuovi.

L’illuminazione dell’ufficio in casa

Spesso, sbagliando, si crede che l’illuminazione nell’ufficio sia meno importante di quella in casa. Un errore non di poco conto, perché l’illuminazione riesce a creare ambienti accoglienti e intimi come nessun altro accessorio è capace di fare.

Le regole d’oro in questo caso sono quella di utilizzare il più possibile la luce naturale, posizionando tavolo o scrivania davanti alle finestre se le abbiamo in modo da rendere luminoso e più ampio lo spazio.

Se non è possibile utilizzare questa soluzione il rimedio è quello di impiegare luci artificiali che siano calde, perché quelle fredde rendono tutto più asettico, e a risparmio energetico.

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10 PRATICI MODI PER RISPARMIARE ELETTRICITA’ IN CASA

4 Agosto 2018 By Rossella Leave a Comment

Volete risparmiare elettricità in casa? Il miglior modo è naturalmente quello di approcciare alle soluzioni energetiche più convenienti, come quelle di wekiwisolar. In aggiunta, di seguito abbiamo voluto riassumere 10 pratici modi che vi garantiranno un corposo taglio in bolletta!

Spegnete le luci non necessarie

Iniziamo con l’ABC: due lampadine a incandescenza da 100 watt disattivate due ore al giorno in più, potrebbero farvi risparmiare fino a a 15 euro in un anno. Meglio ancora, passate al LED, come peraltro vi suggeriscono le principali indicazioni comunitarie.

Usate la luce naturale

Una singola finestra rivolta a sud può illuminare da 20 a 100 volte la sua area. Grazie a ciò potrete spegnere una lampadina da 60 watt per quattro ore al giorno, portandovi un risparmio di quasi 10 euro in un anno!

Usare l’illuminazione “locale”

Quando possibile, spegnete le plafoniere e utilizzate lampade da tavolo, illuminazione a binario e luci da incasso nei luoghi di lavoro e di hobbistica, e nelle cucine. Consumano di meno e vi garantiranno un’illuminazione più dedicata.

Fate docce più brevi

Non lo diamo per scontato ma… l’acqua calda è costosa. Se due persone riducono il loro tempo di doccia di un minuto ciascuna, è possibile risparmiare fino a 20 euro in un anno.

Chiudere l’acqua durante la rasatura, lavarsi le mani, lavarsi i denti

Chiudete il rubinetto dell’acqua durante la rasatura, mentre vi lavate le mani e i denti. In questo modo ridurrete fino al 5% l’utilizzo di acqua calda, e risparmierete anche 20 euro in un anno!

Non sottovalutate il rubinetto che perde

Sistemare una perdita nel rubinetto può farvi risparmiare diversi euro l’anno in costi energetici. Scoprite come risolvere quella perdita che magari vi assilla da diversi giorni, senza tardare ulteriormente tale intervento comune.

Spegnere gli elettrodomestici non utilizzati

L’energia degli elettrodomestici in standby può rappresentare il 10% dell’uso annuale di elettricità di una famiglia media. Dunque, ricordatevi di staccare i dispositivi elettronici non utilizzati, e risparmierete circa 40 euro all’anno!

Passate al laptop

Se state ancora utilizzando quel vecchio pc desktop che da anni vi fa compagnia… riciclatelo e passate al laptop di nuova generazione. Se utilizzerete il laptop due ore al giorno al posto del desktop riuscirete a risparmiare diversi euro ogni anno.

Usare il condizionatore solo quando è necessario

Se non siete a casa, spegnete il condizionatore d’aria. Evitate di utilizzare questo apparecchio quando siete lontani o quando non serve: in questo modo riuscirete a ottenere un concreto risparmio in bolletta!

Scegliete la tariffa più conveniente

Infine, come ultimo consiglio, vogliamo ricollegarci a quanto affermato in apertura: scegliere il miglior fornitore di energia elettrica vi permetterà di risparmiare diverse decine di euro l’anno rispetto a un fornitore meno conveniente. Peraltro, effettuare una scelta è sempre più facile: sarà sufficiente effettuare uno dei migliori comparatori online e verificare quale sia l’ipotesi più utile per voi.

E voi che cosa ne pensate? Quali sono i migliori consigli di pronto risparmio energetico che volete condividere con tutti i nostri lettori?

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Filed Under: Acqua, Acquisti, Ambiente, Casa Tagged With: Acqua, Tecnologia

COME PIEGARE I TOVAGLIOLI DI CARTA IN MODO DIVERTENTE E CREATIVO

17 Maggio 2018 By Rossella Leave a Comment

I tovaglioli di carta sono ormai entrati nell’uso comune, sia per la tavola quotidiana, sia soprattutto per i pranzi particolari, ad esempio una festicciola o una tavolata con gli amici. Del resto sono prodotti che ci semplificano la vita: non c’è bisogno di lavarli e stirarli e in commercio si trovano tovaglioli di carta di ottima qualità, anche in colori moda perfetti da abbinare all’apparecchiatura della tavola. Per fare in modo che risultino anche eleganti e decorativi si può decidere di approfittare delle varie tecniche di piegatura, tanto care ai ristoranti di un tempo. Sul piatto, o come centro tavola, appariranno quindi stelle, fiori, cuori di tovaglioli, tanto belli quanto semplici da creare.

