Conoscete il Té Mu. Non fatevi ingannare, però, dal nome. Infatti si tratta di una tisana di erbe e radici conosciuta in Cina e Giappone.
Esattamente è una miscela di erbe e radici (9 o 16 a seconda del mix: buccia di mandarino, hoelen, radice di prezzemolo giapponese, radice di peonia , Atactylis, cannella, cnicus, liquirizia, cipresso, radice di zenzero, nocciolo di albicocca, rehmannia, coptis, panax ginseng, chiodi di garofano, coptis, peonia moutan.) che rendono questa bevanda un concentrato di benessere, ideata negli Anni ’50 dal dietista e filosofo George Ohsawa, pseudonimo di Yukikazu Sakurazawa, il padre della macrobiotica.
Le proprietà del tè Mu prendono in considerazione gli insegnamenti taoisti sullo Yin – che rappresenta ciò che è femminile – e lo Yang – che, invece, rappresenta la mascolinità. Il tè Mu è una preparazione che pone in equilibrio le due componenti, seppure sia leggermente sbilanciato verso lo Yang e per questo è utile, secondo le teorie di medicina cinese, in caso di disturbi tipicamente femminili, problemi digestivi e tossi che hanno cause di tipo Yin, oppure come energetico per chi fa sport. La parola “mu” in giapponese, significa “stato di equilibrio ideale”.
Questa miscela si prepara mettendo la bustina in acqua fredda e facendo bollire il tutto dai 10 ai 20 minuti, a seconda di quanto la vogliamo carica. In generale, ogni bustina si può riutilizzare anche una seconda volta. E’ bene prenderla di mattina e ma di sera, per la presenza di alcune erbe o radici come il Ginseng che la rendono dall’effetto leggermente eccitante.
Una volta preparato, il tè Mu si può conservare in frigo e riscaldare prima dell’uso.
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