Le piegature originali
I metodi più sfruttati oggi per ripiegare i tovaglioli permettono di utilizzarli come portaposate; si tratta di creare delle piccole tasche nei tovaglioli piegati in modo che possano contenere coltello e forchetta, perché la tavola, anche quella di una festa per adolescenti, risulti pratica e ordinata. L’esecuzione è abbastanza semplice, si tratta di approfittare delle piegature già presenti sui tovaglioli, ad esempio quelle di Carta Regina; partiamo aprendo totalmente il tovagliolo e ripiegando a metà i due lati lunghi, fino a farli incontrare sulla piegatura centrale. Giriamo il tovagliolo e ripieghiamo verso l’interno gli angoli esterni, dai due lati, fino a creare estremità triangolari. Pieghiamo queste a metà, fino a farle unire al centro del tovagliolo, quindi giriamolo lasciando le piegature sul retro. Ora portiamo la parte superiore e quella inferiore verso la piega centrale e rigiriamo il tovagliolo: ci troveremo con due tasche, perfette per infilare le posate.

Fiori con i tovaglioli di carta
Per rendere anche la tavola meno sfarzosa più piacevole e divertente possiamo creare delle decorazioni con tovaglioli di carta, ripiegandoli a formare dei fiori. Si possono creare stelle di Natale, tulipani, rose, fiori di loto e chi più ne ha più ne metta. In effetti occorre avere una certa manualità, ma si deve anche considerare che la carta dei tovaglioli è perfetta per questo tipo di composizioni: le piegature già presenti fungono da guida per le diverse procedure da seguire. Per dare al tovagliolo la forma di una rosa apriamolo completamente, quindi ripieghiamo ogni angolo verso il centro, a formare un quadrato con i fogli raddoppiati. Ripetiamo l’operazione una seconda volta, quindi giriamo il tovagliolo con le piegature sotto. A questo punto ripieghiamo gli angoli una terza volta fino al centro, abbiamo già pronti dei bellissimi petali; per rivelarli basta prendere il foglio più esterno e tirarlo verso l’alto, da ogni parte. Con i 4 petali sollevati, cominciamo a tirare anche i fogli più esterni, per dare vita ad altri 4 petali. Il risultato è un piacevole fiore decorativo.

Qualche suggerimento
Creare tovaglioli piegati in modo creativo non è poi così difficile come può sembrare. Il segreto sta nell’utilizzare tovaglioli di buona qualità, con carta malleabile. Inoltre è importante fare in modo che le piegature siano durature; per farlo basta ripassarle più volte con le dita, evitando così che la decorazione si disfi dopo pochi secondi dall’esecuzione.

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RISTRUTTURARE PER RISPARMIARE

28 Gennaio 2018 By Rossella Leave a Comment

Negli ultimi anni i cittadini residenti in Italia hanno potuto godere di interessanti agevolazioni per quanto riguarda le ristrutturazioni. Lo Stato italiano infatti concede a chi effettua ristrutturazioni di vario tipo alla casa in cui vive importanti bonus, che permettono di ridurre in modo sensibile la spesa finale, fino al 50%, cosa confermata anche per il 2018, fino al 2020. Una casa con problemi agli impianti, alle strutture interne ed esterne, agli infissi, ci porta non solo a spendere più del dovuto, ma anche ad inquinare di più. I bonus offerti dal Governo hanno appunto l’intento di rendere le abitazioni italiane più ecocompatibili, migliorando la spesa energetica, la coibentazione con l’esterno, l’utilizzo di impianti a norma di legge e altamente efficienti.
Come si risparmia
Sembra un discorso poco sensato, ma spendendo per una ristrutturazione della propria casa si può risparmiare. Gran parte delle spese per la casa dipendono infatti dalla gestione dei servizi, tra cui energia elettrica, gas metano per il riscaldamento, acqua e così via. In una vecchia casa non ristrutturata tutti questi servizi possono avere un costo quasi doppio rispetto a quanto avviene in una casa ristrutturata a regola d’arte. Non perché le tariffe siano diverse, ma perché la gestione degli sprechi viene eliminata da una ristrutturazione a regola d’arte, come quella svolta con l’aiuto del Gruppo Made.
Gli sprechi in casa
Le motivazioni che ci portano a sprecare in casa sono varie, molte delle quali da addebitare direttamente all’obsolescenza di impianti e strutture murali. Si pensi ad esempio agli infissi: se sono vecchie malridotti non isolano la casa dall’esterno, lasciano entrare il freddo in inverno e il caldo in estate, causando maggiore necessità di attivare l’impianto di riscaldamento e il condizionatore. Lo stesso avviene per le pareti, visto che oggi sono disponibili materiali che consentono di coibentare in modo perfetto ogni stanza della casa, rendendo gli scambi di calore con l’esterno pressoché nulli. Il risultato è chiaro, una casa ristrutturata installando un cappotto sulle pareti esterne e nuovi infissi consente di spendere circa il 25-30% in meno rispetto a prima.
Gli impianti
Lo stesso si può dire dei vecchi impianti, si pensi ad esempio alle antiquate caldaie, che sprecano buona parte del calore prodotto, diversamente da quanto avviene con i nuovi modelli a condensazione. Che non solo sono più efficienti, ma che consentono anche di migliorare la qualità della vita, così come accade con gli impianti di riscaldamento a pavimento o con altri tipi di strutture che migliorano il modo di usare la casa giorno per giorno.
Minore inquinamento
Sfruttare al meglio gli impianti della casa, una maggiore coibentazione, apparecchiature nuove, sono tutte questioni che riguardano da vicino anche l’inquinamento ambientale. Una casa perfettamente coibentata e con impianti di nuova generazione consuma molto meno rispetto ad una struttura antiquata. Questo influisce direttamente sulla quantità di inquinanti prodotti dagli impianti utilizzati. Se nella ristrutturazione si comprende anche la realizzazione di un impianto fotovoltaico, si ottiene un duplice vantaggio, anche dal punto di vista economico, che non tarda a farsi notare.

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